Sì al velo per difendere la croce

Il problema del velo non è dirimente: in Paesi musulmani come la Turchia e la Tunisia vi è il divieto di indossarlo. Del resto, la richiesta di Prodi di mostrare il volto esclude soltanto il burqa, che abbiamo visto nelle immagini delle donne afgane. Il problema è molto più complesso, e nasce dal fatto che l’islam è una comunità che ha regole di vita stabilite dal Corano, dai detti attribuiti a Maometto, dalla tradizione – la sunna o la scia – e dal consenso della comunità. L’islam non è soltanto diverso dal cristianesimo, è come asintotico rispetto ad esso, si pone su un altro piano. Il cristianesimo si fonda sulla conversione del singolo e l’islam sull’ingresso in una comunità. L’islamico che viene in Occidente è dunque diviso tra due fedeltà. Aderire ai valori nazionali del Paese in cui si trova non è attraente, perché questi sono vissuti dagli stessi europei come regole ma non come valori. Anche in un Paese come la Gran Bretagna, in cui l’insularità rafforza il senso della comunità nazionale, gli islamici immigrati, anche di terza e quarta generazione, hanno scelto la fedeltà all’islam piuttosto che la britannicità. In questo momento, invece, l’islam ha una forte identità. Ciò nasce proprio dal fatto che i costumi occidentali, attraverso il diritto, l’economia e le tecniche – l’esperienza del mondo insomma – tendono a sradicare l’islamico dalla sua appartenenza comunitaria. Per questo il radicalismo islamico, anche fuori da ogni connessione con il terrorismo, diviene preminente nella scelta delle comunità musulmane quale via al riconoscimento di se stesse. Il velo è stato proibito in Francia e ne è venuto il paradosso che è stata proibita anche la croce. Per obbligare i musulmani a rinunziare alla manifestazione pubblica nelle scuole della loro identità si sono aboliti i segni cristiani. Per questo la via francese mi sembra pericolosa. Il laicismo occidentale, nella sua fondamentale a-religiosità, e nel culto dell’uguaglianza e dei diritti, imporrebbe, come nel caso francese, anche l’abolizione dei segni cristiani. […] Con i tempi che corrono, come cristiano preferisco vedere lo chador che vedere limitate le croci. Preferisco vedere le identità religiose piuttosto che vederle nascoste. Lo Stato, però, deve preoccuparsi del contrasto che esiste con il mondo islamico su temi più sensibili, come la poligamia, la condizione della donna, l’educazione dei figli. Abbiamo di fronte una religione che è una civiltà, differente dal cristianesimo e ancor più dall’Occidente secolarizzato. Il vero pericolo è che il laicismo occidentale si unisca al fondamentalismo islamico in funzione anti-cristiana. Vi sono molti segni di questo.

L’articolo di Gianni Barget Bozzo è raggiungibile sul sito del Giornale 

20 commenti

Filippo Proietti

Analizziamo un attimo quanto affermato dal caro Bozzo: da una parte afferma che i “valori” occidentali attuali (laicisti) non sono recepiti dai musulmani dall’altra però non porta a termine il suo ragionamento… Cosa si dovrebbe dedurre avallando la sua richiesta di un ritorno a valori cristiani? Che in questo caso i musulmani si debbano sentire partecipi per il solo fatto che i valori siano religiosi (anche se cattolici)? Quello che in fondo propone Badget Bozzo è la semplice rivisitazione del apartheid in senso religioso. Quale spazio avrebbero gli “acattolici” in un’Europa cattolica? Che fine farebbero i valori diversi? Domande probabilmente troppo scomode per il piccolo Badget Bozzo che spreca il suo tempo attaccando il laicismo quando non si rende conto che è proprio il laicismo l’unica via per una società aperta…

Paolo Profita

Il vero pericolo per il laicismo-laicità è che certi laicisti occidentali si uniscano ai fondamentalisti islamici in funzione antioccidentale e per motivi ideologici anticapitalisti, offrendo così ai chierici un’altra arma contro l’ Illuminismo moderno.

Francesca

@Paolo Profita

Mai ho quotato qualcuno più volentieri. Qui tutti sembrano dimenticarsi che anche noi occidentali, laici e democratici abbiamo dei valori da difendere…

RazionalMENTE.net

Mi chiedo in cosa consista la tua democrazia. Tornando al Bozzolo… i musulmani almeno hanno istituzionalizzato la poligamia. Da noi c’è ma è clandestina.

E’ molto interessante notare come la destra che è sempre stata pappa e ciccia col Vaticano adesso che al governo abbiamo i “cattocomunisti” si fa sempre più critica nei confronti del Papa e della Chiesa. Non a caso stasera il laico devoto Ferrara era molto più laico e molto meno devoto. Cosa non si fa per la politica, no? 🙂

Gio

Baget Bozzo riesce sempre a dire la cazzata peggiore.
Infatti, ha perfino paventato il rischio di una (impossibile) alleanza fra laicismo e islam in funzione anti-cristiana, fingendo di ignorare che proprio Ratzinger ha auspicato una alleanza tra islam e cristianesimo in funzione anti-laica, anti-relativista, anti-libertaria, anti-democratica.
Una mente lucida sa che i valori che rendono l’Occidente più libero e tollerante di qualunque altra teocrazia sono proprio quelli che Ratzinger vuole cancellare. Ma Baget Bozzo, naturalmente, non è una mente lucida… forse neanche una mente.

