Tra la fede e l’amore (per una donna), un giovane prete sceglie l’amore. Non che non abbia più la fede. Il fatto è che il sacerdote di un centro della vallata vibratiana non è riuscito a conciliare i due forti sentimenti, anche perchè le regole della Chiesa cattolica non permettono di svolgere l’attività religiosa se si ha una moglie, o una compagna, al proprio fianco. E così, dilaniato da questo dilemma se dismette l’abito talare, lasciando l’apostolato, o continuare rinunciando all’amore, è andato via, non lasciando tracce di sè. Nel paese in questione, le bocche sono cucite. Tutti sanno della lacerazione interiore del loro ormai ex curato, ma il silenzio scaturito dal rispetto è massimo. Se, però, si chiede a qualcuno che fine abbia fatto il sacerdote, perchè sia andato via nottetempo senza dare spiegazioni ai parrocchiani, la risposta è univoca: «Noi non sappiano nulla». E così nessuno ne parla apertamente, anche se tutti sanno. In effetti, però, il parroco, travolto dall’amore per una giovane operaia, conosciuta in chiesa durante iniziative religiose, ha abbandonato l’abito ed è scomparso.
Abbandona l’abito di sacerdote per amore di una giovane operaia
6 commenti
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Meglio trombare una giovane operaia, che violentare i ragazzini in sacrestia.
Nulla saccio, nulla vidi… e se vidi, nulla sentii.
Secondo me molti preti dopo gli iniziali entusiasmi della “vocazione” cominciano a sentire il peso di una vita senza sesso e senza amore. Alcuni giustamente dismettono l’abito talare, altri vanno in paranoia e abusano i bambini. Eliminare il celibato sarebbe una cosa SACROSANTA.
Ma si, diamogli una moglie e facciamoli trombare tranquillamente, così potranno parlare di famiglia con cognizione di causa.
@ Umberto
Certo, già rompono i marroni così, figurati se avessero cognizione di causa!!
La vita coniugale comporta indubbi problemi, nevrosi, ecc. Tuttavia penso che la vicinanza di una donna (o di un uomo) da amare non nuocerebbe a questi uomini che hanno rifiutato non solo il comandamento veterotestamentario “crescete e moltiplicatevi”, ma anche l’essere in armonia con la propria natura. Ovviamente se sono frigidi o asessuati o misogini o misantropi, nulla da eccepire. Si astengano però dal parlare di amore e di famiglia.
Mi chiedo una cosa piuttosto: come va a finire a chi lascia la tonaca per sposarsi, o per qualche altro motivo (magari nella vita si può cambiare idea)? Intendo: come va a finire dal punto di vista *economico*. Forse se è giovane ha una famiglia che gli sta dietro (almeno lo spero), ma se uno ha 50 anni? Non c’ è il rischio di rimanerci “chiusi dentro”, alimentando, nei casi peggiori, delle deviazioni?
Altro dato allarmante è che ci sono circa 13000 seminaristi nei seminari minori (dalla 5a elementare in poi). Mi chiedo quanti sianio realmente convinti oggi, e, soprattutto, quanti lo sarebbero stati fra 5-6 anni, frequentando una scuola pubblica *mista*.