«Al Papa pensino le sue guardie»

Le nuove minacce riferite da Ali Agca per la vita del Papa – in vista del viaggio che Benedetto XVI terrà in Turchia in novembre – non scompongono, il presidente del Consiglio. A margine dei lavori dell’assemblea dell’Onu, Romano Prodi premette di non sapere dove Agca, il terrorista turco che cercò di uccidere Giovanni Paolo II nel maggio 1981, abbia preso le sue informazioni. Incalzato dai giornalisti, dopo una settimana di polemiche e di minacce per le parole pronunciate sull’Islam dal Pontefice Prodi però non aggiunge nulla rispondendo testualmente: «Alla sicurezza del Papa ci penseranno le sue guardie. Cosa volete che vi dica…». La frase solleva subito un’ondata di polemiche. «Si vede che a Prodi il fuso orario ha dato alla testa… sarà l’effetto del jet lag, per lo meno speriamo che sia quello…» replica ironicamente Pier Ferdinando Casini. L’ex ministro dell’Interno Beppe Pisanu parla di «battuta infelice ma potenzialmente pericolosa che, per nostra fortuna, non verrà presa sul serio neppure dal più sprovveduto degli estremisti». Una «botta di laicità» o piuttosto un’altra «battuta autolesionista» le parole del premier sul Papa? Se lo chiede Daniele Capezzone, segretario dei Radicali, che però propende per la seconda ipotesi  […] «Se questa è la posizione del presidente Prodi e cioè che la sicurezza del Papa è affidata alla guardie svizzere, io da credente a questo punto mi affido allo Spirito Santo…» è il commento del capogruppo dell’Udeur alla Camera, Mauro Fabris. Quanto basta per suscitare la precisazione di Palazzo Chigi. Un premier non risponde ad Agca – è il senso del comunicato della presidenza del Consiglio. «La sicurezza del Pontefice è tema importante – è scritto nella nota – non si affronta sbrigativamente con malevoli interpretazioni ad uso mediatico».

Fonte: Corriere.it 

48 commenti

Maurice

Il titolo della notizia è quello che avrei detto anch’io… se lui va in giro a spararle grosse, perchè poi lo Stato italiano deve preoccuparsi della sua incolumità??
Almeno ci paghi per il servizio reso..

mauro cassano

Si apprezza la risposta del Presidente del Consiglio dei ministri: volta a sottolineare che c’è almeno una differenza formale tra Repubblica Italiana e Stato-Città del Vaticano che forse alcuni signori abituati da tempo a far da braccio secolare di santa romana chiesa hanno scordato: e ciò forse per colpa del jet-lag!

Alessandro

Una vicenda tragicomica che parte dalla domanda risibile rivolta a Prodi e arriva al balletto di dichiarazioni dei soliti bottegai di partito…il sig Ratzinger è un capo di stato indipendente e autonomo e come tale dovrà sbrigarsela. Qua non si sa più se il TG1 è i notiziario della santa sede o ogni tanto parla anche di cronaca nazionale

Edoardo

Un democristiano laico??? Ma s’è mai visto??

Timeo Danaos et dona ferentis

– Edoardo.

francesco

se in fondo a Piazza san Pietro ci fosse una miniera di pietre preziose o montagne di petrolio vorrei vedere se qualcuno avrebbe osato dire “al papa pensino le sue guardie”…

Mattia

Una volta tanto che Prodi dice qualcosa di sensato, si scatena il putiferio.
Non vedo perché lo Stato italiano dovrebbe accollarsi il problema
della sicurezza del capo di un’altro stato che va in giro a sparare
bagianate.

Misteri della fede

Max

Premetto che sarebbe la prima cosa che sarebbe venuta in mente anche a me,ma il presidente del consiglio non può permettersi delle battute del genere a fronte di un elettorato in gran parte cattolico e di una opposizione che non aspetta altro che occasioni del genere per screditare l’attuale governo.

