In futuro anche il reato di omofobia sarà perseguibile per legge e per questo punito con la reclusione. E’ quanto prevede un provvedimento di legge che estende gli effetti della legge mancini contro il razzismo anche a chi esercita violenza o istiga a compierla, nei confronti di una persona solo per il suo orientamento sessuale. Il provvedimento, inserito nel pacchetto antiviolenza preparato dal ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini in collaborazione con i colleghi della Giustizia, Mastella, e degli Interni, Amato, verrà presentato al prossimo consiglio dei ministri. «E’ una buona notizia e un’importante conquista culturale – ha commentato la deputata del Prc Titti De Simone -. Finalmente non sarà più possibile offendere o incitare alla violenza contro i gay approfittando del fatto che manca una norma specifica. Nel provvedimento del governo è prevista la repressione di ogni forma di discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e all’identità di genere: si estende poi il divieto delle organizzazioni a incitare alla discriminazione fondata su tali motivi». […] La violenza avvenuta in Versilia è stata solo l’ultima di una lunga serie compiuta proprio sul lungomare toscano. Dopo quell’episodio Titti De Simone, insieme ai colleghi Franco Grillini dei Ds e Vladimir Luxuria di Rifondazione comunista, avevano chiesto ai ministri degli Interni e della Giustizia di intervenire per mettere fine a un vuoto legislativo che danneggiava le persone omosessuali e che vede l’Italia come l’unico paese in Europa a non condannare simili reati. […]
Gay, al via norme contro la discriminazione
43 commenti
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ma meno male!
Allora anche la chiesa dovrebbe essere perseguita, a regola.
Sicuramente questa legge verrà approvata in parlamento proprio per il fatto che non può toccare la chiesa che a sua volta è protetta da altre leggi come quella sulla extratterritorialià delle chiese e quella di pritezione diplomatica dei capi di stato esteri per il papa. L’unica sarebbe sentire finalmente un telegiornale ammettere che il papa è un discriminatore sessuale.
Sicuri che dopo il classico intervento di Raztinger non vi siano degli emendamenti dettati guarda caso da lui?
sarebbe già qualcosa… per capirci… l’allenatrice della mia ragazza verrà licenziata dalla piscina dove fa la bagnina per il semplice fatto di essere lesbica.
spero che cose del genere non succedano veramente più
@Kaworu
Io non credo proprio che questo si possa fare. Ma è andata dai sindacati?
Guarda se ti può servire:
http://www.cgil.it/org.diritti/orgoglio/vadem.htm
Ottima cosa. Speriamo solo che il Mastella non commetta l’errore di cadere vittima della sua stessa legge, altrimenti occorrerà un nuovo indulto 🙂
Il Papa non sarà perseguibile perché capo di uno Stato indipendente e sovrano. Ma i preti italiani saranno perseguibili e dovranno stare bene attenti a quel che dicono.
Ovviamente non conosciamo eventuali emendamenti dettati dalla CEI.
Comunque non credo che tale legge vieterà ai pretazzi di continuare a dire che i gay sono dei malati, dei deviati, ecc. Altrimenti dovrebbero rinnegare Paolo di Tarso e un po’ di Antico Testamento (levitico e genesi).
Insomma ‘sta legge mi convince poco.
Gay, al via norme contro la discriminazione
ERA ORA!
L’Italia così perderebbe un altro pezzetto di libertà di pensiero. Partendo dal presupposto che ogni violenza fisica va perseguita penalmente, è assurdo vietare alle persone di pensare. Cosa faranno? Una scomunica? O lo bruceranno al rogo?
PS: xkè i commenti devono essere approvati dallo staff? Censura?
un conto è pensare, io posso pensare che non mi piacciono molto le persone coi capelli scuri, fabio, tanto per fare un esempio cretino.
un altro conto è insultare e discriminare per quel che una persona è.
visto che contro il razzismo in teoria ci sono leggi apposite, non vedo perchè non contro l’omofobia.
Vedi Fabio, la libertà mia finisce dove inizia la tua. Tutti siamo liberi solo se ci diamo delle regole condivise e ci rispettiamo a vicenda. La Chiesa la smetta di insultare i gay e i gay smetteranno di insultare la Chiesa. Se permettessimo a tutti di fare quel che gli pare allora dovremmo accettare e non punire neppure l’omicidio e ogni sorta di crimine.
Una cosa sono le barzellette sui gay, a volte di cattivo gusto, ma spesso fanno ridere anche me. Altra cosa è diffondere pregiudizi e odio.
