Gentile direttore, da buona credente, una dimostrazione ricorrendo alla fede e alla ragione. Nella Deus caritas est, Benedetto XVI scrive: “All’immagine del Dio monoteistico risponde il matrimonio monogamico. Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l’icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell’amore umano” (n. 11). Nella Genesi troviamo scritto: “Finalmente Dio disse: «Facciamo l’uomo a norma della nostra immagine, come nostra somiglianza…»” (Gn 1,26). E’ quindi evidente che uno degli aspetti più importanti che rendono l’uomo somigliante a Dio sia la sua capacità di amare, ed in particolare la capacità di quell’amore “esclusivo e definitivo” che si realizza nel matrimonio, e che è appunto “icona del rapporto di Dio con il suo popolo”. Giusto fin qui? Significa quindi che tutti coloro che non sono capaci di questo amore, ma solo di “forme deboli e deviate di amore” (cf discorso del Papa a Verona), sono un po’ meno uomini, giacché somigliano un po’ meno a Dio. Sono uomini di serie B. Con tutto il rispetto per l’amato Pontefice, volevasi dimostrare che quel discorso è inconsapevolmente razzistico.
La lettera di Veronica Tussi è stata pubblicata oggi sul Manifesto
Aggiornamento del 7/11: la lettera ha avuto una risposta da parte di Valentino Parlato
Cara Veronica quando citi il Papa che dice che al Dio monoteistico corrisponde il matrimonio monogamico e che se la persona umana (femmina o maschio) non è monogamica è un sottouomo, mi viene solo da aggiungere che questo Papa Benedetto XVI è una disgrazia anche per la Chiesa cattolica. Dopo la crisi o il crollo delle ideologie, anche di quella comunista, l’ideologia cristiana avrebbe dovuto avere grande successo e far molti proseliti. Avrebbe potuto raccogliere e far sviluppare tutte le speranze di libertà e di crescita morale e materiale che sono proprie di ciascun essere umano. Invece quel che ci vien detto dall’attuale Papa è solo un settarismo che allontana e non avvicina alla religione cristiana. Questo Papa dovrebbe chiedersi come mai l’Islam (che per sua fortuna non ha un Papa), si è avvantaggiato della crisi delle ideologie e il cristianesimo invece no. Anzi – come avviene sempre quando c’è un centralismo settario – si sta frantumando in sottoreligioni di vario segno.
Bellisssimo ragionamento logico. Sottile e giustissimo mette in evidenza la falista e l’incoerenza di questo (purtroppo) papa.
Inconsapevolmente? 🙂
Comunque questo Dio che parla di se stesso al plurale è assai poco monoteistico. Il termine ebraico Elohim usato nella Bibbia come nome di Dio è il plurale di El, quindi non il dio, ma gli dèi.
Un dio antropomorfo creato a immagine e somiglianza degli uomini, sia per l’aspetto fisico (passeggiava nel Paradiso terrestre), sia per il carattere pieno di tutti i nostri umanissimi difetti, iracondo, geloso, vendicativo. Un Dio che dei sette vizi capitali ne possiede certamente più di uno.
Forse il papa voleva solo dire che Dio è sposato.
CONCORDO con razionalmente
Interessante questa classificazione degli uomini: serie A uguali a dio; serie B un pò meno somigliante; … e io che non gli somiglio per niente di che serie sarò?
Anche se non arriva nessuna risposta, questa notte dormirò lo stresso.
“serie A uguali a dio; serie B un pò meno somigliante”
serie C, quelli che non si distinguono dagli animali (senza fede).
ammesso e non concesso che il modello di affettivitá predicato dalla Chiesa sia il piú maturo, non vedo come questo possa obbligare chi non corrisponde a tale modello a sacrificare la propria affettivitá.
Ma entrando nel merito dell’ideale cristiano di affettivitá, ricordo che molti anni fa, il professore di religione che avevo al liceo ci insegnó che per la dottrina cattolica il matrimonio possiede tre fini: il “bonum prolis”, il “mutuum auxilium” e il “remedium concupiscentiae”. Il che significa che per la Chiesa la sessualitá é “concupiscenza” e che qesta é una malattia che necessita di un “rimedio”. Credo che sarebbe meno pornografico parlare di “goduria chiavandi”.
Continuo a non capire sulla base di quali approfondite e divine conoscenze ed esperienze i preti possano parlarci e dettarci ordini su famiglia, figli ed amore!!!
se facciamo i giochini di parole tipo “MONOteismo” = “MONOgamia”, allora si dovrebbe pure consigliare ai fedeli ad andare in “MONOpattino” o “MONOciclo” -.-
che poi vorrei sapere quale differenza corre tra una coppia omosessuale monogama e una eterosessuale pure monogama…
l’amore è sempre quello.
Divertentissimo ciò che disse il “filosofo” Buttiglione: la parola matrimonio viene dal latino mater=madre, quindi non può esservi matrimonio tra due uomini.
