«Questo è razzismo, me ne vado da qui»

«Basta con questa storia che i marocchini fanno solo cose brutte. Io non penserei mai che gli italiani sono tutti uguali. E invece molti italiani pensano che i musulmani sono tutti gli stessi. I marocchini peggio di tutti. Violentano, rapinano, spacciano. Tutti uguali. Cos’è questo se non è razzismo?». Mehdi è così arrabbiato che è sul punto di piangere. «Lo so che molti anche qui, dove mi conoscono, dove sanno che non ho mai fatto niente di male, hanno creduto lo stesso a quella ragazzina. Nemmeno un dubbio. Non hanno aspettato neanche un giorno per organizzare una fiaccolata. E io? Adesso sono io la vittima. Perché la manifestazione non si fa per me, per la mia comunità?». Mehdi accartoccia il foglio che l’amministrazione comunale di Anzola ha diffuso ieri. Il titolo è: «Non accertata la violenza al Parco Fantazzini». Poche righe sulla fiaccolata annullata e un finale di «solidarietà a chiunque fosse stato coinvolto ingiustamente nella vicenda». Ma lui si aspettava un po’ di più. Da tutti. Compresi alcuni «fratelli musulmani» che la sera del suo arresto non hanno osato difenderlo. Davanti al vecchio garage sgarrupato che qualcuno si ostina a chiamare «moschea » c’è stato chi si è spinto a dire che «quel ragazzo non si èmai comportato da buon musulmano. Del resto non viene mai qui a pregare…». «E allora?» si chiede lui più indignato di prima. «Che significa? Io sono una persona buona e tranquilla, dico sempre la verità. Non serve andare in moschea per essere un buon musulmano, quei pezzi di m…». […] «nemmeno dopo questa storia penso che uno vale l’altro». Il maresciallo, per esempio. «È stato il più bravo di tutti. Mi diceva: “Io ti credo ma la ragazzina dice che sei stato tu e noi dobbiamo fare il nostro lavoro”. I carabinieri mi hanno trattato benissimo. Loro mi conoscono». Mehdi è stato a lungo il ragazzo delle pizze, quello che le consegnava anche in caserma. Ma in un paesino come Anzola basta rimanerci una settimana perché tutti (carabinieri per primi, ovviamente) sappiano tutto di te, perché capiscano se sei un ragazzo che fila dritto oppure no. E Mehdi finora non si è mai cacciato nei guai. «Eppure adesso mi sembra che tutti mi guardino un po’ male». […]

Fonte: Corriere.it

Bologna, la dodicenne si è inventata lo stupro

Nessuna violenza del branco, nessun nuovo allarme stupri, nessuna caccia all’immigrato, anzi: un ragazzo marocchino di 21 anni rilasciato con tante scuse dai carabinieri. Si era inventata tutto la ragazzina di 12 anni di Anzola Emilia, piccolo paese a 15 chilometri da Bologna, che giovedì aveva denunciato di essere stata costretta a subire degli atti sessuali da un gruppo di giovani in un parco pubblico. Invece si era appartata nel parco con il suo «fidanzatino» 14enne,ma è stata vista amoreggiare dalle compagne, che forse l’hanno immortalata con i telefonini. E per paura che riferissero tutto alla madre, la paura di una bambina che voleva fare la grande, ha inventato la violenza, ha inventato il branco […] Così Medhi, marocchino di 21 anni, fornaio con regolare permesso di soggiorno, da tre anni in Italia insieme alla famiglia e bene integrato, tanto da avere una ragazza italiana, è stato trattenuto dai carabinieri in caserma, in cella di sicurezza, per undici ore, fino alle quattro di notte, prima di verificarne l’alibi, confermato da amici e conoscenti. […]

Fonte: IlGiornale 

8 commenti

Stefano

Visto come è andata la vicenda e gli effetti che ha prodotto sarebbe bene che la ragazzina paghi in qualche modo, così la prossima volta impara a far rischiare a qualcuno non solo di finire in galera ma di essere anche violentato a turno da ogni altro carcerato per tutta la durata della sua detenzione sempre che qualcuno non l’avesse ucciso prima!

Daniele Gallesio

Innanzitutto, come italiano esprimo la mia solidarietà e il mio rammarico per l’accaduto a Mehdi.

Sicuramente ci sono dei razzisti fra gli italiani come fra i marocchini.