Non ho notato censura su questo sito. L’attesa dipende dal fatto che la tua e-mail dev’essere in qualche modo verificata ed accettata dal sistema. Dopo di che non dovresti avere ulteriori attese. Almeno, questo è quello che ho constatato io.
Razionalmente, ma non avevi detto che la laicità non si insegna con i divieti?
In sostanza fai l’anticlericale, ma poi quando si tratta dell’islam sposi le tesi assurde della Jong? A proposito per quanto riguarda la poligamia, mentre negli usa dove è praticata dai mormoni un musulmano non si sogna neppure di far venire clandestinamente 4 mogli dal pakistan (geograficamente è possibile) in Europa succede spesso che musulmani portino clandestinamente 4 mogli e ci facciano 20 figli, almeno in paesi come olanda belgio e francia, che ne dici la legalizziamo direttamente e di conseguenza il quadruplo ricongiungimento famigliare? Comunque io penso che possa essere una legge controproduttiva quella sull’omofobia, secondo me una persona non ha diritto a incitare direttamente all’odio dei gay, ma per esempio fare come in olanda dove un candiato di una tele reality è stato linciato per aver detto che non ama i gay, lo trovo controproduttivo, occore il dialogo, la libertà di parola dev’essere più ampia possibile.
E cosa c’entra la laicità con la persecuzione dei gay? La Chiesa è libera di dire tutte le scemenze che vuole ma non incitare all’odio. Un limite deve pur esserci, altrimenti c’è chi pretenderà di fare sacrifici umani ed altre cose simili. Quindi non confondiamo il diritto di indossare il velo col diritto di incitare all’odio, sono due cose molto diverse.
@razionalmente
personalmente concordo con lik.
Il limite è tra il dire e il fare.
Dire “fate sacrifici umani” non è la stessa cosa che farli.
Il diritto di indossare il velo (che tu confondi tra abaya, che lascia completamente scoperto il volto, niqab, integrale tranne una piccola fessura per gli occhi e burka, integrale senza fessure) deve essere consentito nei limiti fissati dalle legge.
Faccio notare che una legge che proibisce di incitare alla violenza contro QUALUNQUE persona, dunque anche di predicare il sacrificio umano o l’uccisione dei gay, esiste già ed è la 414 del codice penale che punisce l’istigazione a delinquere.
E c’è anche l’apologia di reato. Certamente dire che i gay sono dei malati non è istigazione a delinquere, ma allora prendiamoci la libertà di dire che negri ed ebrei sono razze inferiori, e così via. No, secondo me la democrazia rappresenta un equilibrio tra ciò che possiamo e ciò che non possiamo fare, tra diritti e doveri. Una donna che indossa il velo o un crocifisso al collo non offende nessuno.
Vorrei far notare che c’è differenza tra il dire “i preti sono dei fessi” e “i gay sono dei malati”. I preti hanno scelto loro di esserlo e quindi io esprimo un giudizio non sulla natura di una persona, ma sulle sue idee. La libertà di espressione ci consente ad esempio di dire che le cose che il Papa ha detto in una certa occasione sono delle fesserie, ma non ci permette di dire “il Papa è fesso”. Lì si va nell’ingiuria che è penalmente perseguibile (alla quale si aggiunge pure il vilipendio, cosa che eliminerei).
Va aggiunto che una cosa è dire “i preti sono dei fessi”, un’altra è dire che il tal prete è un fesso. Esistono delle leggi ben precise, fatte per mantenere il più possibile un equilibrio tra diritti e doveri e penso che spesso siano leggi buone e giuste cui aggiungerei quella contro l’omofobia.
Razionalemente, il tuo è anticlericalismo puro, posso capirlo in italia, ma non ci sono solo i preti che offendono i gay, gli imam mai sentito parlare? Ecco il problema è più complesso perché queste leggi che limitano la libertà di espressione, per un principio nobile l’antirazzismo, rischiano poi di diventare delle leggi che impediscono di criticare la religione. E questo è un problema complesso perché domani potrebbe uscire un gruppo di musulmani e chiedere una legge contro l”islamofobia” poi la “cristianofobia” e via dicendo. Nelle scuole pubbliche non ci sono delle “donne”, ma delle bambine o delle ragazzine. Se una bambina di 12 anni arriva in classe con il velo, sei proprio sicuro che sia una scelta volontaria? Vietarlo non è probabilmente la migliore soluzione, ma anche limitarsi ad affermare principi astratti e non occuparsi di quelle che sono obbligate a portarlo non mi sembra una soluzione migliore. Poi c’è il problema dell’insegnante che porta il velo. Ecco tu dici che non offende nulla, ma secondo me è pura propaganda perché un velo è anche un simbolo politico, è come andare a lezione con la maglietta di AN o di Rifondazione per certi versi.
