Perugia, manette al parroco, in casa mezzo chilo di droga

Il parroco di Perugia nascondeva in casa mezzo chilo di droga. Il sacerdote è stato arrestato dalla Guardia di Finanza lunedì scorso, nella sua abitazione vicino alla chiesa. Dove c’erano cocaina e marijuana. “La droga era piuttosto pura”, ha detto un finanziere. Forse proveniva dall’estero. Mai alcun sospetto era nato intorno al religioso: gli agenti della Guardia di Finanza sono arrivati a lui seguendo un’indagine diversa. Il suo difensore, l’avvocato Nicola Di Mario, è convinto dell’innocenza del sacerdote: “Si è solo reso disponibile a consentire il recapito presso il suo domicilio di un pacco del quale ignorava il contenuto. Ha fatto un piacere ad un soggetto che stava seguendo nell’ambito di un cammino di natura spirituale. E’ del tutto ovvio che queste conoscenze, acquisite nell’ambito del suo mandato sacerdotale, sono coperte dall’ordine del silenzio”. Come dire che il parroco collaborerà alle indagini ma non intende fornire il nome della persona alla quale era destinato il pacco. “Per lui è imposto l’ordine del silenzio più rigoroso” ha concluso l’avvocato Di Mario.
Fonte: Repubblica.it

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8 commenti

spes74

Mentre il papa cambia look e ci conferma che stiamo tornando indietro piuttosto che andare avanti (d’altronde già quando ha scelto il nome ci ha fatto capire l’antifona e ora non poteva essere altrimenti) con il prete di Perugia siamo anche fin troppo avanti: chi mai avrebbe pensato che dopo pedofili e stupratori tra le loro fila potevano schierare anche tossici?

Perchè è così difficile ammettere che sono uomini, con i loro vizi, le loro debolezze e le loro malattie al pari di tanti altri uomini e non cristi scesi in terra???

Sbagliano come gli altri, però sono bravi a predicare bene e poi razzolare male….
Magari anche approfittare del loro status (abuso di potere?) per avere favori o peggio avvicinarsi indisturbati e senza ricevere alcun diniego da possibili “vittime”?

antonella_621

Spes74: gli “ordinandi” sono promossi a “preti” … previa valutazione e giudizio prudente del Vescovo o Superiore competente … ciò in base al Codice di Diritto Canonico che in modo chiaro ed inequivocabile, disciplina i requisiti negli ordinandi …..

CAPITOLO II GLI ORDINANDI
Articolo 1 – Requisiti negli ordinandi

“Can. 1029 – Siano promossi agli ordini soltanto quelli che, per prudente giudizio del Vescovo proprio o del Superiore maggiore competente, tenuto conto di tutte le circostanze, hanno fede integra, sono mossi da retta intenzione, posseggono la scienza debita, godono buona stima, sono di integri costumi e di provate virtù e sono dotati di tutte quelle altre qualità fisiche e psichiche congruenti con l’ordine che deve essere ricevuto.”

Fonte: codice di Diritto Canonico

Probabilmente i Vescovi o il Superiore maggiore competente, anche per la “scarsità di possibili ordinandi”, … iniziano a “perdere colpi” …

ALESSIO DI MICHELE

La marianna finiva nel turibolo usato nelle funzioni ? Si cantava “Jamming” di B. Marley ? Forse mi potrei anche convertire………

malcom

mi complimento per il garantismo di cui fate sfoggio tutti.Un uomo,un prete viene accusato di un reato gravissimo e subito gli date addosso senza beneficio del dubbio?La nostra costituzione prevede o no la presunzione di innocenza fino al 3 grado di giudizio?O forse perchè si tratta di un prete è colpevole a prescindere ?Vi consiglio di leggere la Storia della colonna infame a tale proposito e vedrete come un’ accusa anche se infondatissima può distruggere un uomo e gettarlo nella disperazione.

antonella_621

Malcom: le “leggi” vanno tutte bene quando capitano agli altri … quando ci cascano addosso un po’ meno … un prete è pur sempre un uomo e anche a lui spettano i “diritti quale appartenente alla razza umana” … Ti faccio un esempio di un altro “uomo” tale Lapo Elkan … che per questioni di droga e sesso venne considerato circa un anno fa quasi un martire sia dalla stampa (la stessa che ora mette alla berlina il prete in questione), sia dalla magistratura stessa, e sia anche dal primario dell’ospedale dove venne ricoverato che rispose a domanda del giornalista su che cosa avesse pensato all’arrivo di Lapo… con una battuta: “Houston abbiamo un problema” … e anche Radio Maria pregò per lui (Lapo) … Chissà perchè quando tocca ad un “disgraziato” che ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese … in generale … non si parla mai di “garantismo” … si parla di garantismo solo in certi casi … o quando tocca ai “preti” (vedi padre Fedele ed altri) … o quando tocca a qualcuno che risiede tra le fila dei “pochi che hanno molto” … negli altri casi la colpa oltre che del “diavolo” è dell’ambiente sociale degradato, ecc. … Cmq, ripeto, hai ragione … faccio autocritica … Ma che sia autocritica per tutti … insomma che la legge sia uguale per tutti e non per taluni più uguale che per altri …

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