Islam, il Papa si scusi per il suo discorso

«Aspettiamo che il Papa ritiri le sue parole e chieda scusa all’islam». E’ molto duro, e negativo, il primo commento di Ali Bardakoglu, presidente degli Affari religiosi della Turchia, che è la massima autorità islamica di Stato, definibile come «Gran Muftì» di Turchia. La replica si riferisce alla «lectio magistralis» tenuta martedì scorso da Benedetto XVI all’università di Regensburg in Germania, sui rapporti tra islam e guerra santa, compresa anche un’interpretazione sulla dottrina maomettana. Bardakoglu chiarisce però di basarsi solo su resoconti non completi apparsi sulla stampa turca. «Ho letto stamani le notizie sul discorso del Papa con meraviglia e orrore. È un discorso molto provocatorio, ostile e pregiudiziale. Spero che il discorso non rifletta un’ostilità albergata nel mondo interiore del Papa», ha affermato il Gran Muftì. «Questo discorso rivela un atteggiamento presuntuoso, viziato e arrogante di una persona che sa di avere dietro di sé il potere economico dell’Occidente. Se un uomo di religione o uno scienziato critica la storia di una religione o i membri di quella religione, possiamo discuterne. Ma quando si mette lingua sulle cose sacre, sul Libro sacro e sul suo Profeta, questo è segno di arroganza, di ostilità e dà luogo a una maldicenza che attizza la lotta di religione». Secondo il Gran Muftì dopo queste parole del Papa «il mondo musulmano» deve guardare con preoccupazione al prossimo viaggio di Benedetto XVI in Turchia, fissato dal 30 novembre al 1° dicembre. Non tarda la risposta del Vaticano. Papa Ratzinger vuole «coltivare un atteggiamento di rispetto e di dialogo verso le altre religioni e culture, evidentemente anche verso l’Islam» precisa padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana. «È opportuno rilevare che ciò che sta a cuore al Papa – si legge nella nota diffusa in serata – è un chiaro e radicale rifiuto della motivazione religiosa della violenza». […] L’emittente Al Jazira dedica l’apertura del suo tg alle critiche raccolte al discorso di Regensburg: «Deve ritirare le sue dichiarazioni», «Parole pericolose, non le pronuncerebbe neanche un bambino delle scuole elementari perché sa che fomenterebbero il terrorismo», «Si sapeva che questo Papa è schierato con il sionismo mondiale». Aiman Mazyek, presidente del consiglio centrale musulmano in Germania, ha affermato: «Dopo le sanguinose conversioni delle popolazioni latinoamericane, dopo le crociate, dopo le coercizioni imposte da Hitler alla chiesa, e perfino dopo che Urbano II coniò per primo il termine “guerra santa”, non credo che la Chiesa Cattolica possa puntare il dito contro gli estremismi di altre religioni». Il presidente del Consiglio francese di culto musulmano, Dalil Boubakeur, da parte sua, ha chiesto al Vaticano «una chiarificazione». Stessa richiesta arriva dall’Organizzazione della Conferenza islamica (Oci). «L’Oci auspica che il Vaticano esprima la sua vera posizione nei confronti dell’Islam e dei suoi precetti» afferma l’organizzazione panislamica.

Fonte: Corriere.it

17 commenti

Alex Zanon

Oltre alle parole del papa sull’islam, non dobbiamo dimenticare il capitolo sul rapporto tra scienza e religione. Per tutto il discorso Ratzinger ha associato le parole “fede” e “ragione”, richiamando così il concetto di “Fides et Ratio” già espresso a suo tempo da Wojtyla, salvo poi sostenere che la scienza deve aprire i suoi confini, “superando la limitazione autodecretata della ragione a ciò che è verificabile nell’esperimento”: dire questo significa rinnegare il metodo scientifico e, in generale, incitare ad una visione trascendentale e fideistica del mondo, che è tutt’altro che ragionevole e razionale. Non capisco, dunque, come “fede” e “ragione” possano essere compatibili in questo quadro di idee.
Inoltre, le parole di Ratzinger “almeno una parte della scienza s’impegna con solerzia a cercare una spiegazione del mondo, in cui Dio diventi superfluo e inutile anche per la nostra vita” sono palesemente ridicole, poichè nessuno scienziato sano di mente si sognerebbe mai di sostenere di aver progettato un esperimento che dimostri l’inesistenza di un dio. L’inesistenza di dio, oltre ad essere asseribile su basi antropologiche, sociologiche e psicologiche, è un dato che autoemerge dallo studio scientifico della natura stessa

Marco G.

