La Turchia accoglierà il Papa solo come “capo di Stato straniero”

Benedetto XVI al suo arrivo in Turchia sarà accolto come “capo di Stato straniero” e non, quindi, come leader religioso. Il maggiore quotidiano turco, Hurriyet, parla in proposito di una “crisi diplomatica” che si sta addensando sulla prossima visita papale. Il Vaticano, spiega il giornale, di solito indica i viaggi papali come “missioni religiose”, ma funzionari statali hanno informato che, dal momento che è stato invitato dal presidente della Repubblica turca, Ahmet Necdet Sezer, sarà accolto come capo di Stato estero. Secondo il giornale “non è chiaro se ciò sarà accettabile” da parte della Santa Sede, ma un accordo dovrebbe essere raggiunto in questi giorni.  […]

L’articolo è stato pubblicato sul sito cattolico di AsiaNews.it 

31 commenti

netzer

Se ciò non è accettabile da parte della Santa Sede, Ratzinger può sempre rimanere dov’è..
O, per me, può andarsene in giro a zonzo per il mondo intero in cerca di un Paese che lo riconosca come leader religioso e, una volta trovato e se è di suo gradimento, può trasferirvi il Vaticano tutto! Conferenza Episcopale Italiana compresa.

antonella_621

Il Papa oltre che ad essere un “capo di uno stato estero” è anche il “presidente” pro-tempore di una grossa associazione religiosa. Bara spesso e fa passare il “proselitismo” (missioni religiose), come visite diplomatiche: questa volta non gli è riuscita (si spera).
Pur non vedendo di buon occhio la Turchia, questa volta sono d’accordo: hanno ragione visita di un capo di stato estero, punto e basta.
In italia si faccia lo stesso (cosa impossibile dato che i politici hanno troppa paura di non ricevere il perdono dal “buon Dietto”, e allora fanno i lecca deretano papale: puah che schifo!).
A proposito di lecca deratani chissà se il vaticano ci ritorna i soldi pagati per l’acquedotto (20 milioni di euro finanz.per il 2005)? Che si lavino di meno e risparmino sull’acqua, anche il deretano forse cambierebbe aspetto….
Se non gli va bene la “visita come capo di stato estero” se ne resti a casa sua, usi i soldi che spenderebbe per il viaggio in carità e terzo mondo, cosa che ora fa in misura marginale.
Faccia anche un po’ di digiuno: sta ingrassando (come la maggioranza dei porporati del resto).

trotzky

I turchi farebbero bene a rifiutarsi di accoglierlo, sia cone capo di una missione religiosa che come capo di Stato.
Dal momento che il Papa mira allo scontro interreligioso, che gli permetterebbe di proporsi come leader della crociata petrolifera occidentale mascherata da crociata per motivi religiosi, non vedo la Turchia cosa ci guadagna ad accoglierlo.

Claudio

Eppure è chiaro che il Papa non è semplicemente un capo di stato (che poi sai che roba, lo Stato più piccolo del mondo), ma ha anche un ruolo religioso. Questo, per onestà intellettuale, dovrebbe ammetterlo anche chi deplora quel ruolo religioso.
Onestà intellettuale vo cercando…

Francesca

Le visite di capi di stato ad altri capi di stato sono cosa normale, rifiutarsi di accoglierlo sarebbe assumere una posizione intransigente non giustificata. Sarebbe divertente, invece, che lo accogliessero come ha fatto la Cina con Bush, lo hanno fatto parlare con un tizio che nemmeno lo guardava e riprendere dalla televisione locale. Esilarante.

netzer

x Claudio,
innanzitutto, il Vaticano è tra gli stati più ricchi e più influenti al mondo. E poi Ratzinger ha detto anche ieri che la Chiesa non fa politica mentre solo i sordi non sentono i continui interventi mirati a condizionare opinione pubblica e politica. Io non deploro il ruolo religioso di Ratzinger. E’ lui che ne vuol fare un ruolo di leader politico, anche negandolo: no alla ricerca, no alla libertà individuale (parole sue di ieri..).
Se onestà intellettuale va cercando, le suggerisco di difendere altri che Santa Romana Chiesa….
Certo, questa è solo la mia opinione.