Maurice

Ti quoto Max… da persona disinteressata condivido il pensiero di Prodi in pieno, purtroppo bisogna fare anche i conti con gli altri

Giuvà

Perchè non facciamo una piccola crociata e , se ce lo permettono , occupiamo gerusalemme
e installiamo lì il vaticano.

Giuseppe Murante

..Francesco, se in fondo a piazza san pietro ci fosse il petrolio, b16 ci terrebbe due divisioni corazzate in pianta stabile. 🙂
la santa romana chiesa e’ piuttosto attenta ai propri interessi economici.. vogliamo ricordarci dello ior, di calvi, di sindona, di marcinkus…??

Andrea

Condivido Prodi, ogni tanto un po’ di buon senso, incredibile.
Al papa non mancano certo i fondi per provvedere alla sua sicurezza, e poi è sempre bene ricordare al mondo che Vaticano e Italia perquanto intrallazzati non sono lo stesso stato.

Marco G.

Se il Papa vuole la protezione, deve accettare anche le critiche

antonella_621

Francesco il Papa oltre che essere il “Papa” è un Capo di Stato Estero.
Per quanto riguarda lo Stato Italiano provvederà cmq a garantire l’incolumità del Papa quando si verificano le condizioni per farlo, come ad un qualsiasi altro Capo di Stato Estero (credo che vi siano già protocolli di Stato in tal senso), quindi misure di sicurezza, ecc. ecc. Che Prodi dica una cosa o un’altra è indifferente salvo il buon gusto. Se fosse lui al posto del Papa non direbbe probabilmente così e forse andrebbe a piagnucolare con il Presidente della Repubblica come fece in altri tempi e per altri motivi.
Se per caso Prodi si riferiva al prossimo viaggio del Papa in Turchia, sarà compito dello Stato turco provvedere alla sua incolumità su territorio turco, come penso faccia per un altro quasiasi Capo di Stato Estero, in tal caso lo stato italiano ha cmq l’obbligo di garantire la incolumità del Papa sul territorio italiano. Poi che il Papa nel suo “Stato” usi le proprie guardie o quanto altro è un’altra storia.
Non credo che Prodi ed i Ministri incaricati facciano differenza a livello di incolumità e di trattamento tra il Papa e per esempio George W. Bush, o qualche altro Capo di Stato Estero.

roberto

Sono daccordo. Però quando prodi vince coi voti dei cattolici, allora leccare i piedi al Papa va bene. Giusto?
SI promette, ci si presenta come grandi cattocredenti, si racconta a tutti quando si è fatta la prima comunione, e poi, una volta che vinci grazie anche ai cattolici (togliendo quelli è impossibile vincere) poi, fai il gioco che ti pare. Tanto le promesse non valgono nulla, soprattutto la promessa di un ex-democristiano.
però a prodi gli stava bene quella parte del clero che lo ha sostenuto nella campagna elettorale. Vero prodino?

Carlo

Antonella,

per una volta sono in disaccordo con te. Ricordiamo che il Papa risiede a Roma e le guardie svizzere non sono certo sufficienti a provvedere alla sua sicurezza in caso di attentato su vasta scala. Il resto lo fa lo Stato italiano, a cui la chiesa non paga le tasse e che viene finanziata dallo stato stesso con l’8×1000. Il tutto e’, se ci pensi bene, assolutamente ridicolo. Non accade nei riguardi di nessun altro stato o capo di stato.
Per di piu’ il Vaticano ha uno status speciale all’interno dell’ONU, come spiegato nel sito UAAR. Infine il Vaticano e’ l’unico stato a essere anche la testa di una potentissima e diffusa organizzazione internazionale come la chiesa cattolica.

Non contento di cio’, questo papa va anche in giro a fare osservazioni temerarie e che non gli competono sui fedeli di un’altra religione, tra i quali al momento e’ noto serpeggiare una notevole intolleranza.

