Secondo il New York Times, i leader cristiani evangelici temono che i loro adolescenti stiano abbandonando la fede in massa, malgrado le loro megachurches, il loro impatto politico e la loro visibilità. In una insolita serie di riunioni tenutesi questo autunno in 44 città diverse, più di 6.000 pastori stanno ascoltando previsioni infauste formulate dai più grandi nomi del movimento evangelico conservatore. Se la tendenza continuasse, solo il 4 per cento degli adolescenti saranno “cristiani credenti nella Bibbia”, come gli adulti. Sarebbe un declino tagliente rispetto al 35 per cento della generazione corrente dei baby boomers e, prima di questa, al 65 per cento della generazione della seconda guerra mondiale.
USA: gli evangelici temono di perdere i loro teenagers
7 commenti
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Finalmente una notizia buona dagli Stati Uniti!!!
Ci voleva
In tutto il mondo occidentale, piu’ aumenta l’istruzione, piu’ cala la fede,e’ inevitabile!
Il mondo è totalmente scristianizzato. La fede non esiste più. Il crollo è già avvenuto. In Italia non si avverte sopo perché i nostri parlamentari corrotti e ignoranti hanno bisogno del voto dei preti.
Il saccheggio ai danni dei cittadini non è più sopportabile. Avanzo una previsione. Entro il 2010 l’uomo occidentale si sarà liberato della religione e della politica. Conto i giorni.
la dimostrazione pratica, per i denigratori, che anche negli States c’è chi usa il proprio cervello.
:-)))
A proposito di cervelli, giorni fa ho sentito dalla viva voce di Margherita Hack una cosa che da lei non mi sarei mai aspettato. Nel corso della trasmissione “Cominciamo Bene”, ha detto che “come tutti sanno, noi usiamo solo una piccola parte del nostro cervello”.
Beh, qualcuno avverta la Hack (per la quale ho grande stima). Si tratta di un luogo comune. Altrimenti a cosa servirebbe tutto il resto del cervello?
fortunatamente la hack è un’astrofisica e non una neurologa…