Francesca

@netzer

Infatti, se vuole conservare il suo ruolo di capo di stato, con i vantaggi che ne derivano, accetti anche gli svantaggi. La Turchia correttamente, e con una notevole finezza politica e diplomatica, lo riceverà con tutti gli onori riservati ai capi di Stato. Sarebbe il caso che qualcuno la imitasse. Del resto è lo status ambiguo del Vaticano che presta il fianco a queste interpretazioni.

netzer

Francesca, hai ragione: sarebbe bello che l’Italia considerasse Ratzinger solo un capo di stato. Bello ma, ahimè, fantapolitico.

Emilio Gargiulo

La turchia dimostra maggiore correttezza e lungimiranza che l’italia (anche se purtroppo non per le ragioni sperate).

netzer

x Emilio
è evidente che il governo turco non vuole problemi con i leader islamici. In modo un po’ infantile penso che “gli sta bene al vaticano” ma non sarei troppo contento della Turchia: in un certo senso è un banale scontro di religioni e non una manifestazione di laicità..

Francesca

@netzer

“è evidente che il governo turco non vuole problemi con i leader islamici” infatti hai ragione, in Turchia i musulmani sono egemoni, e il governo turco non può permettersi di creare tensioni al suo interno, in più si trova in una posizione geografica sfavorevolissima. Al contempo vuole entrare in Europa e quindi sceglie di non cedere a posizioni fondamentaliste che vorrebbero una presa di posizione più rigida. Mi sembra una mossa intelligente.

Claudio

Netzer, sai qual è la differenza tra laicità e laicismo? La laicità interpreta il rapporto tra morale religiosa e politica come intersezione, il laicismo come assoluta separazione. Ci sono argomenti che sono solo religiosi (che so, le questioni liturgiche), argomenti solo politici (es. il codice stradale) ma anche argomenti che attengono sia all’uno che all’altro insieme (la legge sull’aborto, sulla fecondazione assistita).
Quando la Chiesa parla di tali ultimi argomenti non fa ingerenza, perchè è nel suo campo d’azione, che condivide in parte il campo d’azione della politica.
Che poi il Vaticano sia tra gli Stati più ricchi, beh, questa si confuta da sola. Che sia tra i più influenti, tu confondi ancora lo Stato città del Vaticano e la Chiesa cattolica. Ma non sono la stessa cosa, ed è cecità volontaria non accorgersene.

Francesca

@Claudio

Sai qual’è la differenza tra laicità e laicismo?
Nessuna, sono sinonimi.
E sai qual’è lo strumento che permette di misurare la legittimità degli interventi delle gerarchie ecclesiastiche?
Il concordato, firmato dallo Stato Italiano E dallo Stato Vaticano, il che dovrebbe confutare la tua ultima affermazione. Anche perchè non si riesce a capire perchè il Vaticano dovrebbe firmare un concordato che prevede l’otto per mille alla Chiesa Cattolica, firma i contratti altrui?

Per me possono intervenire finchè vogliono, ma esigo che ne chiedano l’abolizione.

Se poi tu neghi che il Vaticano sia tra gli stati più ricchi del mondo, e che controlli voti strategici alle Nazioni Unite, beh, posso solo dirti che campi con la testa in un sacco…

Paolo

Claudio: mi sta bene che la chiesa chieda continuamente leggi ispirate alla sua dottrina: purchè si stabilisca di assegnare, a chi la richiede, una “patente di religiosità dichiarata” e di conseguenza che le leggi volute dalla chiesa siano rispettate solo da codesti fedeli dichiarati. Gli altri invece, liberi di fare le proprie scelte laiche, laiciste, liberali, atee, agnostiche, eccetera eccetera.

antonella_621

L’influenza indiretta del vaticano nelle cose politiche è innegabile (basta osservare il comportamento dei parlamentari anche se lo fanno solo per voti).
Rinegoziare il concordato è cosa ardua: di fatto non ci sono i numeri per poterlo fare.

