Italia: ancora scarsa la cultura della contraccezione

Le donne single con relazioni sessuali non stabili ricorrono, nel 45% dei casi, al coito interrotto, il vecchio metodo contraccettivo che prevede di interrompere il rapporto sessuale prima dell’eiaculazione. Un dato allarmante, se si guarda l’uso dei metodi contraccettivi considerati più efficaci, come il preservativo o la pillola, che vengono utilizzati rispettivamente nel 64,5% e nel 56,8% dei casi. Senza contare che, ogni dieci donne che hanno un rapporto sessuale, una di queste ‘rimedia’ all’eventuale gravidanza prendendo la pillola del giorno dopo, percentuale che sale al 15% nella fascia tra i 18 e i 25 anni. I dati, presentati a Milano in una conferenza stampa, emergono da un sondaggio condotto on-line dalla Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia (SIGO), che su un sito apposito (‘Scegli Tù) ha raccolto le risposte di più di 7.600 donne maggiorenni (ma l’80% del campione è compreso tra i 18 e 35 anni). […] E’ anche per questo che la SIGO ha deciso di realizzare il sito ‘Scegli Tu’: per “sensibilizzare la donna sulla contraccezione – commenta Emilio Arisi, ginecologo e consigliere della Società di Ginecologia – con informazioni e consigli corretti, sfatando i pregiudizi che esistono, indirizzando verso scelte consapevoli che riducano il numero delle gravidanze non desiderate”. Un’iniziativa, continua Arisi, “nata dalla constatazione di un uso non adeguato della contraccezione sicura e di un numero tuttora elevato di aborti volontari, che potrebbero essere prevenuti con una buona informazione”. Il ginecologo, infatti, ricorda come il numero delle adolescenti che affronta un aborto volontario nel nostro Paese sia crescente, e che nel solo 2004 abbia raggiunto la cifra di 136 mila interruzioni di gravidanza. “La conoscenza della contraccezione nelle donne italiane – conclude Graziottin – è buona nella teoria. E’ la pratica che ha forti vulnerabilità, perché non c’é costanza nell’uso”.

Lancio ANSA

20 commenti

Giorgio Villella

Perche’ non facciamo una sezione del sito Uaar intitolata all’incirca: “Ativita’ sessuale felicemente sana” e ci mettiamo il link dei consultori dell’AIED, statali, ecc e quello di “Scegli TU” del Sigo di cui si parla in questa notizia? g

Kaworu

se si sostituisse l’ora di religione con un’ora di educazione sessuale forse forse qualcosa migliorerebbe…

mi ricordo che in quinta liceo ci arrivò un opuscolo sull’aids che come unico metodo per evitare la trasmissione consigliava l’astinenza -_-”’

Francesca

Una mia amica, infermiera, mi diceva che le ragazzine che si rivolgono ai consultori una volta che il danno è fatto, alla domanda: perchè non prendi la pillola? rispondono sempre che fa ingrassare. Mi sa che convincerle del contrario sarà dura, vista la tenacia con cui la maggior parte delle esponenti del sesso femminile si sottopone a diete devastanti dal punto di vista fisico.

Forse far leva sulla popolazione maschile può essere più facile.

kimba

non credo francesca, molti uomini non se lo vogliono mettere il cappuccio e le donne non sanno imporsi, basta pensare che sono disposti a pagare di più una prostituta per un rapporto non protetto…