La storia è una buccia di banana sulla quale tutti o quasi sono destinati a scivolare prima o poi e il Papa non fa sicuramente eccezione. Perchè non può ammetterlo come farebbe chiunque altro? Se non altro darebbe una piccola soddisfazione a tutti gli studenti che affollano le facoltà di storia e che non troveranno mai un lavoro.

Reggio Calabria

Questa papa fa il sapientone, parla di tutto e di tutti e si mette nei guai da solo. Spero soltanto che gli integralisti islamici non organizzino manifestazioni di protesta come per le vignette satiriche su Maometto. Ciao a tutti credenti e non credenti.

Carlo

Come gia’ avevo detto , questo papa sembra berlusconi, stessa volonta’ di intervenire su tutto e su tutti: atei, musulmani, ebrei… Insomma si occupi dei cattolici una buona volta.

Comunque mi mette tristezza che a fronte di dichiarazioni molto piu’ ostili nei confronti degli atei, le reazioni di alcuni di loro siano state solo incidentalmente riportate sulla stampa…

Ernesto

In questo caso il Papa non ha fatto nulla di male. Ha citato le parole di un imperatore bizantino di 700 anni fa per costruire un ragionamento su argomenti di teologia cristiana.
Sono i musulmani che sono insopportabili e rabbiosi. Mi ricordano i marziani di Mars Attack.

AlterEgo

La reazione del mondo islamico alle parole di Benedetto XVI sulla “guerra santa” è stata tanto dura quanto ridicola.
In realtà tutti, anche i meno dotati di autonomia intellettiva, hanno compreso che il messaggio del Papa era nel senso del “rifiuto netto di ogni motivazione religiosa della violenza”, come si sono affrettati a chiarire e precisare dalla Santa Sede nel tentativo di smorzare i toni di una polemica stupidamente strumentale innescata da taluni leaders musulmani.
Ai fondamentalisti islamici, agli estremisti ed ai fanatici di ogni religione il Pontefice non deve sentirsi in dovere di chiedere scusa per quello che ha detto.
Piuttosto, si scusi il Papa verso coloro i quali, molti o pochi che siano, nel mondo intero, hanno scelto di abbracciare una visione del mondo laica e razionale. Ed ora sono indicati come la causa di tutti i mali.
Verso coloro che hanno testimoniato, con parole ed opere, l’amore profondo per la vita e per il prossimo, pur non conoscendo altro Dio al di fuori della propria passione per la Verità della Ragione. Ed ora per il Papa sono i nemici della Fede e gli apostoli del decadimento morale.
Verso quanti, nel mondo intero, hanno, con coerenza, ispirato la propria condotta ai valori laici del rispetto (per le idee altrui e per la diversità) e della solidarietà. E non per questo hanno creduto in un Dio trascendente creatore del cielo e della terra (certo, anche di tutte le cose visibili ed invisibili…).
Porga le sue Sante Scuse il Papa a quanti non si abbandonano per “timore” o per “bisogno” tra le braccia di un Essere misericordioso e consolatore e, nondimeno, non conoscono il cinismo ed il disprezzo.
A tutti loro il Papa deve chiedere scusa. A nessun altro.
AlterEgo

Marco

Questi sono terroristi, e vogliono solo conquistare il mondo per diventarne i padroni. Preghiamo gli americani e gli israiliani di eliminare questi terroristi

mark

visto cosa sta succedendo in questi ultimi anni, io penso che tutti noi dovremmo laciare al proprio destino questi paesi culla del fondamentalismo islamico. Non è accettabile che quando noi andiamo a casa loro dobbiamo aver paura di essere ammazzati, rapiti o struprati, mentre quando loro vengono a casa nostra pretendono delle scuole per musulmani, di portare il burka, di togliere il crocifisso nei luoghi pubblici quali le scuole, dove i ns. bambini iniziano forse ad avere una idea della ns. religione. Senza contare il fatto che non fanno niente dalla mattina alla sera, pesando sul contributo lavorativo che gli italiani danno ogni santo giorno. Via tutti gli eserciti dai paesi islamici, non andiamo in viaggio in quelle zone, togliamo tutte le fabbriche. LASCIAMOLI SOLI AL LORO DESTINO!!!!!

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