ALESSIO DI MICHELE

Finalmente la locuzione “cose turche” e’ diventata un complimento ! Se poi il bavarese uscira’ dal territorio turco fortunosamente come Bill Hayes (cfr. “Fuga di mezzanotte”), e tra 8 anni se ne fara’ un altro capolavoro cinematografico, sarebbe perfetto. Ma perche’ sognare ?

raphael

Non rinegoziare ma abolirlo e basta. Spero in un intervento Ue che vada in questa direzione e, perchè no, in un ripensamento da parte dei cattolici che spinga paparaz a fare la prima cosa sensata del suo pontificato. I cattolic,i e Claudio col suo intervento me ne dà implicita conferma, non ne conoscono l’esistenza e se si non hanno riflettuto sulle ripercussioni antidemocratiche che esso ha per milioni di persone ITALIANE e non.

Francesca

@raphael

L’ultimo sondaggio Istat dava buone speranze a riguardo, il 46% del campione si dichiarava favorevole alla rinegoziazione oppure alla sua abolizione, considerato che circa il 13% (se non recordo male) rispondeva non so, le conclusioni che se ne possono trarre non sono pessimistiche.

L’unica cosa che un laico possa fare è pretenderne il rispetto da parte del Vaticano, con la pressione sulle istituzioni e il voto a partiti non filoclericali (laici è una parola grossa). Oltre naturalmente ad informarsi bene in che cosa consista per essere pronto a rispondere a tono a chi pretenda che la Chiesa abbia il diritto di intervenire sempre e comunque.

La Chiesa non ne chiede la rinegoziazione proprio perchè nessuno ne pretende da parte sua il rispetto, preferisce che giaccia nel dimenticatoio, difatti non ne fa nemmeno fugace accenno.

netzer

Claudio.
Laicità e laicismo sono la stessa cosa, almeno per il dizionario perchè non so se la Chiesa vuole essere autorità anche in materia di lingua italiana..
Mi scusi ma non mi interessano futili disquisizioni filosofiche con chi non sa o non vuole distinguere tra sfera pubblica e privata. Ricordo ancora che Ratzinger, parole sue, ha criticato apertamente la libertà individuale e, per me, una posizione simile non è nemmeno degno di rispetto.
E infine, distinguere tra Chiesa e Vaticano mi sembra un cavillare da avvocato difensore. Se sono due cose diverse, perchè diamo ogni anno un miliardo di € ( e spiccioli) al vaticano che secondo lo stesso serve principalmente al sostentamento del clero?
Stava cercando onestà intellettuale ma non mi sembra che lei ne faccia dimostrazione…..

archibald.tuttle

@claudio:
“Netzer, sai qual è la differenza tra laicità e laicismo? La laicità interpreta il rapporto tra morale religiosa e politica come intersezione, il laicismo come assoluta separazione”

l’unica differenza e’ che il secondo e’ utilizzato in senso spregiativo dai clericali per etichettare qualcuno che non e’ daccordo con loro. non si capisce altrimenti perche parlare di matrimoni omosessuali tra cittadini NON cristiani sia laicista e non laico.

“Quando la Chiesa parla di tali ultimi argomenti non fa ingerenza, perchè è nel suo campo d’azione, che condivide in parte il campo d’azione della politica.”

fa parte del campo d’azione della chiesa impedire ai NON cattolici di ottenere il divorzio, la fecondazione eterologa, il matrimonio civile omosessuale, ecc?

Francesca

@Claudio

” Se sono due cose diverse, perchè diamo ogni anno un miliardo di € ( e spiccioli) al vaticano che secondo lo stesso serve principalmente al sostentamento del clero?”

