Non scuse ma precisazioni. Non un attacco all’Islam ma un invito al dialogo interreligioso. Così, dopo il discorso di Ratisbona che tanto ha fatto infuriare i fondamentalisti islamici, Papa Ratzinger prosegue sulla stessa linea tracciata in Germania. Una nuova conferma arriva dal convegno sul tema «Religione e spazio pubblico» organizzato ieri a Norcia dalla Fondazione Magna Carta. In pochi si aspettavano che il Pontefice sarebbe nuovamente intervenuto sull’argomento in un momento così delicato. Tanto meno davanti a una platea come quella della Fondazione ispirata da Marcello Pera e inclusa nella «lista dei fiancheggiatori dell’imprudenza» del Papa. In fondo, il think-tank ha organizzato l’incontro di Norcia anche per ribadire che «le élite intellettuali e politiche dell’Occidente soffrono di una sindrome di colpevolezza nei confronti del fondamentalismo islamico». «Esprimo vivo apprezzamento – scrive Benedetto XVI – per un’iniziativa tesa a promuovere l’integrazione tra fede e ragione per qualificare eticamente la sfera pubblica». Il controringraziamento di Magna Carta giunge pochi minuti dopo. «Il fatto che il Papa sia tornato sull’argomento in un momento così delicato – scrivono – è per noi un prezioso incoraggiamento ad andare avanti». […]
Nuovo appello del Papa ai cattolici: «Fede e ragione devono integrarsi»
5 commenti
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mi chiedo poi cosa centrino fede e ragione…
Cavolo, se si pretenderà le verità di fede diventino anche verità di ragione, allora sì che il mondo diventerà un brutto posto in cui vivere!!!
MA IL PROFESSORE VIVE IN UN MONDO CHE NON C’E’ PIU’
di Massimo Introvigne (il Giornale, 22 settembre 2006)
Prodi torna da New York con un bilancio fallimentare, inseguito dagli sberleffi della stampa di tutto il mondo, che si chiede come un uomo simile possa guidare una delle grandi democrazie europee. Il Professore irride il Papa affidandolo alle Guardie Svizzere, sdogana Ahmadinejad mentre il resto dell’Occidente lo tratta come un appestato, dispensa sorrisi ad Hamas e alla Siria: il tutto nella settimana in cui i fondamentalisti islamici minacciano la vita di Benedetto XVI, distruggono chiese e ammazzano suore. Sbaglia chi parla di semplici gaffe di un premier innervosito dalla vicenda Telecom. Purtroppo per gli italiani, a New York è emerso il vero Prodi: un uomo che vive in un mondo che non c’è più, il mondo della Democrazia cristiana di trent’anni fa che si comprava l’immunità dell’Italia dagli attentati lisciando il pelo ai dittatori arabi e criticando l’America, e ne approfittava per sostituire l’Iri agli «ingenui» yankee dovunque ci fossero da fare buoni affari con le dittature medio-orientali di turno. Per nostalgia di quello stesso mondo, Andreotti ha affossato in Senato con il suo voto decisivo una risoluzione di solidarietà al Papa proposta dalla Casa delle Libertà.
Il resto dell’articolo è visibile all’url http://www.cesnur.org/2006/mi_09_22.htm
“Per nostalgia di quello stesso mondo, Andreotti ha affossato in Senato con il suo voto decisivo una risoluzione di solidarietà al Papa proposta dalla Casa delle Libertà.”
curioso che la cdl lo avesse candidato con tanta convinzione al senato, sto democristiano nostalgico di un mondo che non c’e piu…
think tank ispirata da marcello pera? E sarebbe questo il modo di coniugare fede e ragione? Prima va coniugato Marcello Pera con la ragione, compito altrettanto arduo…