Don Franco Barbero: “So di 2 mila preti gay”

“Continuo a celebrare matrimoni, anche fra gay e lesbiche, e so di almeno duemila preti omosessuali che hanno paura a dichiararsi tali”. Non la manda certo a dire, don Franco Barbero, ed è anche per questo (e le sue battaglie contro l’omofobia) che la chiesa lo ha ridotto allo stato laicale. Insomma, lo ha cacciato. Il sacerdote della comunità cristiana di base «Viottoli» di Pinerolo, in Piemonte, non è a Verona per il convegno della Cei ma per il «contromeeting» del circolo Pink di Verona, dove ha parlato di “Una chiesa “altra” che sa ascoltare e accompagnare”. Dopo il suo intervento e l’intenso dibattito che ne è seguito, gli abbiamo rivolto alcune domande. Don Franco, lei continua a celebrare messe e matrimoni? “La Chiesa mi ha dispensato dai miei obblighi di sacerdote ma la dottrina ufficiale dice che chi è prete lo rimane per sempre. Io per il Vaticano esercito illecitamente. Mai come adesso ho fatto il prete. Mi occupo di scienze bibliche, seguo una comunità di duecento persone, tra cui moltissimi preti e suore, dico messa in una cappella concessa dal Comune. E continuo a celebrare matrimoni. Anche fra persone omosessuali e transessuali”. Lei è un prete scomodo. Ma quanti ce ne sono come lei? “Pochissimi visibili ma tra gli indirizzi della mia posta elettronica ci saranno almeno 5000 preti e più di 2000 sono gay. Cose che non si sanno perché l’Italia è poco laica, le notizie che riguardano la fede vengono filtrate da giornalisti interni al mondo cattolico. E poi, la prima cosa che ti toglie la Chiesa è lo stipendio. E per molti preti, se gli togli la parrocchia, cosa mangiano?” […]

Il testo integrale dell’articolo di Paola Bonatelli a don Franco Barbero è stato pubblicato sul sito del Manifesto

9 commenti

Kaworu

mmm può anche darsi… la maggior parte sicuramente è frustrata per un motivo o per l’altro, e pure le suore -.-

Kaworu

io?
avendo fatto le elementari dalle suore, conosco almeno una decina di suore che avrebbero bisogno urgente di uno psichiatra…
specie considerando quel che facevano a noi bambini (niente molestie sessuali, ma umiliazioni fisiche e psicologiche molte).

di preti ne conosco uno che a naso mio, è gay. poi ora come ora sarà dalla cresima che non vado a messa, quindi altri non saprei.

RazionalMENTE.net

Anche qui c’è da analizzare un po’ meglio la situazione. Ammesso e non concesso che molti preti siano gay, come spiegare il fenomeno? Si sono fatti preti perché essendo gay avrebbero trovato una giustificazione al fatto di non sposarsi? In una società come quella di qualche tempo fa nella quale un uomo non sposato era guardato con sospetto, l’ipotesi potrebbe essere verosimile. Potremmo chiamarla sindrome di Don Abbondio (si era fatto prete perché si sentiva come un vaso di coccio tra tanti vasi di ferro).

Potrebbe il celibato far emergere in un uomo etero il suo lato gay? Sappiamo che la sessualità umana ha infinite sfumaturre e non è costante nel tempo. I gusti sessuali possono variare di poco o di molto nel corso della vita dipendentemente da situazioni ambientali.

Io sinceramente non ho elementi per poter dire che un prete sia gay, non credo sia possibile capire se una persona è gay semplicemente osservandola. Molti preti hanno un atteggiamento effeminato (lo stesso Ruini o anche Ersilio Tonini, ad esempio), ma l’apparente effeminatezza non è necessariamente indice di omosessualità. Ci sono uomini etero molto effeminati nel parlare e nell’atteggiamento complessivo così come ci sono molti gay estremamente virili (i cosiddetti bears ad esempio).

I gusti sessuali non sono da mettere in relazione con la maggiore o minore virilità o femminilità dell’individuo.

Secondo un articolo apparso su Quark qualche tempo fa, i gay sarebbero non meno virili, ma più virili degli etero. Avrebbero un tasso di testosterone superiore e sarebbe proprio questo tasso elevato di testosterone a far desiderare ai maschi gay altri uomini piuttosto che una donna. Insomma il maschio gay è talmente virile da non desiderare qualcosa di poco virile come una donna. A quanto pare i maschi gay hanno mediamente genitali più grandi rispetto agli altri uomini.

Ma allora come mai certi gay sono effeminati? Ciò dipenderebbe dal tipo di società nella quale si vive. A San Francisco, ad esempio, che è notoriamente la capitale dei gay d’America e quindi una città dove l’omosessualità è totalmente accettata, i gay tendono ad assumere un carattere da supermaschi, sia nel vestire che in tutto il resto. Nei Paesi invece dove l’omosessualità non è accettata, i gay sono decisamente più effeminati. Questo potrebbe dipendere insomma da una sorta di plagio che il gay riceve da parte di una società che non lo accetta e che lo considera una “mezza femmina”. Il gay, in questo caso trova più facile adeguarsi al pregiudizio che comportarsi in modo per così dire “spontaneo”.

Se vi è mai capitato di osservare dei monaci, probabilmente avrete notato che danno un’impressione di virilità decisamente superiore ai preti. Come mai? Boh! Forse hanno maggiori occasioni per avere rapporti con le donne o forse hanno maggiori occasioni per avere rapporti tra loro. Quindi una sessualità più serena e appagata.

Ovviamente si tratta di sensazioni che sarebbe sbagliato mettere in relazione agli effettivi gusti sessuali, in virtù anche delle considerazioni che ho fatto.

http://www.razionalmente.net/html/scienza_omosessualita2.html

Kaworu

un appunto, razionalmente 🙂

quando ho detto “quel prete secondo me è gay al 100%” (o qualcosa così, non ricordo), non l’ho detto per la sua effeminatezza, so bene che mascolinità o effeminatezza non sono indice di nulla 😉

però non so come dirti, generalmente gay e lesbiche hanno un “sesto senso” per individuare altri “simili”, mettiamola così.
non so dirti su cosa si basi il “gay radar”, però però… generalmente ci azzecca, e molti amici etero stanno a domandarmi “ma come lo hai capito? non l’avrei mai immaginato” 😉

volevo solo specificare che non si riconosce una persona omosessuale dall’aspetto 🙂

RazionalMENTE.net

Ok, ma il mio messaggio non voleva essere una risposta al tuo.

Mi è parso importante però fare chiarezza e fornire anche degli elementi – si spera – utili.

Sull’omosessualità c’è scarsa informazione, i pregiudizi sono molti ed è un tema che mette imbarazzo per cui si tende a parlarne il meno possibile.

Kaworu

già, hai perfettamente ragione 🙂

peccato che i matrimoni di don franco barbero non abbiano alcun valore legale ma solo simbolico :-/

francesco

IO sinceramente pur vivendo nell’ambiente non conosco preti gay o cmq se lo sono non sono praticanti…ma cmq la risposta al fenomeno risale cmq alle nostre attuali circostanze nel senso che l’ambiene ecclesiale è e rimane uno spaccato particolare di mondo; se in esso sono presenti in maniera così diffusa tali fenomeni (aldilà di giudizi morali su di esso) è ovvio che una percentuale di questi vi verrà a far parte anche della chiesa! rimane cmq il fatto come diceva razionalmente che l’effeminatezza non coincide poi necessariamente con l’omosessualità

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