Prima l’annuncio clamoroso: è possibile ottenere cellule staminali senza danneggiare gli embrioni dai quali sono state tratte, superando così gli ostacoli ‘etici’ al loro uso. Poi la gogna mediatica: si tratterebbe di un falso, simile almeno in parte a quelli del famigerato coreano Hwang Woo-Suk, visto che nel procedimento gli embrioni sono stati in realtà tutti distrutti. I lettori di Bioetica sanno bene che in questo campo le deformazioni operate dai media sono la regola; e il caso di Robert Lanza, che ha condotto queste ricerche, non fa eccezione. Cerchiamo di capirne un po’ di più. […]
Il testo integrale dell’articolo di Giuseppe Regalzi è stato pubblicato sul blog Bioetica