Rutelli: “Chi governa deve fare i conti con i cattolici”

Manda parecchi messaggi, Francesco Rutelli, intervenendo al seminario dei teo-dem. Il primo è a tutti i suoi: «Al Partito democratico la Margherita deve arrivarci unita. E’ sbagliato che il pluralismo delle nostre sensibilità, anche di quelle cattoliche diverse fra loro, all’esterno appaia come un confronto fra correnti organizzate». Poi sembra passare ai parisiani che chiedono un congresso a più mozioni: «Nessuno pensi di riproporre la Margherita con gli schemi di cinque anni fa. Da allora siamo cambiati tutti, ormai c’è un intreccio di esperienze». E apprezza la relazione del leader di Sant’Egidio Andrea Riccardi, che rivendica il primato del «cattolicesimo di popolo» sul «cattolicesimo politico». Relazione che l’ex popolare Castagnetti aveva contestato perché troppo «liquidatoria» nei confronti di Sturzo e De Gasperi. Il cattolicesimo di popolo, aggiunge Rutelli mandando un messaggio anche ai Ds, «è un valore profondo che chiunque voglia governare questo Paese deve assumere come uno dei punti di maggiore forza coesiva». […]

Fonte: il Messaggero

 

21 commenti

antonella_621

Dr.Rutelli i conti oramai sono fatti.
Faccia pure il partito dei “preti” chissenefrega (da come parla Lei è solo un “prete mancato” e pure inizia a “puzzare di sacrestia”).
Speri solo che i numeri non cambino (che il popolo non abbia poi così bisogno di “religiosità”), potrebbe trovare delle sorprese ed essere rispedito a “casa” (si consoli la pensione l’ha cmq già maturata).
Lei ed il suo compagno di coalizione Bertinotti potreste darvi la mano: siete entrambi in piena “crisi religiosa”. Quando prendete i voti (sempre se avete i requisiti del can.1029)?

Nota: Can. 1029 – Siano promossi agli ordini soltanto quelli che, per prudente giudizio del Vescovo proprio o del Superiore maggiore competente, tenuto conto di tutte le circostanze, hanno fede integra, sono mossi da retta intenzione, posseggono la scienza debita, godono buona stima, sono di integri costumi e di provate virtù e sono dotati di tutte quelle altre qualità fisiche e psichiche congruenti con l’ordine che deve essere ricevuto.

spes74

Antonella cara, credo che nessuno dei due risponda ai requisiti previsti.
Anzi no, mi correggo.
Rutelli è sulla buona strada: è partito radicale, poi verde e ora è un quasi prete, direi che conversione più forte di questa non c’è!
Il vescovo che deve ordinarlo (magari don Mastella) è in una botte di ferro: sta facendo la scelta giusta….
Sai com’è, i voti dei cattolici sono tanti…….
La poltrona è proprio comoda…..
Servono altri requisiti??

Stefano

Gente come Rutelli, Volontè o Pera, tanto per citarne alcuni fanno discorsi che se fossero preti avrebbero tutto sommato un senso perchè cercherebbero semplicemente di tirare l’acqua al proprio mulino, ma fatti da ministri della repubblica e da parlamentari, diventano una dichiarazione di suicidio dello stato laico. Sarebbe bene che queste persone se hanno tanto cara la chiesa si facessero preti per davvero!

Umberto

Vorrei ricordare a Cicciobello-Rutelli ex radicale ex ateo ex ecologista e ora vice-prete che chi governa non deve fare i conti con i cattolici, ma con gli elettori tutti, cattolici o non, ma non si preoccupi, alle prossime elezioni tornera’ all’opposizione, perche’ trovera’ meno coglioni a sinistra disposti a votarlo.

Alessandro L.

E’ vero che chi governa deve fare i conti ANCHE coi cattolici, ma non c’è scritto da nessuna parte che deve assecondarli per forza

cartman666

Che vergogna Rutelli, un uomo e la sua coerenza, il re dei voltagabbana!

RazionalMENTE.net

Ehhh la Margherita!!! M’AMA? NON M’AMA? Mi sa proprio che non m’ama!! Purtroppo non è chi governa a dover fare i conti coi cattolici… è chi è governato dai cattolici a dover fare i conti con chi lo governa.

RazionalMENTE.net

Credo che chi ci governa dovrebbe per prima cosa fare i conti coi non cattolici perché altrimenti c’è il rischio di ritornare all’opposizione.

Francesca

@Razionalmente

Ma Rutelli ha sempre remato in favore dell’opposizione, non te ne eri accorto?