RazionalMENTE.net

Quello che appare evidente è che la Chiesa sta creando fantasmi un po’ come quello del comunismo da parte del Berlusca. Visto che la Chiesa è in crisi, pedofilia, crisi delle vocazioni, gente che si allontana sempre più, allora mettono in mezzo improbabili minacce per chiamare alle armi gli eserciti. E c’è gente che ci casca, purtroppo.

antonella_621

Si Razionalmente, quello è il problema: la gente che ci casca e tra l’altro è una “buona fetta”.
Per quanto riguarda il “comunismo” il Berlusca si sbaglia: io di comunista non ne vedo nessuno, neanche blandi socialisti, solo “utilizzatori di poltrone”.

Anadrea A

bha, che siano i laici da unirsi con i fondamentalisti islamici mi sembra veramente una sparata megagalattica, mai dai, siamo seri per favore, come può un laico vedere di buon occhio un’ideologia che del laicismo è l’antitesi per eccellenza? D’accordo il fondamentalismo è nemico del cristianesimo, che è nemico del laicismo (checchè ne possa dire), è anche possibile che si possa in qualche modo simpatizzare per il nemico del proprio nemico, ma il fondamentalismo per un laico è senza dubbio il peggior nemico possibile, e non può certo volerne uno sviluppo che lo possa far arrivare a sostituire l’attuale cristianesimo, perchè sarebbe un salto dalla padella alla brace.
Il fatto è che alcuni laici considerano semplicemente che esiste o debba esistere la libertà religiosa, e che quindi una società multireligiosa non possa che essere governata laicamente, non avendo al proprio interno una religione unica e dominante; semmai è vero che il laico (e l’ateo) deve temere un’alleanza delle religioni contro di sè.

Filippo Proietti

Riprendendo il commento di Gio in effetti c’è un gioco culturale abbastanza complesso da parte della Chiesa. Da una parte ci si accorge della forza religiosa dell’Islam che si vorrebbe scimmiottare (in funzione anti-laicista) dall’altra si ha la paura di perdere il predominio culturale politico (sopratutto in Europa) e in un certo senso non si vorrebbe buttare la laicità (quella all’acqua di rose, concordataria, come la intendono loro) alle ortiche (in funzione anti-islamica). In sostanza il confronto è tra due sistemi assoluti (Chiesa e Islam) ed uno relativo (Stato laico e laicista). La Chiesa si trova in una posizione di mezzo con tendenze alternanti.
Per quanto riguarda il presunto pericolo di un’immaginaria alleanza laicista-islamica (in una presunta e fumosa funzione anti-occidentale) è strutturalmente impensabile e, secondo me, è solo uno spauracchio creato ad arte (si unisce in un solo “nemico” due componenti antagoniste tra loro, giusto per semplicità logica).

Fabio Milito Pagliara

in pratica denuncia una possibile alleanza tra l’altro impossibile mentre di fatto cementa ancor di piu’ l’alleanza (annunciata in pompa magna da BXVI) tra tutte le religioni monoteiste contro la laicita’

Francesca

Concordo sulla tua analisi del gioco della Chiesa Cattolica, ma dissento sulla tua posizione finale. Secondo me l’atteggiamento ambiguo verso l’Islam, al punto di assolvere posizioni religiose palesemente in contrasto con i diritti umani, è forte soprattutto a sinistra, non solo intesa come partito politico o coalizione, ma soprattutto alla base, tra gli attivisti ed i cosiddetti no-global, che pur criticando le posizioni intransigenti della Chiesa Cattolica, tendono a considerare come il male assoluto il modello di vita occidentale. E’ vero che gli invasati sono quattro gatti, ma contano sul consenso silenzioso di coloro a cui piace lavarsi la coscienza condannando la ricchezza e gli agi che sono consentiti dalla tecnologia anche senza prendere direttamente posizione.

Francesca

@razionalmente

“i musulmani almeno hanno istituzionalizzato la poligamia. Da noi c’è ma è clandestina.”
C’è un senso qualsiasi in questa tua affermazione?

ALESSIO DI MICHELE

B. B. suggerisce (credo non volendo) un’ ottima strada per i proncipi dello U.A.A.R.: ispirarsi ai valori, e da questo far discendere le regole. I valori potrebbero essere: rispetto delle idee, valutazione delle azioni che prescinda dalle idee, stato, economia e diritto che sono orientati a fini immanenti e non trascendenti,… . Così potrebbero finire alcune regole impressionanti, come l’ esenzione ICI per gl’ immobili di culto, la corrente al Vaticano pagata da Pantalone,….
Grazie, B. B..