Delle due l’una: o e’ un capo di Stato, e allora si protegga da solo nel suo stato, o non lo e’ e allora risieda in italia e si comporti come tutti i cittadini italiani che sono protetti dallo stato (??) ma pagano le tasse.

Quicho Sabater

Per quale motivo i cattolici dovrebbero pretendere cche lo stato itaiano protegga il papa? Ne conosco tanti che la pensano esattamente come Prodi. Gli unici a considerare l’italia un protettorato del vaticano, al quale si devono servigi e regalie, sono i neo clericali della casa delle libertà (libertà di metterlo in xxxx ai cittadini) e non lo fanno certamente per devozione!

cartman666

Per una volta che Prodi dice, forse involontariamente,una cosa giusta, si scatena il finimondo, pero’ devo ammettere che l’ho rivalutato!

roberto

>Per quale motivo i cattolici dovrebbero pretendere cche lo stato itaiano protegga il papa?

Semplice, perchè sono costretti a pagare le tasse allo stato laico pur essendo cattolici.

roberto

non si dimentichi inoltre che i cattolci sono circa l’80 %.
Prendiamo pure i soli praticanti, circa 30%.
Beh, vogliamo vedere cosa succede se lo stato perde un gettito del 30%?
Senza tutti gli istituti ecc.
Vabbè, tu non proteggi il papa, e io scuola confessionale non fatturo più i 4000 euro che prendo per alunno.
Penso che la Chiesa, se potesse scrollarsi di dosso il giogo statale diventerebbe di una richezza mostruosa.
Nel rapporto chiesa/stato, è lo stato a guadagnarci. Volgiamo togliere tutto il turismo religioso dall’italia?
Chissà perchè molti paesi sarebbero felici di ospitare il vaticano.
Spesso hanno offerto al papa il loro territorio.

francesco

CARO ROBERTO: condivido appieno le tue parole…il problema resta l’economia che oltrepassa i suoi limiti mettendo al secondo posto un altro bene, che dovrebbe essere superiore a quello economico: il bene comune, il bene della singola persona umana, dunque il bene della comunità!
CARO GIUSEPPE: se lì ci fosse stato il petrolio o altro, stai sicuro che già Napoleone avrebbe fregato alla Chiesa anche la Basilica di San Pietro con annessi! e non il papa avrebbe piazzato lì armate, ma chissà chi altro!
CARO CARLO,oltre che ribadirti quello che ti ha già detto roberto, nel rapporto stato/chiesa chi ci guadagna di più è certamente lo Stato per una serie di motivi già elencati! circa l’8 per mille, tanto per cominciare non sono soldi impiegati male e non è una scelta obbligatoria, nessuno ti chiede di firmare e poi credo che a confronto di ciò di cui lo stato italiano si sia indebitatmente appropriato ai tempi di napoleone non c’è cifra che tiene a confronto! non per essere materialisti, a me poco importa, ma per una questione di correttezza! oggi molte parrocchie hanno difficoltà perchè spesso i locali attigui, ex conventi, ospedali religiosi, palazzi, sono oramai dello stato! per non parlare di Roma a partire dal Quirinale, sbaglio o era la sede del Papa?

Quicho Sabater

x Roberto:
“perchè sono costretti a pagare le tasse allo stato laico pur essendo cattolici”.
Se fosse così dovrebbero tutti emigrare in vaticano e pagare le tasse lì…

inoltre se smettessi di frequentare le riunioni di comunione e liberazione e ti guardassi intorno scopriresti che esistono cattolici, anche praticanti, che non sognano di vivere in uno stato teocratico, e che sono contenti di uno stato laico che garantisca i loro diritti al pari di quelli di chiunque altro. Lo stato italiano può garantire la protezione ai preti e i vescovi che sono cittadini italiani, ma i papi hanno scelto di costituire uno stato sovrano quindi, anche per correttezza istituzionale, non si può interferire nei loro affari interni ed esteri!

