Nessuna guerra contro il crocifisso ma, per il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, nei luoghi pubblici dovrebbe esserci solo la foto del presidente della Repubblica. L’occasione per questa presa di posizione è stata l’incontro pubblico a Palazzo Vitelleschi, a Roma, con il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro, Luigi Danesin, della Gran Loggia d’Italia, Massoneria Universale di Rito Scozzese Antico Accettato, Obbedienza di Piazza del Gesù. Tra i temi affrontati, anche quello del velo islamico. In un comunicato diffuso dagli organizzatori, Di Segni considera «non corretto» porre il problema di come dovrebbero comportarsi le donne islamiche. «Noi non diremo a una donna islamica se tenersi o no il velo, perchè se qualcuno dicesse alle nostre donne cosa fare, costoro si offenderebbero – osserva Di Segni – Cosa diversa è la sfera personale, nell’ambito della quale la libertà dell’individuo è sacrosanta». «Nel nostro pensiero – dice ancora il rabbino – bisogna fare un importante distinguo fra luogo pubblico e persone. Nel primo, oltre alla fotografia del Presidente della Repubblica, in cui tutti ci riconosciamo, non dovrebbero esserci altri elementi di connotazione. Con questo, non vogliamo intraprendere alcuna guerra al crocefisso, anche se non siamo d’accordo». […]
Il rabbino Di Segni: “Niente crocifisso, solo la foto del capo dello Stato”
11 commenti
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D’accordo … ma la foto del capo di Stato no!!!
Non so se ridere o piangere … pensando che è la stessa cosa che avviene in tutte le dittature.
Al limite poteva dire la bandiera italiana … forse gli è uscita solo male.
Bene però che anche gli ebrei esprimano parere contrario!
In effetti leggendo l’articolo mi sono venute in mente le stesse considerazioni di “mangiapreti”. Preferirei la bandiera, uno stemma della repubblica anche se alla fine il faccione del presidente della repubblica è il male minore…
Alla fine la foto del capo dello stato sarebe il male minore e comunque non sarebbe come nelle dittature visto che il nostro capo dello stato non ha minimamente quel tipo di potere. Sarebbe dittatoriale se la foto fosse quella del presidente del consiglio (lo dico oggettivamente senza connotati politici).
Il Capo dello Stato rappresenta l’unità di una nazione. Lo svantaggio che ha rispetto alla bandiera è che se cambia, devi cambiare la foto.
Ma Mangiapreti, non occore mettere qualcosa dapertutto nei luoghi pubblici . Non credo che ci sarebbe un male se in Italia ci fossero un po più in giro la foto del Presidente Napoletano anziché quella del Papa o del Padre Pio
In realtà il regolamento parla di foto del re! Io voglio la foto del re!!!!!
sarebbe molto più fotogenica la foto di Villella! ;-)))))
Mi ricorda qualcosa di stalinista, l’idea della foto appesa. Poi se è Napolitano o Ciampi, passi pure… mavi immaginate Scalfaro? Argh! 🙁
Meglio allora la bandiera o la stella con l’alloro della nostra REPVUBBLICA.
Mettiamo la foto del “Principe” V. Emanuele con sotto la scritta: “Non prendete esempio da lui”.
Se i capi religiosi mostrassero meno soggezione si potrebbe forse spuntarla
detto da Di segni che collabora con la massoneria risulta una bella lezione di secolarizzazione massonica talmudista anti cristiana. Quando ritornerà Cristo cosa gli diremo? Che di Segni consigliava così?