«Il caso serio della Chiesa italiana è l’annuncio del Vangelo». Il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano e presidente del comitato nazionale preparatorio degli stati generali dei cattolici italiani, ha posto subito sul tappeto la questione cruciale del quarto convegno ecclesiale nazionale apertosi ieri all’Arena di Verona. Ai quasi tremila delegati provenienti da tutte le diocesi del Paese, l’arcivescovo di Milano ha ricordato che compito della Chiesa è comunicare la speranza attraverso una testimonianza nella vita quotidiana. Ma non ha negato le difficoltà del presente riassumibili nella distanza che sempre più separa la fede cristiana dalla mentalità contemporanea. […] Se la famiglia, la scuola, la comunità cristiana vivono un momento di difficoltà, dove le nuove generazioni potranno mai incontrare l’annuncio cristiano? Tettamanzi non ha risposto, rimandando la questione ai gruppi di lavoro. Altra domanda aperta: l’azione evangelizzatrice della Chiesa esige più che mai l’opera dei laici, ma perché le parole sul laicato espresse dal Concilio sono rimaste splendida teoria? Anche su questo punto, il cardinale se n’è uscito con un generico invito ad «accelerare i tempi di una nuova responsabilità per il laicato cattolico». […]
Convegno ecclesiale, Tettamanzi sulla secolarizzazione
21 commenti
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Ormai la crisi di vocazioni è talmente evidente che non possono far a meno di negare. Nelle regioni a nord di Roma il clero cattolica rischia l’estinzione isica.
Tettamanzi ammette implicitamente che il massiccio dispiegamento di fondi dell’8xmille, destinato a finanziare gli effetti speciali con i quali stupire la “Chiesa di popolo” di cui parla oggi Avvenire, non sta dando i risultati sperati. Qualsiasi soluzione, tattica o terapia decida di adottare, non possiamo che augurarci che almeno in questo caso non preveda ulteriori prelievi dalle nostre tasche
Scusate, ma io desidero protestare vivamente. Non è ammissibile che un uomo di Dio si chiami Tettamanzi. E’ quel “tetta” che proprio non va e non mi sembra adatto ai minori di 18 anni. Ma il MOIGE non interviene?
O TEMPORA!! O MORES!!
Il giorno dell’apertura del convegno ecclesiale italiano le gradinate dell’arena erano mezze vuote. C’erano molti buchi anche in platea. Per fare pubblico, l’esercito ha accondisceso a trasportare con pullman militari 500 soldati, che hanno costituito una macchia compatta nella zona dell’ala dell’arena. Nessuna cronaca ha segnalato il fatto. Sarebbe opportuna un’interrogazione parlamentare di qualche deputato o senatore laico. E’ un grave attentato alla laicità dello Sttao usare le Forze Armate per fare pubblico ad una manifestrazione di una confessione religiosa.
Silvio Manzati
CARO STEVE: crisi di vocazione? ma non farmi ridere o piangere non saprei neanche…questo è quello che una certa stampa e voi volete far credere…non c’è crisi o semmai una diminuzione in alcune zone…io ho vissuto per 5 anni in un seminario dove eravamo 250 seminaristi! ti pare crisi questa?
Caro omonimo Francesco, dal fatto che hai vissuto in seminario, forse, anzi senz’altro sei più ferrato di me in materia e forse mi potresti fare un piccolo favore.
Vorrei sapere se la Chiesa ha una posizione ufficiale sul seguente quesito: un mussulmano che si fa esplodere ed uccide se stesso e una decina di infedeli, per la maggior gloria di Allah, nell’altro mondo finisce nel Paradiso dei Mussulmani o nell’Inferno dei Cristiani?
E’ una domanda a cui inutilmente da anni cerco una risposta. Grazie!
CARO FRANCESCO-OMONIMO: la chiesa non ha una posizione che dice chi va o non va all’inferno…non può farlo…diciamo che magari da una traccia che metta in guardia dall’inferno oppure dare degli elementi che possano lasciarlo pensare, ma non può dire che un kamikaze va all’inferno. certo il fatto che la condanna da parte della chiesa sia forte e molto dura circa questi atti è una traccia che può lasciarlo pensare. grazie a te!
