Simona: “Giudici senza cuore, non potrò mai essere madre”

Li definisce “giudici senza cuore”, chiede se hanno mai visto “un bimbo talassemico che muore”, racconta di centinaia di donne “costrette ad abortire per non mettere al mondo un figlio destinato a sofferenze gravissime”. Simona parla e piange, spiega che in tutti questi mesi ha sofferto, aspettato, sperato che la Consulta accettasse il suo ricorso, e si aprisse così per lei e il marito, portatori sani di anemia mediterranea, la possibilità della diagnosi pre-impianto sull’embrione. “Invece la legge mi ha condannata a non diventare madre, e ha condannato a morte quegli embrioni, perché io non accetterò mai l’impianto con il rischio di dover abortire di nuovo. Non sono ricca, non posso andare in un centro estero, forse questi giudici, questi politici hanno figli sani, vivono felici, e così non si curano della sofferenza altrui”. […]

Fonte: Repubblica.it

11 commenti

Giacomo

queste son le cose che davvero mi fanno odiare tutti coloro che non credono nel laicismo…

Francesco M.Palmieri

I peggiori aguzzini sono quelli che agiscono in forza di Ideali Superiori, che tu sei troppo scemo per capire. Infatti è vero, io sono scemo, tanto scemo!

Emilio Gargiulo

I peggiori criminali sono quelli che agiscono in nome di una religione.

ignazio

Tra coloro che il 12 giugno non è andato a votare c’e qualcuno che si vergogna? O è ancora convinto di aver agito per il meglio. Io mi vergogno di essere suo concittadino.

Giuva'

Nessuno vuole mettere al mondo persone tarate.
C’è la possibilità di evitare questo problema.
Bisogna aspettare il permesso da chi ???

RazionalMENTE.net

La Chiesa è strana. In teoria dovrebbe avere quell’elasticità di pensiero molto umana che coinvolge i sentimenti più belli. Poi invece si comporta secondo una sorta di scientismo freddo e arido.

Stefano

Studiando storia del diritto italiano all’università ho studiato anche l’utraque lex che sarebbe l’unione del diritto civile con le leggi divine e ad un certo punto della storia questo sistema giuridico era normalmente praticato soprattutto, ovviamente, in Italia. Ho come l’impressione che i giudici italiani, soprattutto quelli più anziani stiano ricominciando a pensarla in quella maniera e questo rigetto dell’eccezione di legittimità costituzionale mi sembra solo l’ultimo atto di una lunga serie, vedi ad esempio “crocifisso simbolo laico”, “se la ragazza minorenne non è più vergine lo stupro è meno grave” ecc.

archibald.tuttle

“ha condannato a morte quegli embrioni, io non accetterò mai l’impianto con il rischio di dover abortire di nuovo.”

ed e’ qua che viene il bello… se ne parlava in campagna referendaria, non ci dovrebbero essere i carabinieri che glieli impiantano a forza? perche se non e’ cosi che senso ha la legge, uno puo far fecondare tutti gli embrioni che vuole e poi non impiantarne nessuno, che razza di tutela dell’embrione sarebbe?

Davide

questa è la morale religiosa cristiana: invita all’amore del prossimo, ad essere servi per la vera felicità altrui, ecc. Questo però all’apparenza. Non vorrei esagerare ma secondo me in fondo la morale cristiana, questo fatto lo dimostra, è perfettamente paragonabile a quella nazista. Ergo la Chiesa causa di ciò si puà perfettamente definire un’associazione a delinquere

cartman666

un’altra vergogna della magistratura,secondo me invece che rossa, come dice il berlusca, e’ pappa e ciccia col vaticano, e nessuno che si indigna!

Teresa

E’ vergognoso che dobbiamo fare affidamento sugli Stati esteri per avere dei diritti minimi!
La Chiesa cattolica è crudele e sadica, si crogiuola nel vedere i “fratelli” e le “sorelle” soffrire (perchè anche Gesù ha sofferto, perchè sarà una punizione per qualcosa, ecc), ma che lo Stato italiano sia così servile nei suoi confronti è una scena raccapricciante!
Mi riferisco alla massiccia azione dei media anti-referendum, che è la causa principale del suo fallimento.

Comunque… abbiamo quello che ci meritiamo. O meglio, quello che si merita la maggioranza.
Non si lamentino se poi le persone con un po’ di senno vogliono scappare all’estero.

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