La bimba colombiana di 11 anni costretta all’aborto terapeutico dopo essere rimasta incinta per una violenza sessuale da parte del suo patrigno, “non è stata mai scomunicata dalla Chiesa cattolica e, tantomeno, dai vescovi o dalle autorità vaticane”. “Su questa drammatica vicenda, in Colombia non è stata emessa nessuna scomunica”. Lo chiarisce il presidente del pontificio Consiglio per la famiglia, il cardinale colombiano Alfonso Lopez Trujillo, in una lettera inviata al ministro degli Interni Giuliano Amato che, parlando lunedì scorso al meeting interreligioso di Assisi organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, si era detto “colpito” dalla scomunica comminata dalle autorità ecclesiali colombiane nei confronti della bambina. […]
Il testo integrale dell’articolo di Orazio La Rocca è stato pubblicato sul sito di Repubblica
Il cardinale avrebbe tuttavia dovuto chiarire se la bambina è incorsa nella scomunica “latae sententiae”, prevista dal Codice di diritto canonico al canone 1398: è una scomunica “automatica” che non prevede atti formali da parte delle gerarchie ecclesiastiche.
Secondo il canone 97 compiuti i sette anni si presume l’uso della ragione … per cui vi è la responsabilità … vi è poi il combinato disposto di altri canoni … Cmq il codice canonico è come un paio di bretelle come le più terra a terra leggi umane … ognuno se le tira come gli pare e dove gli comoda … Vedremo gli sviluppi dell’applicazione dei canoni nei confronti del patrigno, che di tutta questa triste vicenda è l’unico vero responsabile e da quello che ne so non se ne è parlato poi molto … Ci pensino il Cardinal Trujillo ed i suoi colleghi a dipanare la matassa … Ma se vi è la scomunica anche “latae sententiae” nei confronti della bambina … ne spieghino poi il perchè … abbiano, insomma, il coraggio di mostrare la faccia … e penso che sarà piuttosto difficile farla “digerire” anche ai cattolici …
La scomunica non è stata erogata in alcun modo, nemmeno latae sententiae…
L’uso della ragione a partire dai 7 anni come disposto dal canone 97 si riferisce solo alla capacità giuridica e non in campo penale.
Nel caso della ragazzina infatti opera il can. 1323, che stabilisce testualmente:
“Non è passibile di alcuna pena chi: 1. non aveva ancora compiuto i 16 anni di età (…) 3. agì per violenza fisica o per caso fortuito che non potè prevedere (…)” e’ quindi sbagliato pensare che la poveretta oltre alla violenza debba subire anche una sanzione!
la Chiesa, che si dichiara dalla parte dei deboli e degli oppressi, scomunica una ragazzina che abortisce, comunica Pinochet e protegge Pio Laghi, e pretende di insegnare la morale.
Secondo il canone 1323 la bambina non subisce la sanzione in quanto non ha ancora compiuto i 16 anni … a meno che non vi sia qualche altro cavillo canonico …
Faccio una considerazione personale … se fosse capitato a me … che i 16 anni li ho compiuti da un pezzo sarei stata sanzionata per il successivio aborto? …
Secondo la catechesi di radio Maria sì … Tanto è vero che anche il bambino frutto di violenza sessuale è un dono di Dio (dicono loro) e se poi abortisco cmq compio un “delitto”, anche se vi è stata “violenza fisica”, ecc. nei miei confronti ed alla fine colpa mia non è …
Vedo, a meno che a Radio Maria non raccontino balle (in tal caso provvedete ad aggiornarli), … che la Chiesa Cattolica ha un gran rispetto per i diritti umani della “donna” … che ricorda un po’ il caso narrato in Giudici 19 (fonte Bibbia) … anche lì vi fu un gran rispetto per la “concubina” … e le donne in generale …
Della bambina, poi, ne è stato fatto più un caso di diritto canonico … che di diritto umano ..
Tanto è vero che da giorni si parla più del fatto “canonico” CHE del fatto “umano”, sia da parte dei vari porporati, sia da parte dei politici, ed anche, faccio autocritica, da parte mia …