Ricordo però che casi analoghi di “stupri inventati” si sono verificati anche ai danni di uomini *italiani* ingiustamente accusati da ragazze (il più delle volte ragazzine minorenni) che si erano inventate tutto.

Una ragazzina era addirittura arrivata ad accusare *suo*padre* di averla stuprata. Il padre è stato additato come mostro, e messo in gabbia…
…poi alla visita ginecologica la presunta vittima è risultata essere, nientemeno che VERGINE!
In questo caso specifico la figlia avrà avuto altri motivi di conflitto col padre e avrà pensato di “fargliela pagare” inventando lo stupro.

Il più delle volte però, lo stupro viene inventato (come in questo caso) da ragazzine che hanno il TERRORE che i genitori vengano a sapere che hanno avuto un rapporto sessuale consensuale.

A 14 anni si dovrebbe essere già abbastanza “grandicelle” per capire quanto sia GRAVE accusare di stupro un innocente…
…per arrivare a inventare una bugia così pesante la ragazzina doveva essere veramente TERRORIZZATA da come l’avrebbero presa i genitori!

E se oltre a interrogarci sulla folla sempre pronta a sommarie “condanne in piazza”, ci interrogassimo anche su:

“come è possibile che nel 2006 una ragazzina debba ancora avere UNA FOLLE PAURA che i suoi genitori vengano a sapere che non è più vergine” ?

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Se il nostro “cattolico” Paese non si pone in fretta questa domanda, è inutile che lanci accuse di “arretratezza culturale” ai Paesi “islamici”…

Daniele Gallesio

Concordo pienamente con Stefano.

La ragazzina deve essere punita!
Ha fatto correre a un INNOCENTE dei rischi ENORMI!

Lo ha messo nelle condizioni di essere *veramente* stuprato in carcere.

A questo proposito altra domanda: “In un Paese civile, è possibile che avvengano regolarmente stupri e altre violenze fra carcerati?” Non sono casi episodici: è chiaro che possono avvenire solo con la connivenza delle guardie carcerarie!

Emilio Gargiulo

Che razza di genitori sono questi, che terrorizzano una ragazzina a tal punto da fargli inventare un’accusa infamante come quella di stupro?
E questa ragazzina, anche se dodicenne, è così poco intelligente da non rendersi conto della gravità dell’accusa mossa, sapendo bene che è infondata?

rosalba sgroia

Carissimi,
il tema dell’educazione sessuale ancora è un tabù, soprattutto nelle famiglie…
Perché non si hanno scrupoli morali a parlare di un presunto dio ad un bambino di tre anni e invece si hanno per spiegare fenomeni naturali che coinvolgono tutti i nostri adolescenti?
Mia figlia ha quasi 13 anni, sa moltissimo di quello che accade fra due persone, sessualmente parlando, non è stata mai maliziosa e infida, sa come deve reagire in caso di pericolo e quando avrà i primi approcci sentimentali e sessuali con qualcuno sarà sicura di non essere perseguitata dalla propria madre. L’importante è sia pronta fisicamente e psicologicamente, che sia serena e fiduciosa in se stessa.
Che tristezza questo mondo!

Gérard

Questa triste vicenda mi riccorda quella di Erika e Omar che dopo l’omicidio dei genitori di Lei accusarono albanesi ..!! E anche questa volta la lega nord aveva subito organizzato una fiaccolata contro il ” Pericolo stranieri ” senza aspettare il risultato dell’inchiesta, fidandosi cieccamente al raconto dei due ragazzi ” per bene ” …
Stupri inventati da bambini non sono un caso unico ma sono anche successo in Belgio e Francia ( una delle persone falsamente accusate si è addiritura impiccata dalla vergogna ! ) Motivo di questa mostruosa invenzione : voglia di protagonismo da parte dei ragazzine e ragazzini .

dani

non sarebeb stato maleche i manifestanti a favore dellabimba che avevano già tirato fuori le fiaccole, le avessero utilizzate ilgiorno dopo permostrare solidarietànei confronti dell’ingiustamente accusato marocchino.

Daniele

Già!

Quelli pronti a manifestare in favore della presunta vittima italiana avrebbero avuto il dovere morale di manifestare in favore della vera vittima marocchina accusata ingiustamente!

Questa sarebbe stata una dimostrazione di civiltà.

Invece, essere pronti a difendere l’italiano ma non lo straniero è stata una dimostrazione di pregiudizio.

Sigh!

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