Volendo seguire scrupolsamente il Catechismo, va all’inferno chi muore in stato di peccato mortale. Il mussulmano che ha ucciso, non per leggittima difesa, e in modo premeditato quando muore è soggetto a peccato mortale in quano infrange uno dei 10 comandamenti….quindi va nell’infenro cattolico per i cattolici….eper i mussulmani nn so, in quanto ci sono varie divisioni interne.Quindi la chiesa ha una traccia per dire chi va o meno all’inferno.(Se volete esserne sicuri o sapere qualcosa di + vedetevi il catechismo della chiesa cattolica)….. Se nn ci fossero tali “restrizioni”….il potere della chiesa sarebbe decisamente inferiore….
Per Francesco, ex seminaristi, che ha molto da imparare:
Sacerdoti in Italia:
1915: 68.795
1956: 61.026
1957: 61.551
1961: 66.057
1969: 62.418
1970: 65.291
1971: 64.640
1972: 67.024
1973: 63.046
1974: 64.250
1975: 62.452
1976: 61.784
1977: 61.984
1978: 64.416
1979: 64.100
1980: 63.729
1981: 62.861
1982: 62.242
1983: 61.670
1984: 61.240
1985: 60.795
1986: 60.769
1987: 60.196
1988: 59.828
1989: 59.152
1990: 58.100
1991: 57.274
1992: 57.659
1993: 57.349
1994: 56.705
1995: 56.752
1996: 56.087
1997: 55.499
1998: 54.954
1999: 55.173
2000: 54.920
2001: 54.743
2004: 50.148
Ordinazioni sacerdoti diocesani in Italia. N.B. Non ci sono statistiche sui sacedoti religiosi, che sono ancora più in calo di quelle diocesani (152 nel 2004)
1966: 918
1969: 740
1970: 698
1971: 619
1972: 558
1973: 499
1974: 467
1975: 425
1976: 389
1977: 388
1978: 431
1979: 373
1980: 347
1981: 347
1982: 355
1983: 344
1984: 391
1985: 387
1986: 465
1987: 500
1988: 526
1989: 431
1990: 492
1991: 547
1992: 533
1993: 506
1994: 512
1995: 533
1996: 528
1997: 494
1998: 485
1999: 556
2000: 527
2001: 492
2002: 457
2003: 459
2004: 454
Sacerdoti diocesani in Italia
2000 2002 2003 2004
Piemonte + V. Aosta 3022 2861 2717 2659
Lombardia 5749 5696 5483 5428
Liguria 1246 1145 1112 1088
Triveneto 5662 5476 5144 5146
Emilia R. + S. Marino 2780 2708 2573 2505
Toscana 2268 2273 2245 2258
Umbria 659 662 661 650
Marche 1141 1108 1096 1087
Lazio 2836 2896 2934 2987
Abruzzo + Molise 979 974 944 943
Basilicata 334 335 335 338
Campania 2267 2292 2314 2315
Calabria 1007 1035 1033 1048
Puglia 1830 1823 1740 1749
Sicilia 2294 2286 2250 2247
Sardegna 888 892 852 860
Totale 35019 34462 33443 33308
Io invece mi sto seriamente chiedendo quale sia questo “annuncio cristiano” che dovrebbe essere incontrato dalle nuove generazioni.
Forse che con questo termine indicano uno slogan? Sto iniziando a convincermi che sia proprio cosí: vanno avanti a furia di slogan. Buttano lí per lí delle frasi ad effetto, che magari fanno presa su molte menti disabituate a pensare.
D’altronde, come si fa a confutare uno slogan? Se fai domande pertinenti, se richiedi chiarimenti, se provi ad utilizzare il pensiero critico, per ben che ti vada non otterrai alcuna risposta.
Io ho smesso di ritenermi cristiano quando mi sono accorto che non mi rispondevano.
E stanno continuando a non rispondermi.
Caro Francesco. grazie per la tempestiva risposta. Mi permetto sommessamente di rilevare che la Chiesa in materia di salvezza o dannazione, dia qualcosa di più di una traccia, Lo stesso Ratzinger ha affermato da Cardinale e non ha smentito da Papa che “Al di fuori di Cristo non c’è salvezza” questa mi pare un po’ più che una traccia.
Comunque c’è materia di riflessione, soprattutto nei riguardi di chi finisce per non credere nè alla salvezza nè alla dannazione e che mi pare non sia del tutto da biasimare.