LAMIA

Io ,che non posso assumere ormoni estro-progestinici per motivi di salute e per gravi interazioni con altri farmaci,ho dovuto consultare non so quanti medici per trovarne finalmente uno disposto ad inserirmi la spirale e tutto questo perchè vige una inspiegabile usanza di non inserirla nelle donne che non hanno avuto figli,giustificata con dei pretesti assurdi,del tipo che l’inserimento è difficile e difficoltoso(cosa falsa, lo dico per esperienza personale, non me ne sono neppure accorta),che provoca disturbi e dolori(pas vrai),che favorisce la sterilità(ma se è così,anche una donna che ha già avuto un figlio potrebbe voler conservare la propria fertilità per future maternità, mentre la perdita della fertilità per una donna che non ha avuto mai figli e non desidera in assoluto averli può essere un evento per niente sgradito)…insomma secondo me se la contraccezione non è utilizzata da una gran parte delle giovani donne,il motivo è anche che i mezzi disponibili sono stati ingiustificatamente ristretti solo alla pillola e al preservativo, quando ne esistono altri come appunto la spirale(ma anche il diaframma e il cappuccio cervicale) che non provocano disturbi sistemici come la pillola, che non infastidiscono il rapporto come il preservativo. La contraccezione non può essere ridotta alla pillola e se questo accade secondo me è anche per effetto degli interessi economici delle imprese farmaceutiche, perchè la pillola porta molti più introiti di una spirale o di un diaframma che possono durare fino a 5 anni e hanno un costo contenuto, mentre la pillola va acquistata ogni mese e potenzialmente per almeno una ventina di anni….Lo stesso vale per il preservativo, visto che se ne deve usare uno nuovo ad ogni rapporto…comunque il metodo più efficace in assoluto è il sesso orale(praticato ovviamente in maniera esclusiva)…

Kaworu

guarda, leggendo su un qualunque sito di ragazzine qualche discussione a proposito della contraccezione, praticamente l’unico motivo per cui non prendono la pillola è “fa ingrassare”.

ora, non sono un’esperta ginecologa, ma credo che una gravidanza faccia ingrassare decisamente di più del paio di chili che FORSE con la pillola una può metter su (che in linea di massima poi, sono di ritenzione idrica).

non usano il preservativo perchè poi al ragazzino non va o perchè dice di essere allergico al lattice (esistono anche preservativi non in lattice, però).

e poi si cagano sotto tutte le volte che deve venirgli il ciclo -.-

la spirale comunque, aumenta il rischio di gravidanze extrauterine. questo perchè non è propriamente un mezzo contraccettivo, semplicemente impedisce l’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero (provoca un microaborto, se vogliamo vederla così).

il diaframma statisticamente è meno efficace della pillola e del preservativo, e poi col diaframma ci vogliono anche le creme spermicide.
senza contare che poi ci vuole una certa “abilità” per metterlo e toglierlo bene, cosa che una ragazzina di 14 anni che a malapena sa cos’ha tra le gambe di certo non può avere.

RazionalMENTE.net

Crozza fortunatamente ci ha portato in Italia quella signora spagnola che nel suo Paese parla ogni sera liberamente di sesso. Ma la traduzione no, sarebbe un po’ troppo. Lo spagnolo è abbastanza simile all’italiano, per cui molti capiscono. Mi lascia perplesso però questo tabù che impedisce anche a noi italiani di parlarne. Va fatto in seconda serata, in fascia non protetta, senza tradurre troppo. Ma da cosa vanno protetti questi minori? Vanno protetti dal conoscere come funziona il sesso così che grazie a tale protezione possano liberamente commettere gli sbagli più grossolani? Non sarebbe meglio proteggerli dalle scemenze di isole dei famosi, litigi Sgarbi-Mussolini ed altra spazzatura? Poi crescono scemi, con chi ce la vogliamo prendere?

Ieri ho seguito le Iene. Dite quel che volete, ma è 10.000 volte meglio di molti programmi della RAI.

kimba

io a 14 anni non sapevo nemmeno che esistessero certe cose 🙂 però ricordo le lezioni di educazione sessuale dove ti assillavano che dovevi usare il preservativo per non rischiare il contagio dell’aids, ma siamo tornati indietro o sono stata particolarmente fortunata?

ignazio

Anche se forse non è strettamente in “tema”, il caso di Lamia che è stata costretta a consultare numerosi ginecologi, mi ha fatto venire in mente le numerose esperienze negative di cui sono venuto a conoscenza a causa di ginecologi obbiettori di coscienza. Reputo l’istituto dell’obiezione di coscienza un diritto e come tale non sono contrario, tuttavia l’esercizio di questo diritto non dovrebbe in alcun caso recare danno alle pazienti. Pertanto oltre non destinare gli obiettori nei reparti dove si pratica l’aborto terapeutico, ritengo doveroso che una donna debba essere informata circa la posizione del proprio medico. Di conseguenza dovrebbe essere obbligo per i ginecologi obiettori di coscienza dichiarare in forma esplicita tale “status” alle proprie pazienti.

