Prete indagato: obbligò donna a cambio abito

È formalmente indagato per violenza privata don Loris Fregona, parroco di Cavriè di San Biagio di Callalta (Treviso), che il 18 giugno scorso avrebbe pubblicamente invitato una giovane donna a cambiarsi d’abito perchè, in caso contrario, non avrebbe proceduto al battesimo del figlio. Il religioso era stato denunciato ai carabinieri poche settimane fa dagli stessi genitori del bimbo, i quali si erano sentiti umiliati dall’atteggiamento del sacerdote.All’inizio della cerimonia, secondo il racconto degli interessati, il parroco avrebbe intimato alla madre di rientrare nella vicina abitazione per indossare un vestito più consono alla circostanza. Sull’appropriatezza delle misure della gonna, in particolare, in seguito all’evento, si aprì un dibattito che proseguì per alcuni giorni, sfociando in una lettera inviata al vescovo di Treviso, Andrea Mazzoccato, nella quale la donna spiegava la propria buona fede, senza tuttavia ottenere una risposta.

Fonte: Corriere.it 

21 commenti

antonella_621

Più che denuncia avrei detto: vuoi il “cliente” bene, altrimenti attaccati al posto di prenderne uno ne perdi tre. Le denunce fanno ingrassare solo gli avvocati e di gente che si ingrassa alle spalle degli altri ce n’è già abbastanza. E poi il prete ha applicato le proprie convinzioni leggittimo che abbia detto quello se lo riteneva giusto. Sta a chi riceve prendere ed andarsene e mandarlo a quel paese. Mica sono obbligati a battezzare il bambino, è già iscritto all’anagrafe non serve altro.

Daniele Gallesio

ahahaha…

… la storia del “cliente” mi fa venire in mente il mio catechismo!

Non avevo frequentato il primo anno.
Quando ho chiesto a mia mamma di fare catechismo come gli altri miei compagni di scuola, lei è andata a parlare con la responsabile, che le ha detto che mi avrebbero inserito al primo anno.
Mia mamma ha fatto presente che io volevo andare assieme ai miei compagni di classe.
La responsabile ha detto che non era assolutamente possibile, che mi mancavano le basi del primo anno, che non si può iniziare dal secondo. Era irremovibile.

Mia mamma ha semplicemente detto “Allora non lo iscrivo proprio, a lui andare coi piccoli non interessa. Buona sera.”

Come ha fatto per andarsene, è stata immediatamente richiamata dalla responsabile che ha accettato l’iscrizione al secondo anno! 😀

Sarà perché mi mancano le basi del primo anno che sono diventato ateo? ;-P

Umberto

Ha pienamente ragione Antonella, il battesimo e’ un optional, per lo stato esisti dal momento che sei registrato all’anagrafe, se uno si vuole battezzare lo faccia quando e’ maggiorenne se sente la chiamata di dio.

RazionalMENTE.net

Fossi stato al posto di quella donna avrei trovato qualcosa da ridire sul buffo abito talare del sacerdote: “Mica vorrà battezzare mio figlio vestito a quel modo? Vada subito a togliersi quei merletti, non siamo mica a carnevale!!!” 🙂

Alessandro Masini

ha fatto bene il prete, se una si veste con le coscie di fuori è chiaramente una persona che vuole attirare l’attenzione sul proprio aspetto fisico, che fa del corpo un punto di attrazione, per carità a me non da nessun problema, anzi! ma questo è profondamente contrario alla morale cattolica. siamo sempre alle solite, come il divorziato convivente per il quale volevano i funerali religiosi e il prete glie li ha rifiutati, passiamo il nostro tempo a rinfacciare alla chiesa tutta di essere ipocrita e incoerente poi una volta che un povero pretino di paese si comporta da persona coerente verso le proprie convinzioni subito gli rinfacciamo di non essersi adattato alla società! a volte siamo ingiusti noi anticlericali, bisogna cercare di essere obiettivi nei giudizi, non di cogliere qualunque occasione per dare addosso ai preti! (cosa che comunque resta legittima in un buon 95% dei casi…)

Alessandro Masini

non si capisce poi perchè i parlamentari di un paese democratico siano obbligati ad andare in aula vestiti in un certo modo, ci siano locali pubblici che possono fare selezione all’ingresso scartando le persone in base al sesso o all’abbigliamento o alla classe sociale o all’età e questo è perfettamente legale, però se un prete si permette di contestare che non si va al battesimo del proprio figlio come si va nei locali a farsi sbavare dietro perchè c’è una morale e dei valori da rispettare, che per quanto siano assurdi se fai battezzare tuo figlio devi condividere, allora apriti cielo! no scusate ma io sto dalla parte dei preti a sto giro.

