Le famiglie con figli non vanno punite

[…] La novità di quest’anno, allarmante quanto basta, sembra però un’altra: la controriforma fiscale, preannunciata nel programma elettorale dell’Unione, rischia di assumere, sulla base dei “boatos” più ricorrenti, un pesante contenuto punitivo a carico delle famiglie, soprattutto se numerose, che ricadono nell’area del reddito medio. Si profila infatti il micidiale effetto combinato di una maggiore progressività delle aliquote, che già di per sé incide di più sui nuclei monoreddito con figli a carico, attraverso l’abolizione di qualunque detrazione per familiari al di sopra dei 45mila euro l’anno. Per uscire dal linguaggio degli addetti ai lavori, sarà bene chiarire che gli stessi 70mila euro l’anno, indicati come soglia oltre la quale scatterebbe il prelievo del 43 per cento (da inasprire anzi al 45, secondo le richieste della sinistra radicale), equivalgono al netto a poco più di 3mila euro al mese. E non serve la laurea in economia per comprendere che uno stipendio del genere garantisce un “menage” più che dignitoso a chi vive da solo o in una coppia dove magari anche l’altro partner raggranella la sua fetta di reddito. Ma perde una buona parte del suo valore nel caso di una famiglia con due, tre, quattro figli che vanno a scuola o all’università. E si assottiglia ancora di più quando in casa si trova un anziano o, peggio, un disabile grave […]

L’articolo completo è raggiungibile sul sito di Avvenire

18 commenti

Luigi Gelli

Se “equivalgono al netto a poco più di 3mila euro al mese” ed un operaio, normale padre di famiglia, guadagna dagli 800 ai 1500 euro al mese (quando và bene) vorrei sapere a quale “ceto medio” si riferiscono queste persone. Tuteliamo chi guadagna più di 3000 euro al mese….e chi ne prende 1000 ? Gli diamo un “premio alla sopravvivenza” !?!?!?

Che schifosa ipocrisia.

http://blog.zerozone.it

Germano

Dov’è il problema? Basterà far fuori gli anziani pensionati e i malmessi, e le tasse caleranno. Vedremo con gli anni…la tentazione è forte, come scrissi già. Certo, oggi farsi una famiglia è eroico. Le coppie sposate non hanno più tutela e quasi costituiscono una anomalia.

Silvia Viterbo

Ho appena fatto un giretto nel forum di Virgilio su questo argomento… chi guadagna dai 3000 euro in su è letteralmente in rivolta, c’è anche chi ha affermato che chi guadagna poco è un vagabondo… Io, figlia di operai, sono letteralmente schifata: il ceto medio-alto del nostro paese sembra non rendersi nemmeno conto di essere tale, piange miseria fingendo di non vedere i milioni di famiglie che fanno i salti mortali per campare con 15.000 euro l’anno, mostrando anzi nei loro confronti disprezzo e dileggio. Ripeto: CHE SCHIFO!

Germano

Purtroppo è l’anomalia di questi anni: tutti hanno diritti; tranne la famiglia.

Francesca

Io direi piuttosto che ha diritti chi è in grado di pagarseli…

Wilde

3000 Euro non sono poi una grande somma quando si ha una famiglia di, diciamo, 4 persone, casa in affitto, bollette da pagare, assicurazione, scuola, benzina etc. etc.
Non dico che vadano tutelati come chi guadagna meno, ma forse bisognerebbe vedere i differenti casi.
Poi se proprio vogliono tassare qualcuno mi sembra che i parlamentari guadagnino più di 10000 Euro al mese e praticamente non devono pagare per nulla…

Giuseppe Murante

@germano:
..infatti, povere famiglie naturali sotto attacco, sull’orlo della scomparsa, vessate, guardate con disdegno, private di ogni diritto, veramente mi viene da piangere per loro.

potresti proporre le seguenti cose: tassa sul celibato, tassa sull’omosessualita’, preservativi a 50 euro al pacchetto, tassa per chi ha meno di quattro figli, multa se non ti sposi entro i 27 anni, galera se fai sesso al di fuori del matrimonio.
Gia’ che ci siamo proponi anche che sia illegale qualunque posizione di coito a parte il missionario, ci sono degli stati americani dove la sodomia e’ illegale anche tra adulti consenzienti, ti piacerebbero.

