Le autorità di uno dei più antichi e rispettati templi dell’India dedicati a Krishna hanno cacciato il capo sacerdote indù che lo aveva in cura perché ha vestito una statua del dio con jeans e maglietta e gli ha messo in mano un telefono cellulare. Le autorità del tempio Banke Bihari Mandir – che si trova nella città di Mathura, parte settentrionale del Paese – hanno cacciato Anand Kishore Goswami e lo hanno accusato di aver violato le regole religiose del tempio e di aver urtato la sensibilità religiosa dei fedeli. Il gesto dissacratorio è stato rivelato dalle immagini trasmesse da una televisione locale, che ha ripreso di sfuggita il sacerdote impegnato nella vestizione della statua. I fotogrammi hanno scatenato l’ira degli altri sacerdoti del luogo, dei partiti politici e delle organizzazioni indù che lo accusano di aver denigrato l’immagine di Krishna. L’accusato ha detto di averlo vestito così a causa del suo “eterno amore” per il dio ed ha cercato di definire il nuovo stile “un avatar [reincarnazione ndr] di Krishna ancora sconosciuta”. La famiglia Goswami è per tradizione la custode del tempio: i suoi membri ne assumono la direzione a rotazione, ma ora sono stati banditi persino dal varcarne i cancelli.
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