Carlo

A francesco:

Il Quirinale era la sede del papa, perche’ il papa era a capo (ed e’ ancora oggi cosi’) di uno stato teocratico e assolutista. La chiesa aveva un enorme patrimonio (per tua stessa ammissione) e che ora non possiede piu’? Gia’, ma chiediamoci come ha fatto a costruirsi tale patrimonio: vendita delle indulgenze, uso del suo potere temporale e spirituale allo scopo di procacciarsi denaro e altro ancora. Napoleone vi ha rubato tutto questo? Beh, da che pulpito…

Sulla questione dell’8×1000: non e’ un sistema trasparente, leggi il sito dell’UAAR. Un sistema migliore e’ questo: ognuno dichiari la sua appartenenza religiosa. Ogni confessione poi potra’ stabilire autonomamante quanto chiedere ai suoi fedeli per il suo sostentamento.

Ovviamente, se uno non appartiene a nessuna confessione, non paga nulla. Ti piacerebbe un simile sistema??

R.Paura

E bravo Prodi! Ha semplificato con una battuta folgorante l’unica risposta possibile. Immagino cosa si direbbe in giro se il governo italiano dovesse badare alla sicurezza di un incontro tra Chirac e la Merkel in Germania. Stiamo parlando di Benedetto XVI che è il sovrano di uno Stato indipendente (o che almeno si professa tale)! Cosa c’entra l’Italia? Davvero c’è troppa ossequiosità negli ambienti politici nazionali, tutti a pendere ormai dalle labbra del primo vescovo che incontrano. E dire che Prodi proveniva dalle file democristiane… Ne ha fatta di strada! Il mondo politico si svegli: l’Italia comincia a stufarsi di essere governata dai cardinali e dei papi, di dover esporsi a rischi terroristici perché un capo di stato straniero protetto dal governo fa discorsi che si prestano a pericolose interpretazioni!

roberto

>l’Italia comincia a stufarsi di essere governata dai cardinali e dei papi.

Non mi pare assolutamente. Anche il referendum sulla procreazione assistita dimostra chiaramente che gli italiani non sono per niente stufi della Chiesa.
Mi risulta che siano molto più stufi di questa gestione statale da banane, e di pagare un fisco pesantissimo per mantenere mentecatti da 20 mila euro al mese.
Credimi.

antonella_621

Carlo,
il Vaticano è uno Stato a sé stante, nulla vieta ai politici italiani ed a quelli del vaticano di rinegoziare il tutto imposte, tasse, tributi, contributi compresa la sicurezza e 8X1000 e le spese per l’acquedotto. Che poi il Papa oltre ad essere un capo di stato estero sia “anche la testa di una potentissima e diffusa organizzazione internazionale come la chiesa cattolica” è un altro conto (a livello di stato non dovrebbe interessarci). In sostanza noi dovremmo preoccuparci di proteggere il Papa per quanto di nostra competenza, a parità di trattamento con altri capi di stato estero.
Io sono del parere che se uno vuole aderire ad una religione che se la mantenga (cavoli suoi). E’ forse impossibile rinegoziare i rapporti tra Italia e Vaticano? Non sono molto pratica di diritto, ma penso che si possa fare. Soprattutto ora che il vaticano necessita di “supporto logistico” e che quindi è tendenzialmente più debole.
La frase di Prodi (seguo Malatesta e non mi sono molto simpatici i politici), l’ho trovata piuttosto “grezza”.

roberto

>E’ forse impossibile rinegoziare i rapporti tra Italia e Vaticano?

La stessa domanda potrebbe farla anche la chiesa nel suo interesse.
Negoziazione significa braccio di ferro.
La Chiesa ha tirato più che poteva, idem lo stato. Il risultato è quello che è.
Rinegoziare? E come? Rifacendo un braccio di ferro per ritornare allo stesso punto?
Il punto attuale è una precisa e ponderata valutazione di entrambi gli interessi.
Modificarla? Impossibile.