Franco

In Italia siamo ancora all’aspirina come migliore anticoncezionale! Da prendersi prima o dopo il rapporto? La chiesa dice: invece!!!

Francesca

@kimba

Siamo tornati indietro, quando ero ragazzina io il Ministero della Sanità mandava opuscoli in cui stava scritto chiaramente che, se volevi evitare la gravidanza dovevi usare l’anticoncezionale e contro le malattie dovevi mettere il preservativo. Nessuno si sognava di predicare l’astinenza (anche perchè è difficile convincere uno stupratore ad astenersi, solo per fare un esempio).

@razionalmente

Mi sembra che gli adolescenti come funziona il sesso lo sappiano benissimo, il problema è che sono pieni di preconcetti verso gli anticoncezionali. Non voglio essere maliziosa, ma non credo che un ginecologo cattolico, per esempio, si preoccupi di togliere dalla testa di una ragazzina l’idea che la pillola non fa ingrassare o venire i peli, oppure che esistono, in alternativa, cerotti o preservativi femminili (per non parlare di spirale o diaframma).

@ignazio

Concordo con il tuo discorso, ma aggiungo che l’obiezione di coscienza va bene in quei casi dove sussista l’obbligo a fare una determinata cosa, non credo che qualcuno obblighi qualcun altro a fare il ginecologo. Se un cattolico, per ragioni di coscienza, non vuole fare cose previste come prestazioni obbligatorie dalla sua professione, cambi mestiere!

RazionalMENTE.net

Francesca, dai… qui c’è scarsissima informazione a tutte le età. Forse gli adolescenti ne sanno un po’ di più dei trentenni, ma siamo sempre a livelli molto bassi secondo me. Non basta apere che c’è la pillola e il preservativo, bisogna sapere come funziona la sessualità umana e come i contraccettivi entrano in questo meccanismo. Son cose un tantino complicate. Se almeno ci fosse Zichichi in TV a spiegare non solo come ci girano le sfere… nel cosmo, ma anche come funziona il sesso sarebbe tanto di guadagnato.

Comunque il miglior contraccettivo è un semplice foglio di carta. Non lo sapevate? E’ sufficiente che la donna lo tenga stretto stretto tra le ginocchia. Funzionamento garantito al 100%. Consigliatissimo da tutti i preti dell’attuale panorama ecclesiastico!!! Seguire attentamente le avvertenze e le modalità d’uso, AUT MIN ecc.

kimba

ma la verità è che siccome siamo un paese di vecchi (primi in classifica in europa) pensano che le italiane sono già tutte in menopausa e allora perchè spiegare come non rimanere incinta? perchè? c’è qualcuna che ha ancora delle possibilità? ahahahahahah

archibald.tuttle

“Nessuno si sognava di predicare l’astinenza (anche perchè è difficile convincere uno stupratore ad astenersi, solo per fare un esempio”

curiosamente mi pare la chiesa sia a favore del preservativo nei casi di stupro. anche se non spiega come convincere gli stupratori ad usarlo.

“Non lo sapevate? E’ sufficiente che la donna lo tenga stretto stretto tra le ginocchia. Funzionamento garantito al 100%.”

mmm… forse per il missionario, ma dubito funzioni per la pecora 🙂

raphael

Non basta apere che c’è la pillola e il preservativo, bisogna sapere come funziona la sessualità umana e come i contraccettivi entrano in questo meccanismo. Son cose un tantino complicate.

Sono cose talmente complicate che un amico primario di ginecologia cattolicissimo si prese il gusto di spiegarmele illustrandomi anche un apparecchio all’avanguardia costoso ma …efficace.
Qualche mese dopo il suo apparecchio fece flop e ne fece le spese una infermiera anch’essa molto…cristiana
O di un’altra coppia di amici che dopo la terza gravidanza si è decisa a buttare alle ortiche quel “cazzo di diaframma” che non ha funzionato

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