Un provvedimento che non vale solo per i musulmani, ma per tutti gli immigrati. La Carta dei Valori «dovrà riguardare tutti coloro che vogliono vivere stabilmente in Italia» e dunque «sarebbe sbagliato che la Carta fosse sottoposta per la firma ai soli musulmani». Così il ministro dell’Interno Giuliano Amato ha spiegato ai membri della Consulta per l’Islam italiano il senso del documento proposto nella scorsa riunione. In apertura di seduta – informa una nota del Viminale – il ministro ha ricordato che, come reso noto al termine del precedente incontro, «l’obiettivo della riunione è sempre stato quello di raccogliere pareri e proposte in vista della stesura di una Carta dei principi e dei valori che solo più avanti sarà sottoposta alla firma». Amato ha, per questo motivo, «criticato il comportamento di chi, prima della riunione, ha dichiarato con veemenza che oggi non si doveva firmare alcunché, accreditando la tesi che oggi si sottoponesse alla firma la Carta». Obiettivo del documento, per il ministro, è quello di «favorire il processo di integrazione nella comunità nazionale»: in tempi rapidi sarà istituito un Comitato scientifico ad hoc, chiamato ad elaborare una «bozza» della Carta, dopo aver consultato associazioni ed esponenti delle diverse comunità religiose ed etniche presenti in Italia. […]
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