«Carta dei valori» divide la Consulta islamica

Dovrebbe essere il giorno del dialogo con l’Islam italiano. Sarà il giorno dello strappo? Il ministro dell’ Interno, Giuliano Amato, ha convocato per oggi al Viminale la Consulta per l’Islam italiano con l’intento di sanare la frattura causata dall’inserzione dell’Ucoii (l’Unione per le comunità islamiche) che quest’estate aveva paragonato le stragi israeliane a quelle naziste. All’appuntamento il ministro aveva dato un senso istituzionale, chiedendo a tutte le organizzazioni che fanno parte dell’organismo governativo di esprimere le proprie valutazioni sulla Carta dei valori e dei principi. Un documento sul quale però la Consulta rischia di spaccarsi. Giacché l’Ucoii ha espresso più di una perplessità sull’idea di far sottoscrivere alle comunità musulmane questo documento. Come aveva anticipato al Corriere, il portavoce dell’Ucoii Roberto Hamza Piccardo ha ribadito ieri all’Ansa che «se si tratta di un documento valido solo per i musulmani, l’Ucoii lo considererà discriminatorio e quindi non lo firmerà». L’incontro è già fissato per oggi pomeriggio ed è stato allargato da Amato a diversi rappresentanti del mondo della cultura, del diritto e dell’università. Ma tutta l’attenzione si concentra sull’Ucoii, che, secondo i suoi rappresentanti, dà voce a 240 moschee su tutto il territorio nazionale. Una organizzazione che alcuni rappresentanti dello stesso Islam moderato avrebbero voluto escludere dalla consulta dopo quello che l’Ucoii ha definito «errore mediatico». […] Tra gli altri, l’associazione delle donne marocchine in Italia ha dichiarato che «se l’Ucoii non aderisce alla carta, arriveremo alla rottura». L’Ucoii però non arretra. «Se si tratta di un documento da far sottoscrivere a tutti i cittadini stranieri che chiedono la cittadinanza italiana — spiega Piccardo — non saremo certo contrari. Ma se riguarda solo i musulmani non lo firmeremo. Una carta dei valori già c’è ed è la Costituzione».

Fonte: Corriere.it

9 commenti

francosiccardi

Pienamente d’accordo con l’UCOOI. Perche’ solo i musulmani? Che forse le altre “religioni” son meno fanatiche e liberticide? Che dire della indiana suicidatasi per esser stata obbligata ad la sposa forzata di un settantenne? Che dire dei Testimoni di Geova, che in nome delle superstizioni dei pastori medioorientali di 3000 anni fa lasciano morire i loro parenti per non rompere il tabu’ del sangue? Che dire dei protestanti, che in nome di uno dei libri che han fatto piu’ danni nella storia della Umanita’ pretendono che nelle scuole sia insegnata una castroneria come il creazionismo? Che dire infine dei cattolici che, in barba a tutti i trattati, cercano in tutti i modi di interferire e boicottare le poche leggi laiche che lo Stato italiano riesce a darsi??

Davide

a Francosiccardi
Tieni comunque presente che siamo in Italia e di solito il modo migliore per accallapiarsi più voti possibili è quello di appoggiare la Chiesa

Daniele Gallesio

E che problema c’è?

Facciamolo firmare a tutti!

Se lo si fa firmare solo ai musulmani ha ragione l’UCOII: è discriminazione su base religiosa.

—-

x Davide

Cerchiamo di fare in modo che non sia più così.

Anche io ho l’impressione che oggi ocme oggi siano più numerosi gli “atei devoti” alla Marcello Pera che appoggiano la CCAR un po’ per calcolo elettorale e un po’ “perché mio nonno faceva così” che non i cattolici veri che la appoggiano per fede.

Altrimenti non si capisce come tanti cattolicisti che vogliono imporre la morale cattolica erga omnes con forza di legge votino per divorziati risposati (e quindi a rigor di morale cattolica “concubini”, “pubblici peccatori”) uno dei quali non disdegna nemmeno di accostarsi (“sacrilegamente”) al Sacramento dell’Eucaristia…

Però se anche noi laicisti diciamo “e che ci vuoi fare… così vanno le cose in Italia…” non se ne uscirà più.

L’Italia era pagana. Sono riusciti a farla diventare cristiana.
Cerchiamo di farla diventare laica.
Non ci riusciremo domani, e se ci riusciremo non sarà una conquista definitiva, ma almeno proviamo a non arrenderci dialetticamente.

ignazio

Qualcuno è in grado di pubblicare tale “carta dei valori” o anche solo indicare un sito dove la si possa leggere integralmente.
Grazie.

Sono comunque d’accordo sul fatto che non possa essere un patto da sottoporre ai soli mussulmani, ma dovrebbe essere rivolta a qualsiasi extracomunitario; e anche se dovrebbe essere esplicito: è meglio puntualizzarlo – non esclusi i vari cristiani -.

Giuvà

L’ UCOII dice bene, in Italia abbiamo una Costituzione. Si modifichi la Costituzione.

raphael

Quella della carta dei valori da firmare può essere un ottimo espediente per aggirare un Concordato ben saldo nel suo fortino costituzionale. Una carta di valori laici…. ovviamente, che va firmata da tutte le confessioni religiose noi atei compresi.
Un perfetto autogol in stile Amato

pietro

Amato che è persona intelligente ha fatto una ritirata strategica allargando il campo della consultazione ed evitando accuratamente di rompere con l’Ucoi. Naturalmente le associazioni “vicine” al governo non contano molto in questa vicenda.
E’ veramente assurdo chiedere la firma su un documento in cui un gruppo culturalmente assai definito come quello islamico si dovrebbe rispecchiare nei nostri “valori”. La risposta che hanno dato è quella giusta: la Costituzione e le leggi italiane bastano ed avanzano per tutti!!!
Pietro

Giorgio Villella

Ho scritto ieri mattina ad Augias:

Il ministro degli Interni Amato, con la “Carta dei valori” dell’Islam italiano, esige dalle associazioni musulmane anche l’accettazione del pluralismo religioso per promuovere un sistema scolastico basato sulla cultura della compresenza fra fedi religiose diverse in vista dell’integrazione in un’unica comunità nazionale.

Ottima iniziativa, ma perché non estenderla alle altre religioni, cattolica compresa? Ma soprattutto perché si parla esplicitamente solo di “fedi religiose diverse” e non anche di chi è senza alcuna religione? Noi, cittadini italiani atei, siamo diversi milioni e abbiamo il diritto intanto ad essere nominati esplicitamente.

In Inghilterra, anche alle elementari, in alcune ore di insegnamento delle religioni, uno dei maestri della scuola insegna i principi delle varie religioni e dell’ateismo in modo che ciascun alunno, qualunque sia la concezione del mondo dei suoi genitori, si trovi accolto e rispettato come tutti gli altri.

In Italia succede invece che dei 650 mila alunni che non frequentano l’ora di religione cattolica, alcuni, soprattutto alle elementari, finiscano “in castigo” in corridoio; bella integrazione in un’unica comunità nazionale; bella affermazione del pluralismo religioso. Vedere il sito:

http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa

Giorgio Villella
Segretario Uaar

Carlo

Non capisco, non basta far firmare la costituzione? Basterebbe la prima parte, sui diritti fondamentali e sui principi fondatori dello stato. Comunque questo e’ solo un passo formale, non penso che risolverebbe i problemi dei matrimoni combinati e delle donne segregate in casa. Secondo me va applicata la legge, che gia’ vieta tali pratiche.

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