L’ Ucoii riconosce che c’ è stato un «errore di comunicazione» sull’ inserzione pubblicata sui giornali legati al Quotidiano Nazionale in cui si paragonavano gli attacchi israeliani in Libano alle stragi naziste, ma parla di «interpretazioni strumentali» e chiede al ministro dell’ Interno, Giuliano Amato, di non essere emarginata, in particolare dalla Consulta islamica creata dall´ex ministro Pisanu. Domenica sera è questo il risultato della riunione del Consiglio di amministrazione dell’ Ucoii, che si è riunito in una casa privata nella provincia bolognese dopo aver depistato i giornalisti indicando nella moschea in via Pallavicini di Bologna il luogo della riunione. Il Cda «è stato unanime nel riconoscere che l’ errore in cui sono incorsi gli estensori del testo riguarda solo la forma della comunicazione che si è potuta prestare ad interpretazioni malevoli e strumentali del tutto estranee al reale significato che si era voluto esplicitare». Nell’ inserzione contestata, sostiene l’ Ucoii, «non vi era alcuna intenzione di equiparare quantitativamente i tragici avvenimenti della seconda guerra mondiale con quanto stava accadendo in Libano e Palestina occupata in quei giorni, ma solo far rimarcare all’ opinione pubblica la similitudine tra alcuni episodi per quanto riguardava l’ uso assolutamente sproporzionato della forza da parte del governo israeliano». Ma qualcuno, aggiunge, ha voluto approfittare di questo errore di comunicazione «per danneggiare la nostra comunità religiosa nel suo insieme, danneggiando la sua più reale e operante organizzazione». […]
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