Il caso “Ratzi” sbarca in senato

Salvo sorprese dell’ultim’ora, udite udite, domani mattina [oggi per chi legge, NDR] l’emiciclo di palazzo Madama sarà monopolizzato dal giudizio degli onorevoli senatori sul discorso di papa Benedetto XVI del 12 settembre scorso a Ratisbona. In tempi di finanziaria e problemi seri sembrerebbe una discussione fuori tempo massimo per un episodio più che controverso e che ormai fa parte della storia. L’appuntamento però potrebbe farsi interessante per due motivi: da un lato la Lega ha presentato a firma Roberto Castelli un’agguerrita mozione di indirizzo per il governo che potrebbe tentare non poco gli ultras cattolici presenti anche nell’Unione, dall’altro eventuali scivoloni della maggioranza arriverebbero, forse non a caso, alla vigilia della visita di Romano Prodi in Vaticano prevista per venerdì. […] Nella sua mozione di solidarietà cattolica – già prevista durante la discussione sulla sospensione dell’ordinamento giudiziario – il Carroccio depone almeno nel dispositivo le insegne dello scontro di civiltà più sanguinolento e gli slogan anti-Islam che tanto piacciono a Calderoli. Il testo infatti prevede solidarietà al pontefice per gli attacchi ricevuti ma invita il governo italiano a interrompere i rapporti diplomatici con quei paesi musulmani che intraprendono azioni «politiche, culturali, violente o dimostrative ai danni del mondo cattolico». Italia in sostanza come prima guardia svizzera a difesa della cattolicità nel mondo. Con i numeri del senato (e la diffusa sintonia con le gerarchie vaticane) c’erano forti rischi che la mozione leghista venisse approvata, con grave scacco della maggioranza laica del centrosinistra. Gli sherpa ulivisti si sono così messi al lavoro da giorni per presentare una «contromozione» a tutela del pontefice. La prima stesura però non ha affatto convinto Rifondazione e Pdci, che giustamente si sono messi di traverso su una bozza giudicata troppo «papista» e al dunque invotabile. Alla fine tattica e opportunità hanno prevalso un po’ per tutti. […] La mozione (che in aula sarà presentata alla bisogna) solidarizza con il papa (non sia mai) e si concentra sulla libertà religiosa e sul dialogo tra le fedi, negando alla radice il concetto di scontro di civiltà. […]

Il testo integrale dell’articolo di Matteo Bartocci è stato pubblicato sul sito del Manifesto

12 commenti

Stefano

Sono anni che vorrei che il parlamento venisse depurato alla radice. Ora si sa che i parlamentari attuali sono ignoranti come zappe, drogati e condannati in via definita, giudicati colpevoli in primo grado o in attesa di giudizio sempre per reati penali. Questa gente sembra in perenne combutta con una chiesa il cui leader ha dato protezione a preti pedofili e criminali mentre nel frattempo discriminava tutti quelli che sono diversi da lui con tanto di caccia al gay nei seminari. Ma in che razza di nazione viviamo? Sono curioso di sapere cosa realmente pensano di noi all’estero!

Silvia Viterbo

All’estero ovviamente ci deridono, stando a quanto mi fanno sapere i miei parenti residenti in Belgio e Francia.

Wilde

Quello che succede nel parlamento italiano fa ridere mezzo mondo, tranne gli italiani stessi. Abbiamo degli idioti e li strapaghiamo pure.
Quando viene scoperto qualcuno con un quoziente intellettivo al di sotto della soglia di idiozia gli si trova subito un lavoro in politica.

Umberto

Da non crederci, eppure terribilmente vero, e se alle prossime elezioni noi laici ci astenessimo in massa ?

archibald.tuttle

“Da non crederci, eppure terribilmente vero, e se alle prossime elezioni noi laici ci astenessimo in massa?”

statisticamente non se ne accorgerebbero neanche. sarebbe piu utile far confluire i voti in un unico partito, ma politicamente siamo molto eterogenei, quindi niente da fare. forse con un sistema elettorale Instant-runoff (http://en.wikipedia.org/wiki/Instant-runoff_voting), ma non so quanto meglio se la cavino in australia rispetto a noi.