Queste leggi, apparentemente giuste e sensate, possono trasformarsi in pericolosi cavalli di Troia, come tutte le leggi che, considerando il cittadino da tutelare solo in quanto portatore di una qualsiasi diversità, di fatto lo recludono all’interno della diversità stessa, senza per altro migliorare la sua condizione, perchè una minoranza che gode di un diverso trattamento di fronte alla legge appare come privilegiata agli occhi degli altri, accentuandone la diversità e facendo si che diventi l’unica caratteristica che in qualche modo conta. La beatificazione del separatismo, insomma.
Le leggi che tutelano il cittadino omosessuale possono e devono essere le stesse che tutelano qualsiasi altro cittadino, nè più e nè meno.
Il cittadino deve essere uguale in diritti e doveri, ma questo semplice concetto non sembra entrare nelle teste dei nostri sedicenti multiculturalisti.
Un testo interessante di ciò che è accaduto, e tuttora accade, negli Stati Uniti a questo proposito è “La cultura del piagnisteo” di Robert Hughes andrebbe letto per evitare di cadere nella stessa trappola.
@lik:
“ma secondo me è pura propaganda perché un velo è anche un simbolo politico, è come andare a lezione con la maglietta di AN o di Rifondazione per certi versi.”
il problema e’ che in italia oggigiorno si possono tranquillamente fare cose anche peggiori che andare in aula con la maglietta di un partito.
Nota (off-topic): nn si trattava di censura, ma – immagino – di un “difetto” o di una “attenzione particolare” del server per indirizzi strani. Ho digitato *@BLABLAyahoo.it per evitare un po’ di spam e nn intasare il server yahoo, ma il sito UAAR nn sembra tecnicamente gradirlo molto. Peccato! Vendesi spam.
No, scusate, non ci siamo. Una cosa sono le religioni, una cosa essere gay o negro o cinese. Nel primo caso fai una tua legittima scelta e quindi io ho diritto di criticare la tua scelta. C’è libertà di criticare le idee. Nel secondo non c’è una scelta, quindi ogni critica è puro razzismo perché è una critica rivolta alla natura di quell’individuo. Natura che l’individuo anche se volesse non potrebbe cambiare.
Il problema nasce dall’assunto ecclesiastico che l’omosessualità sia una scelta. Teoria che la Chiesa ha già provveduto a modificare dicendo che l’omosessualità non è una scelta ma lo è il comportamento omosessuale.
Insomma la Chiesa ha smesso l’abito del razzismo per condannare un comportamento che tuttavia è talmente legato alla natura della persona che tale condanna è ugualmente razzismo. Sarebbe come dire che sei libero di essere canguro, ma non devi saltellare.
Spero che tali concetti vi siano chiari e che riusciate a distinguere tra ciò che è scelta e ciò che è natura umana.
Per quanto riguarda il velo, lo ripeto anche se sembra che certi concetti incontrino difficoltà nell’insinuarsi nella corteccia cerebrale di Francesca & Company, i divieti non servono.
Se io fossi un docente di liceo o scuola media, chiederei alla ragazza velata il motivo di tale velatura. Sappiamo bene che ci sono donne cui viene imposto, altre che desiderano indossarlo come segno di appartenenza (non solo religiosa), ecc. Non è facile capire dove finisce l’imposizione e inizia il costume.
Vietiamolo pure, ma poi io rivendico il diritto di girare nudo per strada.
Ache il pedofilo lo è per natura e non per scelta eppure mi sembra quasi unanime e legittima la condanna. O no, razio?
@Fabio Sacco
Guarda, ti dico per esperienza che è impossibile ragionare con razio, è una cornucopia di castronerie…
Comunque, rassegnati, pur essendo tra i più attivi non è il solo.
@Fra: purtroppo, hai ragione! Immagina se fossimo nel sito degli irrazionalisti superstiziosi!