Come dice Luttazzi, in occasione delle elezioni che contrapponevano Berlusconi a Rutelli, che se il primo avesse corso da solo, avrebbe anche perso, ma correva contro Rutelli…

Gio

Rutelli: “Chi governa deve fare i conti con i cattolici”

Il bello è che se ne vanta pure!! Come se fosse una cosa normale, ovvia e scontata che l’Italia debba restare per sempre una teocrazia cattolica!!!!
VERGOGNATEVIII!!!

gianni solari

a proposito della Margherita a mio padre è arrivata una tessera mai richiesta, ne tantomeno mai sottoscritta, adesso fa parte anche lui dell’elettorato cattolico di Rutelli?

RazionalMENTE.net

Tra i due litiganti (governo e opposizione) il terzo (il popolo) non gode. Insomma loro fanno i regolamenti di conti, salti mortali per coniugare diritti umani e superstizione, e a farne le spese come sempre sono le donne, i gay, i malati terminali, i non credenti, ecc. C’è un evidente conflitto di disinteressi.

Alessandro Capece

Il ridicolo di tutta questa faccenda è che quei “furbacchioni” che si danno tanto da fare per dare la vita al cadavere del partito democratico sono convinti di poter mettere nel sacco mezza Italia, mentre si stanno praticamente suicidando.
Non si farà nessun partito dei falsi bigotti leccapreti, perché gli italiani sono stufi di star dietro a un branco di chiacchieroni, buffoni, marionette e mercanti di vacche travestiti da uomini politici. Il nostro Paese si spaccherà di nuovo tra sinistra e destra e questa volta con la sinistra in posizione di forza.
Per capirlo basta stare attenti a quello che sta succedendo nel mondo. Ma ho forti dubbi che i nostri mercanti di vacche, titti intenti al proprio “particulare”, lo stiano facendo.

Tipaccio Tremani (Cesena)

Ribadisco: prima che il centro-sinistra e la sinistra si ciuccino ancora il mio voto, aspetta e spera, che l’erba cresce!

Tipaccio Tremani (Cesena)

ps. se devo dare il voto ai cattolici attraverso la sinistra, preferisco darlo direttamente a Rauti.

Tipaccio Tremani (Cesena)

pps. Ciao Gio. Sono molto più che d’accordo.

Egidio

Dov’è lo stupore? Forse non l’avete capito, ma c’è da scegliere tra chi fa compromessi col clero e chi gli obbedisce in tutto! E poi, notate le differenze tra Storace e il Presidente dell’umbria su certi farmaci… Comunque, mi sa che Rutelli Tornerà all’opposizione se va avanti così!

Egidio

Noto che il mio commento deve di essere approvato. Vi sembra un segnale convincente da dare in giro? Comunque, sappiate in ogni caso che la colpa non è di Rutelli o Mastella ma di chi senza di loro voterebbe Storace e Buttiglione, consegnandoci ai più integralisti, che nel tempo illegalizzerebbero anche la contraccezione, oltre che aborto e divorzio. Cosa che Rutelli non farebbe mai. Occorre un cambiamento culturale, scrivere best seller (gli unici ormai che possono competere con la TV), esltare la libertà ecc. Ma per ora l’unica possibilità è scegliere il meno peggio. Così restano almeno il matrimonio civile e la contraccezione.

xil

Vi prego, non approvate i miei commenti firmati col prenome, bensì qiesto:
“Dov’è lo stupore? Forse non l’avete capito, ma c’è da scegliere tra chi fa compromessi col clero e chi gli obbedisce in tutto! E poi, notate le differenze tra Storace e il Presidente dell’umbria su certi farmaci… Comunque, mi sa che Rutelli Tornerà all’opposizione se va avanti così! Secondo me la colpa non è di Rutelli e mastella, ma di chi altrimenti voterebbe ùùùgiovanardi e Storace, con conseguente abolizione del matrimonio civile e del divorzio e illegalizzazione della contraccezione. Purtroppo non resta che scegliere tra il cattivo e il pessimo.”

xil

Sì, è proprio così. Ripeto, ne sono convinto: L’alleanza tra i laici e Rutelli è una necessità per avere una mezza teocrazia invece che una intera (integrale, integralista). Ho esagerato sul matrimonio civile: neanche il fascismo da noi l’abolì. Ma Franco sì e im Italia la contraccezione fu illegale nella legge di polizia del 1931 fino al 1971. Senza Rutelli e Mastella, a chi andrebbero i loro viti? La necessità è dolorosa, ma purtroppo non ci sono, per ora, tante alternative.

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