Gildo

Tutti i “sacramenti” in questo paese di cialtroni sono unicamente occasione per farsi una bella ABBUFFATA! Dire che sia una manifestazione di fede è una vera stronzata!
Vicino a casa mia una pasticceria ha in evidenza sull’insegna *nozze,battesimi,cresime,matrimoni* quando incrocio il titolare gli domando sempre se non ha avuto grane dal santone locale per concorrenza sleale. A prima vista parrebbe che nel negozio si “amministrino i sacri riti”
Circa il prete di Treviso ha fatto benissimo, doveva legnarla a sangue così la prossima volta si sarebbe fatta furba: ecchecazzo forse non aveva nemmeno rivevuto la benedizione rituale dopo il parto, non aveva sofferto abbastanza per il taglio cesareo e voleva presentarsi con un abito alla moda davanti allo sciamano: pussa via, solo vestita di nero doveva essere, altrimenti la madonnina piange! INFAMI – PEDOFILI – TRAVESTITI

Daniele Gallesio

Ehm… la piantiamo -almeno fra razionalisti- di accomunare “pedofili” e “travestiti” ?

Daniele Gallesio

Altrimenti, già che ci siamo, mettiamoci a usare come insulto anche “negri”, “ebrei”, “terroni”, “froci”… 🙁

antonella_621

Ribadisco, il prete si è comportato correttamente è un suo diritto richiamare chi si presenta in chiesa in modo non “consono” e dirgli “cambia vestito” altirmenti qua non entri. Non capisco il senso della denuncia (tra l’altro perdita di tempo ed inutile penso). La Signora poteva tranquillamente andarsene, se è cattolica sapeva che in chiesa ci si va abbigliati in certo modo.
Concordo con Alessandro: anche qualche prete inizia ad usare gli “attributi”.
Il concetto è che sta in chi riceve “accettare o meno”: se accetta rispetti le regole, se non accetta se ne vada, alla fine sono loro che perdono il “cliente”.
Quello che mi ha colpito più che altro è stata la denuncia, che oltre ad intasare la già lenta giustizia, non vedo quale “reato” abbia commesso il “povero prete”, ha solo chiesto il “rispetto del regolamento associativo” previsto, accettato e sottoscritto dai cattolici.
Se i credenti cattolici non lo conoscono, si aggiornino, o cambino “parrocchia”: il battesimo non è un obbligo.

RazionalMENTE.net

Ehh… la coerenza è difficile un po’ per tutti. Noi siamo qui, spesso spariamo sentenze, a volte ci fermiamo a riflettere. Purtroppo siamo immersi in una società che ha dei valori, degli stereotipi, dei luoghi comuni, ecc. Capita quindi di parlare a favore dei gay, contro i pregiudizi e poi però un po’ di quei pregiudizi li abbiamo anche noi e li esprimiamo nel parlare.

Non siamo macchine. Siamo costretti ad autotollerarci.

Gildo

Chiedo scusa a Gallesio per il lapsus di “TRAVESTITI” Se riferito a quelli della notte mi lasciano indifferente,…se a loro piace così, io personalmente preferisco sempre la gnocca! Quelli che non sopporto di “TRAVESTITI” sono quelli che abbiamo dovuto digerirci stamattina dai Telegiornali di Verona.
Maschietti per l’anagrafe, ma con gonne colorate e cappellini rossi; predicano il digiuno e poi devono ricorrere a cinghie animate di seta per sospensorio al trippone: solo Tonini è coerente e credibile. Se poi in qualità di celibi incalliti vogliono impormi le loro visioni paranoiche su come devo comportarmi a letto minimo mi scappa un moccolo ed una sonora pernacchia.

trotzky

Il battesimo dei neonati dovrebbe essere dichiaraoi illegittimo, come i contratti firmati da persone incapaci di intendere e di volere.
Il sistema religioso è basato sull’idea del peccato originale e il terrore dell’inferno. Il giorno in cui non ci saranno più ignoranti crassi la religione sparirà dalla faccia della terra come neve al sole.
Dobbiamo solo aspettare. Il tempo gioca a nostro favore.

gigi53

chissà com’era vestita la donna? Magari aveva una minigonna cortissima e quando si piegava si vedevano le mutande.. o non le aveva! ih ih ih ih.