@ razionalemnte
L’omofobia non è una forma di razzismo, perché infatti si puo’ essere neri e contemporaneamente gay, e neri e omofobi come succede per parecchi cantanti rap che incitano direttamente all’assassinio dei gay. Questo non significa sia meno grave del razzismo. Ma tu non hai capito il discorso di fondo che è il seguente, una volta che stabiliamo delle leggi particolari per proteggere delle categorie di persone (e c’è da chiedersi perché nessuno parla dei portatori di handicap che sono più discriminati di tutti neri compresi) è la porta aperta a leggi che impediscano di fatto la critica alle religioni. Ed è quello che sta succedendo in Europa vedi l’affare delle vignette di Maometto, diverse proposte sono in atto per vietare la balsfemia in paesi dove non era vietata.
“i divieti non servono.”
Hai appena sostenuto il contrario. Non servono per il velo, ma servono contro l’omofobia?
Io penso che sia meglio discutere e non avere delle posizioni categoriche come hai tu sull’uno o sull’altro argomento.
“Vietiamolo pure, ma poi io rivendico il diritto di girare nudo per strada.”
Non capisco il senso di questa frase, al contrario semmai questo è un argomento a favore di chi lo vuole vietare, visto che è vietato girare nudi per strada, ma non solo pure a torso nudo e in bikini, perché non si puo’ vietare il velo?
Se i tuoi concetti faticano ad entrare nella nostra corteccia cerebrale, è perché forse sono in contraddizione l’uno con l’altro, come è in contraddizione il tuo anticlericalismo d’assalto e poi tutta questa energia nel porti come difensore del velo. Tanti auguri.
PS Non hai risposto alla domanda sull’insegnante.
@ Fabio
Il pedofilo non è condannato in quanto tale, ma quando ha rapporti sessuali con minori perché considerati non consenzienti. I rapporti sessuali tra adulti sono altra cosa perché quando non c’è violenza si svolgono tra persone che hanno fatto una libera scelta senza nessun tipo di costrizione. Dunque la condanna della pedofilia non è morale, ma etica, mentre non vedo nulla di etico in quello che dice la chiesa sull’omosessualità, ma solo moltissima ignoranza.
@ lik: io son convinto che la condanna della pedofilia sia morale quanto etica. Per quanto riguarda la condanna dell’omosessualità, non è solo un fatto di Chiesa; in caso contrario,le altre religioni potrebbero approvarla e non ne sono a conoscenza. Molti – tra cui io – la spiegano su presupposti naturalistici ed evoluzionisti.
“io son convinto che la condanna della pedofilia sia morale quanto etica.”
quante pagliacciate. sempre sta mania di legiferare in nome della morale. la condanna della pedofilia e’ strettamente PRATICA. e’ uno stupro. non metti in galera un tizio perche desidera i bambini, lo metti in galera perche i bambini LI STUPRA.
“Per quanto riguarda la condanna dell’omosessualità, non è solo un fatto di Chiesa; in caso contrario,le altre religioni potrebbero approvarla e non ne sono a conoscenza.”
echissenefrega. tutte le religioni presuppongono l’esistenza del soprannaturale, le leggi dello stato nulla dovrebbero avere a che fare col soprannaturale.
“Molti – tra cui io – la spiegano su presupposti naturalistici ed evoluzionisti.”
e hai totalmente torto, ma tanto abbiamo gia visto che e’ impossibile convincerti del contrario.
@archibald.tuttle
Concordo.
Infatti chiunque è libero di sbavare dietro tutti gli individui di età inferiore (mi sembra) ai 14 anni. L’importante è che dalle parole non passi ai fatti.
@Fabio Sacco
“Molti – tra cui io – la spiegano su presupposti naturalistici ed evoluzionisti.”
La tua posizione non è condivisa dalla comunità scientifica (sola ad aver voce in capitolo su ciò che è naturale o no) per tanto è soltanto un’opinione come un’altra.
“Un’opinione come un altra”, esattamente come tutte le nostre. Io nn riesco a convincere voi e voi nn convincete me. Io torto quanto voi.
@fabio sacco
i presupposti naturalistici ed evoluzionistici sono probabilmente gli stessi adottati dai proseliti dell’intelligent design, quindi scientificità del tutto= ZERO.
comunque, anche di fronte a tante e tante parole di molti conservatori che definiscono “innaturale” e “cuturale” l’omosessualità, mi vengono in mente alcune testimonianze molto pratiche e dirette, quelle di amici omosessuali (per nulla effemminati, pur essendo italiani – per razionalmente), che anche da bambini, alle elementari, non guardavano le bambine, ma i bambini: non credo che nella provincia italiana degli anni 70, a 6 anni, fossero stati contagiati da teorie sociologiche permissivistiche e relativiste…
e soprattutto: come lo spieghi il mio gatto MASCHIO che da sempre (sono 9 anni) prova solo a farsi gatti maschi ed ignora le gatte femmine? colpa mia che gli ho insegnato il relativismo?