Lo chiedo a lei…

cartman666

In Turchia e’ diventato un best seller un libro che parla dell’assassinio di Razzinga, in occasione del viaggio suddetto. Se putacaso l’autore ci azzecca, e lo fanno secco,chissa’ quanti commenti addolorati leggeremo in questo “quasi forum”

Gio

CLAUDIO, mi spiace per te, ma se c’è qualcuno che è cieco qua sei proprio tu.

1- Laicista è colui che desidera la laicità, e si contrappone al fondamentalista. Chi combatte il laicismo com batte la laicità.

2- La separazione tra politica e religione è una delle più grandi conquiste dell’Occidente, e il fatto che tu dai per scontato che sia normale che in questioni come l’aborto o la fecondazione assistita la morale di una religione abbia pari valenza della politica, dimostra che non hai bene capito il concetto numero 1.

3- La chiesa DI FATTO fa politica, pur non essenso in parlamento. Anzi: questo la rende DI FATTO onnipresente e non destituibile. La mentalità cattolica è ancora troppo retrograda per fare in modo che l’Italia sia realmente un paese libero, civile, e democratico.. ovvero laico.

Gérard

Per Claudio

Ecco la definizione del termine laicismo che ho imperato a scuola ( la scuola laica si intende, cosi come viene chiamata in Francia la scuola statale )
Laicismo : teoria secondo la quale lo stato non deve essere legato ad una religione / stato di cosa non è sottomesso ad una religione
Chiedendo attorno a me cosa intendevano per Laicismo mi fu risposto che non sapevano esattamente, ma che doveva essere una cosa brutta perchè se ne parlava in termini negativi sui giornali …

Francesca

@Gérard

Se ne parla in modo negativo anche sui giornali francesi??

RazionalMENTE.net

Posso dire una cosa sui turchi? Tutti avrete visto Fuga di Mezzanotte. Ok. Io cmq ho spesso avuto a che fare personalmente con turchi della NATO e debbo dire che erano persone di una gentilezza estrema. Anche molto simpatici.

Umberto

Ma dico, come lo dovrebbero ricevere i turchi? dove i cattolici sono meno dell’uno per cento, come capo di una religione che in turchia non conta un cazzo?

Gérard

Att. Francesca

La laicità essendo uno dei pilastri sui quali riposa la Repubblica francese ( che non riconosce nessun credo religioso ) la laicità è nel mio paese di origine un po come la madonna in Italia . Guai a chi la tocca !!
Il consenso per la laicità è generale, dunque mai letto qualcosa di negativo in merito .
Poi vorrei aggiungere un altra cosa che ritengo molto importante : la costituzione francese è abbastanza diversa di quella italiana . Esempio ? Quando la costituzione italiana dice che lo stato riposa sui valori della famiglia, quella francese stipula invece che lo stato riposa sui valori della repubblica .
Unici a volere modificare la laicita tale come viene vissuta in Francia sono i musulmani e loro alleati politici che vedono in loro un bel serbatoio di voti …. ( c’è chi a destra ha proposto di vietare il blasfema in pubblico come pure il vilipendio delle religioni ! )

Francesca

@Gérard

Mi sembra migliore il vostro principio, se lo avessimo anche noi tante discussioni non potrebbero essere sostenute con argomenti che abbiano la parvenza di validità giuridica.

Comunque il problema degli islamici come serbatoio di voti lo avremo presto anche noi.

andrea

Scusa Gérard ma la Costituzione italiana *non* fonda affatto lo stato sui valori della famiglia. Non esageriamo: possiamo discutere all’infinito degli artt. 7 e 8 in tema di religione, degli artt. 2 e 29 in tema di formazioni sociali, interpretare e anche criticare queste norme specie riguardo al compromesso che ha condotto alla formulazione dell’art. 7 cpv. Ma sul fondamento della Repubblica l’art. 1 è inequivocabile.

http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm

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