Le nozze erano state bloccate per ordine del giudice, alla fine dello scorso giugno, quando i due promessi sposi erano già davanti al sindaco con testimoni e invitati: i genitori di lei, studentessa vicentina, si erano opposti al matrimonio. Secondo loro si trattava di una simulazione per garantire il permesso di soggiorno allo sposo, un giovane senegalese. Ma ieri il tribunale ha dato il via libera alle nozze. Per i giudici l’unione civile fra i due innamorati (Fiammetta Rizzi, 24 anni, studentessa di sociologia a Trento, e Djbi Ly, musicista di 28 anni) non è motivata solo dalla volontà di sanare la posizione del senegalese, ma è «il naturale coronamento di un rapporto affettivo». La regolarizzazione è solo una conseguenza indiretta.
Parenti contro le nozze Il giudice: sposatevi
5 commenti
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Da quando in qua due persone non sono libere di sposarsi?
Possibile che debba decidere un giudice?
Che cavolo c’entrano i genitori? Non siamo mica ai tempi di Giulietta e Romeo.
Come avranno esordito i genitori di lei? Con un manzoniano “Questo matrimonio non s’ha da fare”?
visto che si trattava di persone maggiorenni e mentalmente sane, trovo assurdo il ricorso a un giudice…
c’è gente veramente strampalata in giro.
non è strampalata… ci sono molte persone che si sposano dietro compenso, pagate da persone bisognose della cittadinanza. mai visto il film greencard (con depardieu)?
da noi probabilmente non è molto frequente… non per soldi almeno…
si d’accordo, ma a me ‘sta storia sembrava più un “non te lo sposi perchè è nero, noi non vogliamo e quindi ti creiamo casino così”.