«Sento il dovere di chiedere scusa alla comunità israelitica italiana e internazionale che quella frase conosce bene per averla vissuta sulla propria pelle e sui propri sentimenti più profondi». E’ il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, che per primo fa ammenda riguardo allo slogan nazista, «Il lavoro rende liberi», inserito in quattro pagine a pagamento pubblicate, dalla Provincia di Chieti, su un quotidiano per far conoscere l’attività dei centri per l’impiego. «Il lavoro rende liberi. Non ricordo dove lessi questa frase ma fu una di quelle citazioni che ti fulminano all’istante perché raccontano un’immensa verità»: questo, a chiusura dell’inserto, il disgraziato commento del presidente della Provincia, il senatore della Margherita Tommaso Coletti. A cui, evidentemente, nessuno dei propri collaboratori ha spiegato che quelle parole, in versione tedesca, «Arbeit macht frei», svettavano all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz. «E’ una polemica – spiega Del Turco – destinata a dare un’immagine assolutamente non confacente alla cultura, alla storia e alla religione del nostro territorio. Coletti – prosegue il presidente della Regione – è figlio di questa tradizione e sarà dunque il primo a comprendere le ragioni per le quali rappresento le scuse alle comunità ebraiche israelitiche». Ma l’utilizzo dello slogan fa piovere indignazione e ribrezzo, da tutta Italia. […]
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