Ha un tema caldo, attualissimo – «Creazione ed Evoluzione» – il seminario di studio organizzato a Castel Gandolfo dove il Papa consulta oggi e domani un gruppo di scienziati, teologi e accademici di varie tendenze insieme con quaranta suoi ex-alunni. Rapporto tra fede ed evoluzione delle specie: questione su cui si discute sempre più animatamente, specie al di là dell’Oceano, con grande quantità di pubblicazioni, conferenze e blog di professori e credenti. A Castel Gandolfo vengono rappresentate le posizioni che, sull’argomento, sono state espresse dalla scienza e dal mondo cattolico (e protestante). […]
Che la teoria dell’evoluzione venga presentata come visione assoluta e vincolante della realtà è un rilievo critico mosso da Joseph Ratzinger già quando era cardinale, nel saggio Fede Verità Tolleranza: il darwinismo opera come una sorta di «filosofia prima, di autentico fondamento della comprensione razionale del mondo, al di là della quale le ulteriori domande sull’origine e la natura delle cose non siano più lecite o necessarie». Più volte poi il Papa ha affermato che l’uomo non è «il prodotto, casuale e senza senso, dell’evoluzione». «Ognuno di noi è frutto di un pensiero di Dio, è stato voluto da Dio». Allora non si tratta di negare lo sviluppo delle specie, ma di affermare che l’evoluzione non è incompatibile con la creazione.
È quanto pensano, fra gli scienziati cattolici, coloro che ritengono fondata la teoria dell’evoluzione ma non la vogliono neppure loro «come visione totalizzante». «L’evoluzionismo non può escludere approcci filosofici e religiosi. Se lo fa, diventa ideologia», afferma Fiorenzo Facchini, docente di paleoantropologia umana a Bologna. «Di fatto, entro le leggi della natura, si realizza un disegno presente nella mente di Dio». Facchini fa notare però che l’Intelligent Design «non può essere considerato una teoria scientifica», e dovrebbe «trovare posto nell’insegnamento della religione e della filosofia». […]
La teoria dell’evoluzione,con il marxismo,restano le teorie scientifiche inattaccabili dalla religione.Non c’è teologia che regga alla critica di queste dottrine.Certo,ci possono essere dei preti laici,che travestiti da scienziati,possono sostenere che la scienza senza dio è ideologia.Essi devono capovolgere la realtà per essere credibili,ma s’impiccano a testa in giù.In quanto ai preti veri,lasciamoli alle loro fantasie e banalità:non hanno mai dimostrato nulla della loro,quella si,ideologia.Ma hanno i soldi ed il tempo per tentare di far tornare in dietro la storia,dio volendo.Però questo miracolo il loro dio non lo farà mai.
I buoni pretini non smetteranno mai di mettere le mani su tutto , che li riguardi o meno. Da quando essi sono al mondo hanno strologato su qualsivoglia argomento , facendo a volte ridere a ( il più delle ) volte piangere per es.:il sesso degli angeli ( che loro conoscono molto bene ) ,il sesso degli umini (che loro praticano molto bene ) , il peso dell ‘anima e cose più tragiche che hanno lasciato dietro sè fiumi di sangue. Il loro convincimento di essere i migliori di tutti, e di sapere tutto è stato e sarà di intralcio al progresso della conoscenza umana del mondo che ci circonda. Buon lavoro a tutti.
Poveri noi. C’è da deprimersi, pensando alla colossale e diffusa confusione sull’argomento.
Il contrasto non è tra creazionismo ed evoluzionismo, ma tra il creazionismo immediato (Dio crea subito le specie una ad una) e il creazionismo progressivo (Dio crea le specie orientando l’evoluzione naturale), nonchè tra l’evoluzionismo causalista (che non è tanto Darwin, quanto Monod: l’evoluzione è governata dal caso) e l’evoluzionismo finalista (che non è solo, chessò, un Teilard de Chardin, ma anche un Leonard Behe che si fa domande sulla complessità irriducibile e l’apparente violazione del principio entropico, e avrebbe potuto benissimo essere un Hegel).
