“Hanno vinto tutti”, perché il nuovo sistema di finanziamento della Chiesa cattolica è “soddisfacente”. Sono le parole con cui Juan Antonio Martinez Camino, portavoce della Conferenza Episcopale Spagnola, ha elogiato l’accordo con il governo. Ricordiamo che il nuovo meccanismo destina alla Chiesa cattolica il 7 per mille dell’imposta sul reddito di ogni cittadino che espressamente desideri finanziare la Chiesa: a differenza dell’Italia, chi non vuole finanziarla non subirà alcun prelievo fiscale. Il nuovo meccanismo sostituisce altresì la contribuzione diretta statale a favore dell’organizzazione ecclesiastica.
Spagna, i vescovi elogiano il nuovo meccanismo di finanziamento
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Giusto per puntualizzare l’informazione, il 7pm religioso vale esclusivamente per la Chiesa Cattolica. Le altre confessioni (protestanti, mussulmani, ebrei) ricevono solo un bonus di 3 milioni di euro in totale (per la chiesa nel 2005 sono previsti circa 170 milioni) ed ovviamente, a differenza dell’Italia non hanno la possibilità di entrare nel lucroso mondo delle sovvenzioni statali volontarie. La Chiesa a seguito dell’accordo (e per normativa UE) dovrà pagare l’IVA dove prima non la pagava.
Questa volta Zapatero mi ha deluso ma probabilmente ha duvuto fare i conti con la realpolitik…
Rispetto all’otto per mille nostro è una legge illuministica, da noi il vaticano manco paga la tassa al comune di Roma per lo smaltimento della merda papale.