Amnesty International torna a chiedere un´indagine delle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani nel corso della guerra in Libano. «Sotto tiro: gli attacchi di Hezbollah contro il nord di Israele» è il titolo di un rapporto pressoché speculare a quello che denunciava come crimini di guerra gli attacchi dell´esercito israeliano contro le infrastrutture civili libanesi. Questa volta nel mirino degli osservatori dell´organizzazione internazionale finiscono i lanci di missili del “Partito di Dio” contro le città israeliane. Ma l´accusa di violazioni del diritto internazionale non cambiano. «Il fatto che Israele a sua volta abbia commesso gravi violazioni non giustifica in alcuna maniera quelle compiute da Hezbollah – afferma Irene Khan, segretaria generale di Amnesty International – Non devono essere i civili a pagare il prezzo della condotta di guerra illegale dell’avversario» Secondo il rapporto, i miliziani del “Partito di Dio” hanno lanciato circa 4000 razzi sul nord di Israele, almeno mille dei quali – tra cui anche missili contenenti biglie di metallo – direttamente contro le aree urbane. Alla fine le vittime civili sono state 43, i feriti 33: ma il numero dei morti è rimasto relativamente contenuto solo grazie ai rifugi che hanno accolto centinaia di migliaia di persone. […]
Amnesty: ecco i crimini di Hezbollah, indaghi l’Onu
3 commenti
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4000 (quattromila) razzi per ammazzare 43 persone e ferirne altre 33! Sorbole che mira!!
Visto che noi gente comune possiamo fare poco contro la follia arabo/israeliana, almeno sommergiamoli di ridicolo.
Immagino ci sara una indagine anche su Israele che ha devastato TUTTO il Libano compreso il mare circostante e ucciso oltre mille civili.
Anche questa notizia selezionata maliziosamente da Carcano!!
Non è la mira di Hezbollah che ha fallito, ma il fatto che gli israeliani (i ricchi) hanno ricoverato la popolazione nei parcheggi sotterranei dei centri commerciali e hanno mandato via i bambini da famiglie ricche sparse nel mondo (me per esempio) .
A differenza di Hezbollah che ha fatto depositi di armi vicino alla sede delle Nazioni Unite (e lo hanno denunciato solo a guerra finita) e nei centri abitati.
Ovviamente sono dispiaciuta per i civili libanesi non amati dalla dirigenza del proprio paese che permette questo. L’indagine su Israele è stata pubblicata già da Amnesty e comunque si può leggere , insieme ai commenti, su tuitti i giornali israeliani che sono online e anche in inglese (praticamente tutti)