Quicho Sabater

“Anche il referendum sulla procreazione assistita dimostra chiaramente che gli italiani non sono per niente stufi della Chiesa.”

a me sembra che dimostri solo che agli italiani non freghi nulla del referendum non che non siano stufi della chiesa! sono sicuro che se la legge fosse diversa e non ci fosse stato bisogno del quorum le persone che non hanno votato non avrebbero votato ugualmente e il risultato sarebbe molto diverso!

roberto

strano. Dal momento che il referendum sulla devolution ha superato il quorum pur non essendo richiesto.
E poi la sinistra stessa e molte altre fonti hanno riconosciuto che “purtroppo viviamo in uno stato teocratico”.
Quindi non facciamo i furbi di dire che la gente non interessa.
Inoltre il modo in cui l’opinione pubblica ha reagito al tentativo di togliere il corcifisso la dice lunga.
Credetemi, voi anticlericali siete la minoranza, e lo statuto dell’UAAR lo dice chiaramente.
QUindi la frase “italiani stufi” è errata e palesemente mero desiderio di parte.

antonella_621

Si Roberto, braccio di ferro, la legge del più forte. Dov’è il problema?
Stabilito chi ha più potere “contrattuale” si capisce anche se gli italiani sono stufi della chiesa o meno. Mica si oscura la religione. Solo si rivedono le “clausole”. Alla fine è solo un contratto, dipende da chi si cala le braghe prima.

roberto

Ancora continui ad ascrivere i tuoi desideri agli interessi di uno stato.
Ma ti pare che lo stato italiano possa ri-negoziare i rapporti stato/chiesa?
Ma dove? Ma se la ricerca del voto cattolico è addirittura imbarazzante….
Ma non vedi che appena il papa parla i politici si “bagnano”?
Ma non vedi che l’unico che si discosta è Pannella e compagnia ed ha preso 1 % dei voti?
Dai, stiamo coi piedi per terra.

antonella_621

“Il punto attuale è una precisa e ponderata valutazione di entrambi gli interessi.”
Ora come ora, forse, non sappiamo di fatto chi possa essere il più “debole”.
La chiesa dimostri di essere il più forte.
Faccia un passo: rinunci alle esenzioni fiscali concesse dai politici italiani (alla fine possiede un patrimonio piuttosto consistente), rimborsi allo stato italiano le spese per l’acquedotto e paghi l’ACEA, rinunci all’8xmille poi cerchi di guidare per mano i nostri politici così non si “bagnano più” (magari distribuisca anche qualche santino).
Secondo te quello è fattibile da parte della chiesa?

roberto

quindi ri-negoziare.
Allora, per modificare i patti lateranensi serve la maggioranza assoluta. Mi pare che questo governo non abbia avuto poi questa grossa percentuale di voti.
Beh, se credi che udeur e margherita attacchino la chiesa stai fresca.
La destra e mezza sinistra si sono sempre ruffianate sulla chiesa. Figurati.
Ma lo sai che per avere una carica politca importante ci vuole la raccomandazione di un vescovo?
Lascia perdere, la rosa nel pungo non avrà mai il 51% dei voti del paese.

Quicho Sabater

“strano. Dal momento che il referendum sulla devolution ha superato il quorum pur non essendo richiesto.”
Ci sono temi che interessano di più e altri che interessano di meno..niente di speciale!

inoltre il crocefisso non è certamente il simbolo della chiesa cattolica (protestanti e ortodossi avrebbero qualcosa da ridire), quanto della religione cristiana in generale. Il fatto che non molta gente non volesse che fosse rimosso è da ascrivere di più alla situazione internazionale che genera la paranoia della perdita della propria identità piuttosto cha all’affetto che gli italiani provano per vescovi e compagnia bella! vorrei proprio vedere, se in italia si instaurasse un sistema di finanziamento alla chiesa simile a quello tedesco, in cui chi non crede si tiene i soldi, quanti cattolici si riterrebbero tali!

