La vita, la morte, la fede: Veronesi scuote Genova

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti». Sulla parola “indigenti” Umberto Veronesi si ferma un attimo, per capire – nell’ottobre del 2006- a quale altezza fissare il margine dell’indigenza, ma poi prosegue sicuro: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». E’ l’articolo 32 della Costituzione e da buon ex ministro della Salute Umberto Veronesi lo sa a memoria: «Perché nella Costituzione, e anche in questo articolo, c’e già tutto». […] «Sarò brutalmente sintetico – spiega Veronesi – ma un conto è la responsabilità della vita, che è concetto di noi laici, altro è la sacralità della vita, concetto che -come diceva Montanelli – appartiene a chi ha avuto il dono della fede. Io credo che l’uomo debba poter decidere quando è il momento di poter concludere il proprio ciclo vitale, chi crede pensa che quel diritto venga da Dio. Ebbene. col testamento biologico io chiedo, semplicemente, di poter tutelare un mio diritto. Non lo impongo a nessuno». […] La platea è divisa, il rifiuto dell’accanimento terapeutico non convince tutti. Veronesi racconta del semplice modulo che ha preparato dove esprimere correttamente le proprie disposizioni per il futuro, del rifiuto di “essere tenuti in vita da tubi e autorespiratori”, dei mille paradossi della sopravvivenza artificiale. E se poi, alla vigilia della morte, uno cambia idea? E se poi il testamento biologico viene superato da una scoperta medica? O se, terra terra, uno cambia idea? Veronesi ha una risposta per tutti: «Io chiedo solo coerenza. Per la legge il suicidio non è perseguibile ma non lo è nemmeno il tentato suicidio. Giusto, sono perfettamente d’accordo. Ma allora perchè non si è d’accordo con chi decide, per se stesso, l’eutanasia? Francamente io cerco di capire sempre le ragioni degli altri. Mi piacerebbe che fosse reciproco».

Il testo integrale dell’articolo di Umberto Veronesi è stato pubblicato l’altro ieri sul Secolo XIX

5 commenti

Andrea A

>”io chiedo, semplicemente, di poter tutelare un mio diritto. Non lo impongo a nessuno”

Semplice e chiaro, per me il concetto base del laicismo.

cartman666

Uno dei grandi protagonisti della nostra società, mi piacerebbe fosse stato riconfermato al Ministero della salute, di uomini cosi’ la nostra politica ne ha estremo bisogno.

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