“Io nn riesco a convincere voi e voi nn convincete me. Io torto quanto voi. ”
se anche le tue argomentazioni fossero abbastanza convincenti forse avresti torto quanto noi, ma non fai altro che sproloquiare su presupposti naturalistici ed evoluzionistici perfettamente compatibili con l’esistenza dell’omosessualita (che altrimenti molto semplicemente non esisterebbe in natura), e senza tenere conto che le leggi della nostra societa non sono praticamente mai basate su tali presupposti.
@archibald: ci gioco una Ferrari ke sei di sinistra! solo loro sn convinti dell’assoluto relativismo e della propria superiorità nello stesso tempo.
@Silvia: il tuo gatto non si riprodurrà e porrà fine ai suoi geni. Così la natura risolverà l’errore. Ed immagino che anche il tuo amico gay farà lo stesso.
E… xkè la nazionalità di un gay dovrebbe renderlo più o meno effemminato? Se questa è razionalità!
Fabio:
“il tuo gatto non si riprodurrà e porrà fine ai suoi geni. Così la natura risolverà l’errore. Ed immagino che anche il tuo amico gay farà lo stesso”
E no, questa è proprio ignoranza allo stato puro, non esiste un gene dell’omosessualità anche perché ti segnalo gli omosessuali nascono la maggior parte delle volte da genitori eterossessuali. Ci sono gemelli omozigoti, uno è omosessuale e l’altro eterossesuale. Quindi la natura non risolve proprio un bel niente perché l’omosessualità è sempre esistita ed esisterà sempre. E potrà essere tuo figlio o tuo nipote.
“@archibald: ci gioco una Ferrari ke sei di sinistra! solo loro sn convinti dell’assoluto relativismo e della propria superiorità nello stesso tempo.”
non ho mai votato per ds, pci, pds, rfc, ci, neanche per i verdi se non ricordo male. ho vinto qualcosa? comunque non sono convinto della mia superiorita, sono convinto dell’insormontabile contraddizione delle tue tesi, e tanto mi basta.
“@Silvia: il tuo gatto non si riprodurrà e porrà fine ai suoi geni. Così la natura risolverà l’errore.”
pensavo che la teoria piu comunemente accettata fosse che l’omosessualita non ha origine genetica. tra l’altro se avesse origine genetica, considerando la percentuale di coppie eterosessuali con figli omosessuali, dovrebbe trattarsi di mutazioni genetiche in quantita totalmente fuori dai parametri di ogni altro tipo di mutazione genetica, e dovrebbero comunque addensarsi maggiormente in zone fortemente contaminate, cosa che non mi risulta. hai notizie che noi non abbiamo?
fabio sacco, ti consiglio un bel libro “comprendere l’omosessualità”, di marina castaneda…
probabilmente leggendolo potrai fugare molti dei tuoi dubbi e delle tue conoscenze totalmente sbagliate…
preferisco altre letture. cmq grazie
Rispondo sulla pedofilia.
Il termine pedofilo (e pedofilia) è quasi sempre usato dai media mainstream col significato di persona che abusa di un minore. La pedofilia in realtà è semplicemente una delle tante sfumature della sessualità umana. Il giornalista quindi dovrebbe specificare che sta parlando di un violentatore, non semplicemente di una persona con certi gusti sessuali.
La legge italiana fortunatamente non si interessa dei gusti della gente, ma delle azioni, dei crimini.
Tu sei libero di avere gusti pedofili. Se li hai per natura, sarebbe assurdo pensare di reprimerli. Ma non sei affatto libero di violentare i bambini. Così come sei libero di amare le donne, non di violentarle.
@ Francesca: “Guarda, ti dico per esperienza che è impossibile ragionare con razio, è una cornucopia di castronerie…”
Ti ringrazio. Detto da te è per me un vero complimento 🙂
@ razionalmente
La legge italiana considera violenza qualsiasi rapporto con un minore di 14 anni indipendentemente dal fatto che sia stato estorto con la violenza oppure no non considerando la pedofilia come un gusto sessuale come un altro, ma un attenzione perversa diretta a dei minori non in grado facilmente manipolabili.