…anzi, Germano, mai pensato di trasferirtici?

Silvia

@germano

potresti spiegarmi perché io, che a 40 anni sono sola, lavoro oltre 50h a settimana senza straordinari per 1900e per 13 mensilità, che mi pago il mutuo (1000e/mese), che inizio ora ad assistere genitori che stanno invecchiando, che creperò sola senza un figlio che mi aiuti, dimmi perché dovrei aiutare chi ha una bella famigliola!
la famiglia esiste come società di mutuo soccorso: che si aiutino! la mia famiglia ha sempre fatto così, contadini ed operai, senza chiedere mai un aiuto a nessuno, stato compreso!
mi va benissimo pagare le tasse per avere delle scuole decenti e una buona sanità per tutti, ma non capisco perché per i figli degli altri devo fare i sacrifici io: o uno per i propri figli non deve sacrificare nulla e tutto gli deve essere dato dallo stato???
quanto all’articolo… beh… avessi 3000 e/mese non oserei lamentarmi: i miei genitori li guadagnavano, ma lavoravano in due e i sacrifici li facevamo comunque, perché le priorità non erano né le vacanze né la macchina nuova o la tv, ma la salute, lo studio e la casa.

Mauro Ghislandi

Io non so chi ha fatto i conti, ma mi pare che siano molto sballati. Il mio reddito è di 58.400 annui e il netto è di poco più di 3.000 al mese. Perciò credo che chi ha un reddito imponibile di 70.000 in busta ne prenda più di 3.000, a spanne direi sui 3.600-3.700.
Inoltre chi ne prende 70.000 non paga un euro in più di IRPEF. La tassazione aggiuntiva cresce linearmente dai 70.000 ai 100.000.

Al di là dei tecnicismi, con una famiglia di 5 persone (e un gatto) e un mutuo, solo con i miei 3.000 dovrei tagliare un po’ di spese non essenziali (le vacanze al mare), ma potrei anche starci dentro. Anche se probabilmente, disponendo di questo reddito, ora non saremmo in 5.

Credo che il discorso sia molto più complesso. Se questo paese vuole avere un futuro, deve garantire soprattutto alle cosiddette “classi medie” la possibilità di avere figli senza troppi sacrifici economici. Altrimenti i figli li faranno solo quelli che sono veramente benestanti oppure quello che una volta si chiamava “sottoproletariato” , che in futuro sarà composto prevalentemente da immigrati poveri. Anche se la Costituzione garantisce a tutti le medesime possibilità, nella realtà la mobilità sociale è soggetta alla viscosità della realtà della società. In altre parole, anche se eticamente tutti ce lo auguriamo, difficilmente dai figli delle classi più umili possono uscire le classi dirigenti del domani. Infatti la società può influire solo in parte sul futuro delle nuove generazioni. La famiglia svolge ancora un ruolo fondamentale, che piaccia o no.

Considero le molte famiglie della classe media che non hanno figli per evitare sacrifici economici uno spreco di risorse per la società. E per questo credo che si possa giustificare la richiesta di un sacrificio economico a ci non ha figli per favorire chi i figli li ha.
La politica a sostegno delle famiglie (soprattutto in funzione dei figli) è forte nei paesi in cui la politica sociale è da decenni un tema forte (Scandinavia: e non sono paesi di tradizione cattolica).

Per troncare sul nascere le polemiche, chiarisco che quanto ho scritto non è quello che ritengo bello o giusto, ma solo un tentativo molto rozzo di fare un’analisi sociologica senza averne i mezzi culturali.
Lascio a chi ha maggiori competenze il compito di sgrossare, correggere o confutare le mie riflessioni e mi scuso per la lunghezza dell’intervento, ma le tematiche sono complesse.

