Nella Repubblica tutti i cittadini, atei credenti o agnostici, devono godere degli stessi diritti. Questa uguaglianza è la migliore garanzia della loro libertà. Essa implica la neutralità spirituale delle istituzioni pubbliche, dotate così di una autentica legittimità. Pretendere che non vi sia speranza che per le religioni, come fa Monsieur Sarkozy, è fare un affronto agli atei, il cui umanismo è fonte di valori nello stesso modo in cui può esserlo la fede in un dio.
L’articolo di André Laignel e Henri Pena-Ruiz è stato pubblicato ieri sul sito di Libération
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