Febo

Concordo con Antonella e Umberto : non è obbligatorio battezzare un neonato quindi se lo si fa bisogna presentarsi vestiti in modo decente alla cerimonia del resto se entri in una moschea o in una sinagoga non sei ammesso se vesti un certo modo è una forma di rispetto anche per i non credenti verso i credenti. Per quanto riguarda poi l’età del battesimo i genitori sono i tutori del bambino e scelgono tutto ciò che ritengono sia la cosa migliore per lui quindi anche il battezzare o non battezzare è una loro scelta e come tutte le scelte però devono assumersene anche le responsabilità di portarla avanti sia che lo battezzino che non lo battezzino.
Per Daniele: non credo che tu sia ateo perché ti mancano le basi del primo anno, ma perché al catechismo o altrove non hai incontrato nessuno che ti ha parlato della bellezza della fede, mi spiace molto, comunque mai disperare!!!!

Giuseppe C.

” il parroco avrebbe intimato alla madre”
Ma come diavolo era vestita la pia donna?
A leggere tra le righe della notizia si nota che le “pecore” tendono a essere meno mansuete e i pastori, come al solito, piu’ arroganti. 😉
Il non rispetto “contrattuale” delle regole fa parte dell’incivilta’ italica (cattolica) ed e’ un diretto portato di: Peccato (Reato!)-> Confessione -> Assoluzione.

@ antonella_621
anche qualche prete inizia ad usare gli “attributi”. Il concetto è che sta in chi riceve “accettare o meno”: se accetta rispetti le regole, se non accetta se ne vada, alla fine sono loro che perdono il “cliente”[…]

Concordo con antonella_621 e aggiungo che i pastori usano gli “attributi” non solo nel loro ovile ma anche su tutto il territorio nazionale (vedi Razzy & Rui’)…

@ Febo
i genitori sono i tutori del bambino e scelgono tutto ciò che ritengono sia la cosa migliore per lui quindi anche il battezzare[…]

C’e’ un piccolo particolare. La scelta fatta dai genitori non puo’ “falsare” i dati statistici.

La campagna di bonifica statistica
http://www.uaar.it/uaar/campagne/bonifica-statistica

La campagna di bonifica statistica è stata lanciata negli anni Novanta dall’UAAR per contrastare la pretesa cattolica di rappresentare il 98% degli italiani. Si concretizzò nell’invito rivolto a soci e simpatizzati a inviare alle parrocchie una richiesta di “sbattezzo”:in assenza d’una formalizzazione del proprio abbandono della fede cattolica, infatti, l’equivalenza “battezzato” = “cattolico” faceva automaticamente salire il numero dei credenti. L’UAAR, impostando in tal modo la propria campagna, dava per scontato che, come qualsiasi ufficio anagrafe, il dato dei fedeli di ogni parrocchia venisse aumentato dei battesimi e diminuito dei funerali.

Tuttavia, una verifica puntuale sui dati pubblicati all’interno dell’Annuario Pontificio 2005 (stampato in Vaticano) ha dimostrato che le statistiche cattoliche sono assolutamente inattendibili anche sotto questo punto di vista, tanto da lasciare perplessi sull’opportunità di considerare tali dati anche solo come semplici stime.[…]

febo

X Giuseppe
Bene per questo avete inventato la campagna “sbattezzo” così i dati saranno resi più puri e i genitori avranno scelto il meglio per il loro figlio. Mi sembra che siano tutti felici, o no?

Maria Rosaria

Non lo sappiamo che le religioni hanno i loro codici? Chi si ricorda quando era obbligatorio, per le donne, portare il velo in chiesa e quando a queste era proibito salire sull’altare? Non è passato molto tempo, ci sono preti intolleranti ma anche pastori e altri. Battezzare i bambini è solo una cerimonia festaiola, una tradizione, un fare come gli altri, molti genitori sono “credenti” per convenienza .

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