Studiare, gente. Studiare. Noi cattolici la teoria dell’evoluzione (o meglio le teorie, chè mica ce n’è una sola) l’abbiamo accettata progressivamente e positivamente. Ma voi state ancora attaccati a queste contrapposizioni stantie? Orpo, in effetti se c’è chi parla ancora della verità scientifica del marxismo (povero me, e io che pensavo che l’esperimento socialista fosse stato clamorosamente smentito da 100 milioni di morti – come minimo – e qualche decina di dittature sanguinarie, ma guarda un po’) manco fossimo negli anni ’40, i conti tornano…
P.S. sono un frequente lettore del sito dell’UAAR. Apprezzo molto la possibilità di commentare la rassegna stampa, ringrazio e attendo impaziente il momento in cui si potrà commentare anche nell’area documenti. Così forse potrò spiegare al sig. Tosti che il tempo esiste da un bel po’ di tempo, e che l’annichilimento della materia è accadimento così frequente da risultare quasi banale (non dico di leggersi la biografia di Paul Dirac, ma almeno cercare “antiparticella” su wikipedia)… e poi dicono che siamo noi cattolici quelli che odiano la scienza!
Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero, che non c’è, un teologo è l’uomo che riesce a trovare quel gatto (Bertrand Russell).
Caro Gino, noi “gente” seguire il suo consiglio di studiare e studiare. Lei intanto mediti su questo aforismo.
Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero, che non c’è, un teologo è l’uomo che riesce a trovare quel gatto (Bertrand Russell).
Caro Claudio, noi “gente” seguiremo il suo consiglio di studiare e studiare. Lei intanto mediti su questo aforismo.
il secondo e’ quello corretto. Scusate. DF
Claudio ha scritto:
[…] Così forse potrò spiegare al sig. Tosti che il tempo esiste da un bel po’ di tempo, e che l’annichilimento della materia è accadimento così frequente da risultare quasi banale (non dico di leggersi la biografia di Paul Dirac, ma almeno cercare “antiparticella” su wikipedia)… e poi dicono che siamo noi cattolici quelli che odiano la scienza!
Beh, caro Claudio, peccato che Tosti abbia palrato espressamente di una disintegrazione totale “e non semplice trasformazione di materia in energia”.
In base a ciò, è proprio vero: chi odia la Scienza sei tu.
Mediterò sull’aforismo mentre rileggo i saggi di Bertrand Russell, che dopotutto considero il migliore dei neoempiristi (invece mi sta antipatico Wittgenstein). Comunque io chiamo “gente” anche la folla che sta ogni giorno in piazza San Pietro, non lo considero termine dispregiativo. Gente non è gentaglia.
Non so se lei sta meditando per il verso giusto..
In ogni caso le indico una direzione: quante volte la chiesa ha dovuto modificare e spesso stravolgere la sua dottrina per adattarla alle nuove scoperte scientifiche? E poi dopo anni, qualche volta secoli, di battaglie dobbiamo pure dire: Ooohh, ma che bravi!! ???
Buona meditazione!
DF
claudio, mi (ci) fa piacere vedere che tu cattolico hai accettato positivamente la teoria dell’evoluzione (e che ti sta antipatico Wittgenstein, ma a chi mai stara simpatico? :), ma attenzione a non generalizzare troppo da entrambe le parti.
nonostante vari brutti commenti che si possono leggere in questa e altre notizie della rassegna stampa ho il sospetto (sorto in base ad esperienze personali con vari amici) che gli atei/agnostici che considerano il marxismo una “teoria scientifica inattaccabile” siano proporzionalmente molti di meno dei cattolici per i quali la violazione del principio entropico non e’ soltanto apparente.
dopotutto Il Capitale risale al 1867, il termine entropia e’ stato coniato nel 1865, quindi e’ una contrapposizione ancora piu stantia…