Germano

Se si vuole stare al governo in Italia bisogna prendere i voti dei filocattolici. Se invece si è puristi del laicismo si sceglie di stare all’opposizione. Tutte le possibilità sono aperte. Quanto ad esempi esteri citati, mi sembra che paesi come il Belgio abbiano avuto parlamentari accusati di avere il vizetto coi bimbi… Non mi sembrano esempi da seguire.

Marco G.

Cito dall’ O.d.G. approvato oggi da 208 senatori:

“Per libertà religiosa si intende la libertà di praticare la propria fede, di cambiarla o di non averne alcuna”.

Non sempre è il caso di fasciarsi la testa in anticipo…

Carlo Perassi

Germano:

“Se invece si è puristi del laicismo si sceglie di stare all’opposizione.”

magari!
Di puristi del laicismo, nella maggioranza o all’opposizione, ne vedo pochissimi 🙁

Alessandro Capece

La proposta di Umberto mi sembra molto assennata. Non importa quanti saranno gli astenuti. L’importante è cominciare a far capire che non ne possiamo più. Non è possibile che con la marea di notizie che arrivano sulle schifezze della clericaglia i bigotti resteranno ancora a lungo maggioranza nel Paese.
Non possiamo certo affidarci a dei mentecatti che, grazie a notevoli doti di stupidità, ignoranza e criminalità continuano a leccare il deretano al protettore dei pedofili.
E’ l’unica strada. ALLE PROSSIME ELEZIONI ASTENIAMOCI IN MASSA.

archibald.tuttle

“ALLE PROSSIME ELEZIONI ASTENIAMOCI IN MASSA.”

e io continuo a dire che non se ne accorgerebbero neanche.

Giorgio

L’astensione non serve a niente, e potrebbe anzi rivelarsi controproducente.

Io cercherei invece di “minare” dal basso la struttura. Se faccio l’ipotesi che il politico italiano sia un venduto, e che quindi prostituisca le proprie idee e azioni per raccogliere consensi il piú ampi possibile, allora posso facilmente constatare che quasi tutti i politici stiano cercando di raccogliere simpatie dai cattolici.

Ovviamente, se invece della Chiesa cattolica in Italia ci fosse una forte organizzazione Jedi, allora si puó star certi che quasi ogni politico cercherebbe di raccogliere consensi tra gli Jedi.

Ora, sempre sotto questa ipotesi, l’attacco dal basso con qualche speranza di efficacia sarebbe quello di convincere la gente a non essere cattolica. Se ci fossero meno cattolici convinti, i politici raccoglierebbero potenzialmente meno consensi e diminuirebbero le loro chances. Con meno chances tra i cattolici, sarebbero costretti a cambiare l’impostazione dei loro discorsi e quindi azioni. Tutto ció, ovviamente, a prescindere dal colore o dall’ideologia politici, che ormai nel 21° secolo stanno perdendo di significato.

D’altronde, mi sembra che la dimostrazione di quanto dico risieda nei Paesi che NON hanno maggioranza cattolica: lí, per aumentare i consensi, i politici non fanno certamente discorsi cattolici….

Zorro

Il grande rischio dell’umanità di oggi è di smarrire la propria identità e la propria memoria storica.
Senza identità e memoria non c’è futuro.
Questa è nella lezione tenuta dal Papa Benedetto XVI all’Università di Regensburg.
Alcune Sue affermazioni sono state equivocate e interpretate come un’offesa alla religione islamica, attribuendo al Santo Padre responsabilità _strumentali” che non possono derivare da una corretta lettura del Suo intervento.
Si vuole colpire, con questo, la sua persona e il suo Ministero.

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