Perfetto, quindi, sempre secondo la teoria del Buttiglia, una donna non potrebbe possedere un PATRIMONIO, visto che la parola deriva dal latino pater=padre ed una donna non può essere padre!!! 🙂 🙂 🙂
Che dite, vogliamo vietare alle donne di possedere un patrimonio? Buttiglione ne sarebbe capace 🙂
Ehhhh… questi filosofi dell’ultim’ora!!! 🙂
@ Giorgio Ceruti:
Per Tommaso d’Aquino il matrimonio era apunto una estrema ratio per quelle persone che proprio non riuscivano a contenere i propri istinti sessuali.
Leggete qui:
http://www.razionalmente.net/html/saggi_tommasodaquino.html
Altro link interessantissimo e divertentissimo… se riuscite a non piangere:
http://www.razionalmente.net/html/saggi_copulasicca.html
Probabilmente Ratzinger è in buona fede (ovvero: la sua è solo ignoranza, e non cattiveria), ma finchè continuerà a definire “debole e deviato” l’amore tra omosessuali, egli DI FATTO non fa altro che incentivare ancor di più l’intolleranza nei confronti degli omosessuali nel nostro Paese, già omofobo e ignorante in fatto di omosessualità.
Ragazzi paparaz non è in buona fede. Un prete persegue sempre uno scopo ed il papa più degli altri.
Per adesso sembra che le sue sortite ci compattino sempre più, ci diano coscienza, ma è solo per contarci e chiacciarci meglio agitando lo spauracchio dell’islam
Siamo l’origine dei mali, i responsabili di orribili misfatti come gli ebrei alla vigilia dei totalitarismi del secolo scorso.
Vero, neppure io credo sia in buona fede. C’è un preciso piano politico dietro. Un piano che ha ben poco a che fare con la fede (quella della gente semplice). La Chiesa è un governo sovrannazionale che decide le sorti del mondo, pronta ad appoggiare i governi di estrema destra, pronta a contrastare la sinistra persino la più democratica. Combatte ateismo e libertà di pensiero, e lo fa in tutti i modi possibili e immaginabili. Col suo potere mediatico, col suo potere economico, con l’ingerenza nella politica, con le armi anche. Quindi, parlare di buona fede… non mi sembra il caso.
Il paradosso è che Wanna Marchi si becca 10 anni di galera per truffa, sfruttamento della credulità popolare, ecc. mentre i vari Ratzinger, Ruini, ecc. stanno sempre lì a farneticare e a intascare soldi a valanghe da gente in buona fede, malata, disperata.
Io penso che alla Chiesa non freghi molto né di fecondazione assistita, né di PACS. La Chiesa deve necessariamente propagandare idee forti e spesso impopolari, perché se non lo facesse, paradossalmente perderebbe popolarità. Chi seguirebbe una Chiesa che dicesse “Fate quel che volete”?
Anzi, più avanza la secolarizzazione, più la Chiesa si intestardisce su questioni che definire assurde sarebbe eufemistico.
Mettiamoci un po’ nei suoi panni. Se propagandasse l’altruismo evangelico sarebbe già scomparsa da secoli.
Le religioni si reggono sui divieti, su violenze fisiche e psicologiche, sul senso di appartenenza (chi non è con me è contro di me). La religione è politica, è potere sui popoli. La fede è l’inganno che agisce sulla gente semplice (tu hai visto e hai creduto, beato chi crederà senza aver visto).
“Chi seguirebbe una Chiesa che dicesse “Fate quel che volete”?”
lo so che non centra niente, ma ieri ho visto in tv il discorso del dalai lama alla consegna della laurea honoris causa a roma. praticamente un elogio alla razionalita, al metodo scientifico, al rispetto per chi non ha una fede, ecc… e’ stato pure spiritoso.
non che si possa essere d’accordo con lui su tutto, ma non si puo proprio fare uno scambio, almeno per un po, mandare il papa in tibet, mettere il dalai lama a fare l’angelus ogni domenica, e vedere come vanno le cose? potrebbero farlo cosi il dialogo interreligioso…
Ma guarda se un gruppo di preti celibi vergini invidiosi di chi scopa deve venirci a dire come gestire i nostri amori e il nostro matrimonio.
Io rimasi esterrefatto nel sentire Milly Carlucci in occasione di non ricordo quale manifestazione introdurre il Dalai Lama chiamandolo Sua Santità. Immagina come si saranno sentiti i cattolici, defraudati di questo titolo che per millenni (potremmo dire) è stato di esclusiva pertinenza del Papa.
Comunque sono d’accordo, farei anche io questo scambio.
@archibald.tuttle
Il dalai lama sull’omosessualità ha posizioni altrettanto rigide che quelle cattoliche. Per il buddismo tibetano il buco giusto è uno solo, condannano anche il sesso orale e anale.
http://www.gay.tv/ita/magazine/news/dettaglio.asp?i=3525
Quello che mi sfugge è come possa fare certe affermazioni e poi denunciare come calamità la sovrappopolazione.
Si in effetti non condivido tutta questa passione per il buddismo, e’ sessuofobico come la religione cattolica, anche se, forse,con meno virulenza.
Ratzinger istiga all’omofobia.
Ma alla fin fine i lama più simpatici sono quelli argentini. C’è il fatto che sputano. Ne regalerò uno a Ruini.