Andrà in India per “scherzare” sul velo islamico con un viaggio pagato dal British Council (2mila pounds, 3mila euro circa). Proprio nel bel mezzo delle polemiche che da settimane tengono banco in Gran Bretagna sul tradizionale copricapo indossato dalle donne di fede musulmana, la trentenne Shazia Mirza, che il quotidiano Telegraph la definisce la prima attrice comica musulmano-britannica, si misurerà con questa nuova sfida. Shazia, cresciuta a Birmingham, presenterà in India la sua ironica commedia su burqa e hijab. Ma con un avvertimento: «Non spaventare i musulmani indiani». L’attrice dovrà inoltre far capire che quella della Gran Bretagna è una società «libera e civile», scrive il Telegraph. L’obiettivo, o meglio la speranza, di questo progetto è che l’attrice convinca gli spettatori in India, dove vivono circa 150 milioni di musulmani, che si può essere britannici e musulmani allo stesso tempo. Shaiza progetta già di portare il suo messaggio anche in Pakistan, il paese dei suoi genitori, e in Arabia Saudita. Il British Council, che finanzia l’inziativa, è un’organizzazione culturale britannica presente in 110 Paesi in tutto il mondo. Si occupa di diffondere la cultura britannica in Europa e negli altri continenti, sponsorizzando mostre d’arte e spettacoli teatrali, favorendo la diffusione delle scoperte scientifiche britanniche ed europee, istituendo corsi di lingua inglese e stabilendo forti rapporti tra gli inglesi e le altre culture. La fondazione si rifà al Foreign and Commonwealth Office, l’organo amministrativo britannico analogo al nostro ministero degli Esteri.
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