RazionalMENTE.net

x la fascista Francesca: non ci arrivi da sola? Debbo spiegartelo come si fa coi bambini? Nell’islam un uomo può avere fino a 4 mogli, nel cristianesimo una sola… ma sappiamo bene che molti sedicenti cristiani hanno amanti varie. L’islam considerando la natura non monogamica del uomo e del maschio in particolare (qui ti verrà in aiuto la biologia, ma dubito che tu ne capisca qualcosa), ha permesso all’uomo più mogli.

La prossima volta che parli male della sinistra ti strappo la coda e la do in pasto a Bossi. Male della sinistra, se permetti, posso parlarne solo io. E CHE CRIBBIO, MI CONSENTA!!! Pensa piuttosto a parlar male di quei mafiosi di destra di cui ti consideri degna rappresentante.

Francesca

Quindi l’uomo, essendo naturalmente portato alla poligamia (veramente di solito è la donna ad essere sessualmente sottoalimentata, per ovvi motivi), dovrebbe avere, per diritto naturale più mogli, che sia islamico oppure no. Questo non ti sembra lesivo dei diritti della donna immagino…

Avere delle amanti e UNA sola moglie, e più mogli ti sembra la stessa cosa?
Lo sai che il tradimento del coniuge è causa fondata di divorzio per colpa?

A quali mafiosi ti riferisci in particolare, visto che io ho indicato come appartenenti alla mia linea politica Sartori, Travaglio e Montanelli, spero che non siano loro.

RazionalMENTE.net

Scusa, ma Travaglio, Montanelli e Sartori sono stati da tempo “adottati” dalla sinistra. Tu poi dici di votare per Di Pietro che è pure lui del centrosinistra, ma allora di destra cosa hai? Solo l’arroganza? Ah, beh… allora dillo subito.

Da un punto di vista biologico, il maschio tende ad accoppiarsi con più femmine possibili per diffondere il più possibile il suo seme, la sua specie. La femmina, al contrario, tende a mantenere il più possibile uno stesso partner perché rappresenta una garanzia per la sua prole, per la sopravvivenza della prole. D’altra parte la femmina ha un numero di ovociti determinato che va via via riducendosi fino alla menopausa, età in cui non è più fertile. L’uomo invece è fertile praticamente per tutta la vita.

La monogamia non è naturale nell’uomo, è una regola sociale. Da noi il cristianesimo ci impone la coppia (ETERO!!!). Nell’Islam l’uomo può avere fino a 4 mogli ed essere in maggior sintonia con la sua natura.

Se dovessi fare io le leggi concederei a tutti, uomini, donne, sia etero che gay o bisex, di avere più mariti e più mogli. A te concederei il sacerdozio coatto in un convento di clausura e il voto del silenzio.

Francesca

Secondo il tuo ragionamento è contronatura che la donna abbia amanti?
succede sai?

La biologia e l’antropologia sono due cose diverse. Il fare figli non si limita alla procreazione, ma investe anche l’allevamento, ragion per cui (vedi Dawkins ma anche Desmond Morris) nella specie umana fu adottata la strategia del nido famigliare, come in molte specie di uccelli, il tuo ragionamento è giusto fino ad un certo punto, perchè il maschio che durante l’estro della femmina feconda tutte le femmine che trova e poi se ne disinteressa (vedi rettili e pesci) oppure in quelle specie in cui UN maschio dominante feconda TUTTE le femmine del gruppo, cacciando gli altri maschi è funzionale per quelle specie che non sono sociali. Nelle specie che necessitano che tutti i membri cooperino la monogamia è tendenza perchè è il mezzo migliore per ridurre le tensioni sociali, ogni maschio ha la SUA femmina e riduce le tensioni potenziali con gli altri maschi. I lupi, animali sociali per eccellenza, si accoppiano con la femmina per la vita.

Il matrimonio è convenzione sociale, non naturale, tanto è vero che in alcune società umane viene praticata la poliandria (una moglie molti mariti), che non è più naturale della poligamia.

RazionalMENTE.net

No, non sono molto d’accordo. Sappiamo che uomini e donne tradiscono il coniuge in egual misura, ma sai anche che se l’uomo vede spesso sesso e amore come due cose non necessariamente unite, la donna vede quasi sempre prima l’amore e poi il sesso. E questo conferma la mia osservazione sulla biologia di molti mammiferi, uomo incluso. Il maschio deve diffondere il proprio seme il più possibile, mentre la femmina cerca protezione e garanzie per la propria prole. L’antropologia umana non mi pare che si discosti molto da questo meccanismo biologico. Quindi non trovo strano che nell’Islam sia sia provveduto a dare ad ogni uomo più donne e non viceversa. La poliandria è un fenomeno antropologico decisamente più raro. Così come lo sono le società matriarcali.

Francesca

@Roberto

Scusa vedo ora il tuo post. Purtroppo non riesco a risponderti, perchè non ho capito la domanda. Se vuoi precisare, ti ringrazio…

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