La vocazione è la cosiddetta “chiamata”. Ma allora Dio si è stancato di chiamare o è l’uomo che si è stancato di rispondere? Non ci sarà un guasto sulla linea? Secondo me l’uomo ha cambiato numero e Dio continua a chiamare su quello vecchio.
A proposito della frase “al di fuori di Cristo non c’é salvezza”, vorrei rilevare che esiste una moltitudine di Cristiani che crede in Cristo ma non all’inferno.
Abbiamo quindi la seguente situazione:
papa:
1- chi non crede in Cristo non si salva
2- chi non si salva non finisce in paradiso
3- le alternative al paradiso sono limbo e inferno
4- il limbo é (o verrá presto) abolito
conseguenza di 1, 2, 3, 4 =>
5- chi non crede in Cristo finisce all’inferno
altri Cristiani:
6- l’inferno non esiste
7- chi non crede in Cristo non finisce all’inferno
=>
8- contraddizione tra 5 e 7
Più che un Forum questa pagina è diventata una palestra di Troll narcisisti. In un mondo popolato da sei miliardi di persone discutiamo se ” Extra ecclesiam nulla salus” che quel sciamano volpone revisionista ha tramutato in ” al di fuori di cristo non c’é salvezza” Le cifre esposte da Steve parlano chiaro: l’età media dei maghi è superiore ai 70 anni, massimo un decennio e scompariranno per sempre! Nessun tourn over. Deo Gratias!
Ma avete visto le immagini in TV su come è stato “bardata” l’arena di Verona? Un enorme palcoscenico, la spettacolarizzazione fattasi …carne!
Le forze dell’ordine…ma ordine di che? Era tutto ordinato, non solo erano ordinati i santini, come soldatini…ma gli ordini SUPERIORI sono stati eseguiti!
E noi paghiamo!
Sono d’accordo con Silvio Manzati…è uno scandalo senza voce.
Steve ha scritto:……Nelle regioni a nord di Roma il clero cattolico rischia l’estinzione fisica….
Non aver timore: lo spirito santo non ci lascerà orfani! Farà germogliare “vocazioni” tra gli utili idioti già presenti come affiancatori degli stregoni ufficiali.
In cambio della concessione di poter trombare rilasciata dall’omino bianco crescerà il numero dei cosidetti *diaconi* che potranno guidare il gregge in mancanza di pastori. Anche alle suore indiane, balube, peruane, senegalesi, sarà concesso come ausiliarie di presiedere adunanze in mancanza di sciamani patentati che hanno preferito sposarsi. Pregate il padrone delle messi che mandi molti diaconi.
I diaconi per lo più sono seminaristi che dopo poco vengono ordinati sacerdoti. Una piccola percentuale sono quelli sposati.
Per quanto in Italia ci siano già 2.000 preti di importazione questi non riusciranno mai a sopperire la crisi sempre più devastante di vocazioni sacerdotali. Oltretutto non conoscono la realtà locale e hanno difficoltà a stabilire un rapporto più che formale coi parrocchiani. Il clero invecchia e anno dopo anno i seminaristi sono smepre meno.
La prassi attualmente in voga sono le unioni parrocchiali. In pratica accorpano più diocesi e le affidano a un pool di preti.
Quanto poi ai preti appartenenti a ordini religiosi (cappuccini,. francescani,m gesuiti, camelitani ecc), la crisi è ancora più evidente. Semplicemente le vocazioni alla vita religiosa non esistono più.
in pochi commenti tante cazzate…specie quella di “specie di seminaristi che sono diaconi e poi diventano sacerdoti…” mhà chissà di cosa si parla…
CARO FRANCESCO OMONIMO: circa il nulla salus l’intrerpretazione non è quella letterale nel senso che l’odio è l’unica “cosa” che può escludere Cristo, l’uomo in genere e quindi la salvezza (per chi ci crede)
Ma vi sembra il caso di ricamare tanto su tutta questa aria fitta….
Caro Francesco se non sai che oggi i diaconi sono per lo più quei seminaristi che poi saranno ordinati sacerdoti sei messo male.
I diaconi sposati e quelli che interrompono il cursus honorum senza diventare preti sono una piccola minoranza.
Quindi dovresti sapere che i diaconi non portano alcun significativo contributo contro la spretizzazione dilagante.
Invece di sparare cazzate leggiti le statistiche, che provengono tutte da fonti cattoliche.
I preti ormai sono una razza in via di estinzione.
steve forse che sto per diventare prete?!? povero illuso