Con la sua presenza, con la sua visita «privata che ovviamente non poteva essere del tutto privata», Benedetto XVI non ha sciolto l’enigma di quel volto misterioso, esposto da almeno quattro secoli nel santuario abruzzese di Manoppello, in provincia di Pescara. Non si è sbilanciato né ha ovviamente autenticato la reliquia. Ma certo con la sua visita lampo di poche ore – fatta per tenere fede a un impegno preso prima di diventare Papa con l’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte – il Pontefice ha contribuito ad attirare l’attenzione nazionale e internazionale su questo sottilissimo pezzo di stoffa. Ratzinger si è fermato in preghiera davanti alla reliquia, che ritrae il volto di un uomo, che ha i tratti somatici mediorientali e mostra chiari segni di ematomi e di ferite insanguinate. Il «Volto Santo» è un velo tenue, i fili orizzontali del tessuto sono ondeggianti e di semplice struttura, l’ordito e la trama si intrecciano nella forma di una normale tessitura. Le misure del panno sono 17 x 24 cm. È l’immagine di un viso maschile con i capelli lunghi e la barba divisa a bande. L’immagine è visibile in maniera identica da ambedure le parti della stoffa. Prudentissimo, nel suo discorso Benedetto XVI non si è addentrato in considerazioni storiche riguardanti la reliquia, ma ha svolto una meditazione sul volto di Cristo […]
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