antonella_621

Roberto di politica ne so forse qualcosina di più di quello che tu immagini … soprattutto come si fanno le nomine … in che giorni della settimana si fanno passare le modifiche … chi scrive le modifiche sulla porta prima di andare in aula … ed altre varie … Se poi tu pensi, … che io sia della rosa nel pugno, ti sbagli di grosso … pensa che il prete del mio paese mi chiama “soviet” … ma anche quello si sbaglia …

roberto

vabbè, possiamo discutere fino a domani…..
Io dico una cosa e chiudo: il governo italiano non cambierà mai i rapporti stato/chiesa, ma anzi se ne guarda bene.
daltronde per farlo, ci vogliono i voti di TUTTA la sinistra, compresi margherita ed udeur, più almeno uno di destra, che so, l’UDC, o la lega.
Non penso che qualcuno creda ad una fantasia del genere.
Quindi i rapporti non verranno mai modificati, state tranquilli.
Inutile che diciamo SE, MA….

francesco

CARO CARLO: l’8×1000 non è trasparente? visita un pò i siti che lo riguardano e poi mi fai sapere! io al riguardo, di proposito ho partecipato ad un convegno su qsto tema e quello che dici non mi è risultato evidente…!e già la storia sm bravi a sfruttarla solo quando conviene…del resto il bene che la Chiesa ha fatto questo non conta?! bisogna solo pensare agli errori che ha commesso!? errori o meno intanto apparteneva al papa…

IVAN

Francesco: “…nel rapporto stato/chiesa chi ci guadagna di più è certamente lo Stato per una serie di motivi già elencati! circa l’8 per mille, tanto per cominciare non sono soldi impiegati male e non è una scelta obbligatoria, nessuno ti chiede di firmare…”

Su qesto sito era uscita una presentazione che spiegava bene il meccanismo dell’8 per mille, ne cito qualche frase:
“Ogni anno, l’8 per mille che lo Stato raccoglie con le imposte sul reddito dei contribuenti viene ripartito tra lo Stato stesso e 6 confessioni religiose: cattolici, valdesi, ebrei, luterani, avventisti e le assemblee di dio. La ripartizione del denaro pubblico avviene secondo la percentuale delle firme raccolte al momento della dichiarazione dei redditi, quindi se non firmi:
– sarai comunque tassato;
– l’8 per mille delle tue imposte sarà comunque ripartito in base alle scelte fatte dagli altri contribuenti.
Il meccanismo somiglia più ad un gigantesco sondaggio, solo un italiano su tre effettua una scelta ma, come detto, l’8 per mille viene comunque ripartito in base alle scelte effettuate, quindi con solo il 35% delle firme effettive l’87% dei fondi finisce alla chiesa cattolica.
Stiamo parlando di oltre un miliardo di euro ossia oltre 2 mila miliardi di lire.
Ogni anno la chiesa cattolica italiana diffonde spot costosissimi girati in luoghi poverissimi ma solo 80 milioni (l’8% delle somme raccolte) sono inviati nel terzo mondo, mentre 130 milioni sono spesi per costruire nuove chiese.
Il meccanismo dell’8 per mille è ben poco democratico, lo Stato infatti:
– non ammette alla ripartizione altre confessioni religiose: Buddhismo, islam, testimoni di geova, ecc…;
– non informa i cittadini;
– non chiede di firmare a suo favore;
– usa parte dei suoi fondi per edifici religiosi.”

In poche parole è come se ogni contribuente versasse, indipendentemente dalla sua scelta, comunque l’87% del proprio 8 per mille alla chiesa cattolica.
Non mi sembra molto razionale…
E poi lo Stato deve pensare anche a proteggere il papa?

antonella_621

Francesco l’8×1000 è trasparente: è sufficiente andare sul sito della CEI alla voce rendiconto.
Dai dati ufficiali della CEI risulta che nel 2005 su 984 milioni di euro il 19,82% è stato utilizzato per carità e terzo mondo, il restante per altri scopi istituzionali sempre nel rispetto di Legge, anche se la legge non indica le misure in cui imputare alle varie voci di spesa (posso cmq ricordare male).
A rettifica di quanto ho scritto più su mi è scappato “esenzioni fiscali” al posto di “agevolazioni fiscali”.

