Si autodefiniscono i “Soldati di Allah” e rappresentano il braccio telematico della Jihad. Una rete di integralisti diffusa tra Francia, Brasile e Gran Bretagna creata da circa un anno nell’intento di reclutare hackers o esperti informatici estremisti. Il network, secondo una indagine della polizia francese, ha tre obiettivi. Il primo è quello di “infiltrarsi” sul web per utilizzare i siti a scopo di propaganda. Come ha scritto Osama Bin Laden in una famosa lettera al mullah Omar: il 90% della battaglia è oggi sul campo della propaganda.
Il secondo è colpire i nemici dell’Islam. Una definizione piuttosto ampia perché intende i siti di governi, istituzioni, giornali, forze armate, associazioni. La guerra in Libano e la crisi provocata dalle parole del Papa sull’Islam hanno costituito i pretesti per una serie di attacchi. Il terzo è di creare una sempre più ampia comunità virtuale per assicurare una discussione continua sulla Jihad. In base alle indagini svolte in Francia e in Nord Europa risulta sempre più evidente che la gran parte dell’attività di propaganda dei jiahdisti europei avviene attraverso Internet. […]
Mi sembra corretto: visto le cosiddette guerre sante riguardano fedi, religioni e divinità varie, troverei giusto che tali guerre si svolgessero confinate nella realtà virtuale. In questo modo se non altro farebbero meno danni nella fredda, triste, banale realtà delle persone in carne ed ossa.
St’i integralisti… la testa nel medioevo, le mani sulla tastiera di un computer…