Le parole del vangelo e quelle della Chiesa

Gentile Piero Sansonetti, ancora una volta devo costatare che Liberazione è più vicino al vangelo di quanto lo sia la Chiesa, la quale parla sovente a favore dei poveri, ma non osa dire “la drammatica verità” (cito dal tuo articolo sul quotidiano di oggi), e cioè che “la ricchezza è un furto”; basta leggere la Lettera enciclica di Benedetto XVI, dove non c’è l’ombra di un rimprovero rivolto ai ricchi. Definisci un po’ balzane queste tue idee; e così in qualche modo dai del balzano a Gesù che inveiva contro i ricchi: “Ma guai a voi che siete ricchi, perché avete già la vostra consolazione…”. E si raccomandava: “Non vi affannate ad accumulare tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano…”. Parole quanto mai attuali, altro che balzane. Attuali come quelle che troviamo nella lettera di Giacomo, che sembrano rivolte a coloro che nel meridione sfruttano gli extracomunitari: “Ecco che il salario da voi trattenuto dei lavoratori che hanno mietuto i vostri campi, grida, e le urla dei mietitori sono giunte all’orecchio del Signore…”. Alla “drammatica verità” aggiungi: “O almeno la ricchezza entro un certo limite”. E insomma: anche il Signore parlava di “mammona d’iniquità”, della ricchezza ingiusta…Ma questi ricchi “senza limiti”, non si sentono un po’ in imbarazzo, sapendo che c’è gente che muore di fame e di sete?

La lettera di Renato Pierri è stata pubblicata oggi su Liberazione