Angel

cioè ragazzi, 3000 euro al mese erano SEI MILIONI circa delle vecchie lire!!! O_o sei milioni!!!! con rispetto parlando, la mia famiglia (con MOLTO meno) manteneva (e mantiene!!) 4 persone + 2 cani! Certo, la casa è di proprietà.. ma con 3mila euro al mesi NETTI un mutuo te lo puoi permettere. Diciamo le cose come stanno: se le care famiglie medie da tremilaeuroalmese non spenddessero soldi in futilità (tipo cellulare da 300 euro per il figlioletto di sette anni, suv, macchina nuova per il diciottenne neopatentato, pantaloni rich per l’adolescente fashion etc etc) forse si lamenterebbero meno. La verità è che spendono in cazzate superflue e si lamentano delle giuste tasse. Ormai influiscono più i cellulari nuovi di zecca e la “moda da fighetti” che il resto. Basta vedere come girano i ragazzini oggi. Vedo mocciosi che si portano in giro 3000 euro addosso!!!!! Ma per favore!!!

Germano

Quando parlo non mi sto ergendo a giudice. Osservo che se è difficile vivere da single, oggi avere famiglia è in certi casi quasi eroico. In questo sono diverso da voi: considero la mia vita importante, ma quella delle nuove generazioni viene prima della mia. Non voglio vivere in un paese di vecchi egoisti e acidi, e in quanto cittadino italiano ho il diritto di esprimere la mia opinione senza essere mandao in esilio da Giuseppe Murante.Ed anzi, la mia speranza è che ci mandino in pensione a 100 anni per quei pochi giovani che il nostro paese anziano ancora ha. Poi un domani si vedrà di trovare una soluzione più giusta.

Wilde

Angel, hai ragione. Anche i miei facevano molto di più con molto meno. Ma oggi costa tutto di più, e non parlo di gadgets e futilità. Basta vedere gli affitti in città, fare la spesa, le bollette di luce e gas. Se poi hai una macchina è ancora peggio. Se hai figli che vanno a scuola, magari puoi scegliere la pubblica ma comunque i libri li devi pagare e ogni anno cambiano. Facendo un po’ di conti 3000 in una famiglia di 4, che vive in affitto in città e non si permette surplus come macchine o cellulari costosi, bastano quasi a malapena.
Io e il mio compagno in due guadagnamo di meno, non paghiamo affitto e non abbiamo figli, è vero, ma tra bollette, benzina e spesa rimane ben poco da mettere da parte. Qualche libro, pochi dvd, una cena ogni tanto, questi i divertimenti che ti puoi permettere.
Intanto un nostro amico in Spagna, lavora come barista 4 giorni a settimana, la sua compagna è impiegata, e in 5 anni si sono comprati una casa nel centro di Barcellona. Ora avranno un figlio e a lei pagano il 100% della maternità e di eventuali cure. Loro guadagnano come noi, ma si permettono più divertimenti (lui ha anche comprato una moto) e vanno in vacanza senza doversi fare i conti in tasca. In Italia ci tornano poco, non gli conviene, costa troppo.

Mauro Ghislandi

Angel, con 3.000 netti al mese non dico certo che si sta male. Ma con tre bambini piccoli ritengo che siano da considerare necessarie anche spese (non da poco) che gran parte delle persone non si possono permettere: una polizza rischio morte e infortuni per me, perchè se manca il mio reddito come si fa? E la pensione integrativa per non gravare sui figli quando sarò vecchio. Certo, se avessi difficoltà a sostenere le spese “incomprimibili” (vitto, bollette, ecc.), dopo aver tagliato le spese “superflue” dovrei tagliare anche quelle assicurative e previdenziali. Con il rischio però di gravare sulla collettività se qualcosa va storto.
Nel 2005 la mia famiglia ha pagato tra IRPEF e addizionali locali quasi 20.000 euro. Mi pare una cifra equa, in uno Stato che non brilla certo per welfare. In Svezia pagherei di più (anche se probabilmente quadagnerei anche di più a parità di impiego), ma avrei molti più servizi.

