Libertà di espressione in Europa

Dicembre 2004 a Birmingham: si devono sospendere le recite delle piece teatrale Behzti a causa delle proteste dei sikh inglesi. A Febbraio di quest’anno le violente sommosse contro la pubblicazione di alcune vignette satiriche sull’Islam. E’ di questi giorni la contestazione alle riprese di Brick lane, il film tratto da un romanzo di Monica Ali che narra una storia che si svolge tra immigrati bengalesi a Londra. Siamo sicuri che intolleranza alle critiche e integralismo non siano due facce della stessa medaglia? Se così fosse non dovremmo ripensare alla base le nostre tolleranti politiche dell’immigrazione? Stiamo aprendo le porte a persone che pretendono di venirci a imporre cosa possiamo dire e fare a casa nostra? Ma in Occidente la libertà di pensiero e di parola non erano ritenuti principi fondamentali?
La lettera di Roberto Bellia è stata pubblicata sul sito del Corriere della Sera

2 commenti

Ernesto

Condivido totalmente.
Per conferire la cittadinanza a chiunque bisognerebbe prima fargli/le leggere obbligatoriamente e riassumere (come a scuola) il Trattato sulla tolleranza di Voltaire…dove gli atei sono un po’ maltrattati, ma sarebbe comunque un primo passo.

francesco

Basterebbe che nessuno imponesse a chicchessia la sua presunta verità e che credenze e fedi restassero, con il rispetto di tutti, nell’ambito della sfera personale.
Invece qui i pastori di tutte le fedi, specialmente quelle monoteiste, fanno a gara per riportarci nei loro ovili, dicendoci che è per il ns bene…

….scusate non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera…

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