Carlo

Caro francesco,
l’otto per mille non mi va bene perche’ funziona cosi’:
1) il cittadino puo’ scegliere a chi dare l’8×1000 delle sue tasse
2) lo stato guarda tutte le dichiarazioni, IGNORA CHI NON HA SCELTO e poi passa a ripartire il denaro facendo una proporzione tra le varie scelte.

Tanto per essere chiari:
supponi che il 98% dei cittadini non firmi, e l’1.8% firmi a favore della chiesa. Ora lo stato assegna il 90% dei fondi TOTALI alla chiesa. Ti sembra corretto?? Inoltre uno che non e’ credente a chi da’ il suo 8×1000??

Mia proposta:
1) tutti dichiarano in cosa credono, (cattolico, protestante, pastafariniano e cosi’ via) ovviamente con possibilita’ di cambiare
2) ogni chiesa o confessione si vede recapitare l’elenco dei fedeli
3) a seconda del numero, delle necessita’ etc. decide di quanto tassare il fedele.
4) chi non dichiara nulla non si vede tassato.

Mi sembra un sistema piu’ equo, non ti pare?? Cosi’ ognuno sosterrebbe la sua confessione se veramente convinto e non solo perche’ non sa a chi assegnare dei fondi che gli verrebbero tolti comunque.

Spero di essere stato chiaro.

Con rispetto

Carlo

antonella_621

Ritornando al ragionamento di prima sul fatto del più debole e più forte e della rinegoziazione, la chiesa dimostri di essere il più forte.
Dei fondi dell’8×1000 usi l’90% per carità e terzo mondo ed il restante per i propri scopi istituzionali (sacerdoti, edifici, ecc.), se le attuali leggi non lo consentono chieda la modifica in tal senso ai “politici che si bagnano”.
Francesco se sei il “seminarista” a me viene spontanea una domanda: Cristo avrebbe utilizzato così i fondi dell’8X1000?

francesco

CARA ANTONELLA: devo ammettere, bella domanda…Cristo ha detto date a cesare quel che è di cesare e a Dio quel che è di Dio…ma quel’è il limite a questo? ha detto anche di non affannarci troppo per la vita perchè Egli ha cura di noi…conciliare Provvidenza e 8×1000? non lo so…certo è che a dispetto di chi afferma il contrario non c’è nulla di losco nel sistema che è trasparente, basta informarsi e certo cmq che il sistema consente di creare opere pubbliche e di fare del bene!…non mi pare cmq CARO CARLO che il resto vada alla chiesa cattolica…che io ricordi entra nelle casse dello stato…cmq mi informerò meglio

Carlo

Bravo francesco informati meglio e nel frattempo potresti rispondermi su cosa ha di sbagliato la mia proposta.

Massimiliano

Perchè mai il Presidente del Consiglio italiano dovrebbe preoccuparsi dell’incolumità fisica di un Capo di Stato straniero ( la Città del Vaticano, appunto ) ?!
E’ come se Prodi dovesse preoccuparsi della sicurezza del Presidente Chirac. Ci pensino i militari francesi a proteggerlo.

francesco

CARO CARLO: la tua proposta non è male ma credo sia solo poco fattibile: purtroppo le persone sarebbero capaci di non dichiarare niente solo per evitare di aprire il portafoglio e qsto mi pare già accada in altri paesi dove, pure da sopra, alcuni credenti si lamentano dell’insufficenza delle strutture della chiesa per gli spazi da dare ai loro figli!

BORIS

Però non si può negare che, qui in Italia, l’8 per mille sia una presa in giro, mi sembra molto più onesto il 7 per mille che stanno introducendo in Spagna dove alla chiesa cattolica vanno solo i soldi di coloro che firmano.

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