Se il tasso di natalità in Italia è al livello bassissimo a cui è arrivato ci saranno delle ragioni. Allora se ci va bene che il tasso di natalità sia così basso (ci sono ottime ragioni per sostenerlo) e che la popolazione si mantenga o cresca per l’apporto degli immigrati e dei loro figli, non occorre cambiare nulla. Non possiamo obbligare certo per legge ad avere figli (lo fecero nel ventennio), perciò l’unico sostegno alla natalità sono le misure sociali.
Lo fecero in Francia e con successo.

cartman666

Il problema e’ semplice, si paga uno sproposito di tasse, perche’ si va in pensione troppo presto, meno di sessant’anni, per questo oltre ad avere una tassazione elevatissima, abbiamo anche dei netti in busta molto miseri, a causa di oneri contributivi che sono tra i piu’ alti al mondo,che gravano sia sulle imprese, che sui dipendenti stessi.
Ora i casi sono due, o si aumenta di cinque anni almeno l’eta pensionabile, e con i risparmi si detassano stipendi e si sgravano i contributi, in modo da avere stipendi piu’ alti, oppure ci teniamo queste tasse, non si puo’ avere la botte piena e la moglie ubriaca! Se poi ci mettiamo la giungla di privilegi che non si riesce a tagliare, ecco perche’ ci troviamo in questa bella situazione!

antonella_621

Un principio equo dovrebbe essere che si tassa o il reddito o il patrimonio prodotto dal reddito, con una serie di imposte indirette ecc. Ora così non è: si tassa sia il reddito, il patrimonio, poi ci sono le indirette, e tutta una serie di altre cose. A livello di principio economico nel nostro tipo di società andrebbe visto un po’ Veblen, in quanto mi pare che vi sia la tendenza a premiare anzichè chi produce effettivamente, piuttosto chi fa speculazione (anche perchè c’è la tendenza a spostare la produzione da altre parti). Chi di fatto produce cmq piccoli imprenditori (con i loro dipendenti di riflesso), ecc. è piuttosto tartassato, e si tende a tartassarlo ancora di più (tartassato in tutti i sensi adempimenti, ecc.ecc.). Non entro nei particolari. Più che altro andrebbe rivisto un po’ il tutto senza ricorrere a provvedimenti del momento.
Oltre alle imposte ecc. va tenuto anche conto delle tariffe, e delle “tassazioni” per diritti: es. sanità se ti serve una visita aspetti, se paghi ce l’hai subito (è una tassa pure quella), come la scuola se è obbligatoria perchè devo pagare per i libri ecc. (scuola dell’obbligo)?
O si cambia tipo si società togliendo il denaro e la proprietà privata (utopia e dove ci hanno provato di fatto non ha funzionato e si parla di capitalismo di stato), oppure dobbiamo sorbirci questo tipo di società “capitalista occidentale”, ma più di qualche cosina andrebbe rivista….

Giuseppe Murante

Caro Germano, non ti ho mandato in esilio perche’ non ne ho il potere e perche’ avendolo non lo farei, visto che la mia etica me lo sconsiglia.
Hai diritto di esprimere la tua opinione quanto vuoi.
Detto questo, se un prete, berlusconi, kathami, chiunque di questi esprimono la loro opinione in pubblico, mi limito a non essere d’accordo.
Se pretendono di venire ad esprimerla a casa mia, non glie lo lascio fare, o glie lo lascio fare per educazione, ma mi infastidisco notevolmente.

L’uaar e’ casa mia.
E’ anche casa tua? Da quel che scrivi non si direbbe.
Quindi se provochi ed OGNI TANTO (non e’ mio costume) ricevi una risposta secca, come minimo te lo dovresti aspettare.

Germano

Non è casa mia. Non ho casa e son vagabondo…a differenza di te non ho certezze. Mi son limitato a dire ciò che penso, e lo ribadisco. Non provoco, solamente la pensiamo diversamente. Tutto qui.

Germano

Dimenticavo: il punto è che mi hai risposto con un’iperbole. Oltre al bianco e al nero nel mondo esistono anche le sfumature…. Più che il razionalismo questo a me lo suggerisce il buonsenso.

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