«Voglio vedere un senegalese che faccia il medico», aveva chiesto il ministro degli Interni Giuliano Amato l’altro giorno da Genova a quelli della Rai. Bene. Da Roma, Agostino Saccà, il gran capo della fiction targata Rai, ieri mattina, gli ha risposto che il suo desiderio era stato esaudito prima ancora che lo formulasse: una dottoressa di colore è già al lavoro per la serie «Un medico in famiglia», uno dei prodotti più popolari della tv pubblica. Vero. Non è del Senegal ma dell’India. Non è un uomo ma una donna. Non ha la pelle nera ma appena, appena ambrata. Però è un dottore, anzi una dottoressa nata e cresciuta nel continente indiano, andata a completare i suoi studi in Gran Bretagna, e successivamente approdata da noi nella Asl pubblica di «Un medico in famiglia», per curare pazienti italiani, anzi per essere esatti, romani. «La Rai – ha detto Agostino Saccà – è la grande centrale del racconto del nostro paese. Tutti i cambiamenti che avvengono da noi sono poi registrati nelle nostre fiction. La richiesta del ministro Amato è assolutamente lecita, ma la Rai che fa il suo dovere ci aveva già pensato, affidando il ruolo di protagonista femminile di «Un medico in famiglia» a una dottoressa che viene dall’India molti mesi fa, quando abbiamo cominciato a scrivere la nuova serie». […]
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