L’Islam converte la Moratti alla scuola pubblica

Premessa: «Voglio essere molto chiara». Dichiarazione: «Noi abbiamo un sistema di scuola pubblica considerato nel mondo uno dei migliori esempi di integrazione, in grado di rispettare le identità ma nello stesso tempo capace di integrare». Indovinello: chi è la sfegatata paladina della scuola pubblica? Letizia Moratti, e non si tratta di un caso di omonimia. La stessa signora che ha cancellato l’aggettivo pubblica dal ministero dell’istruzione, da sindaco di Milano lo impugna come un randello contro una scuoletta privata che ha l’unico difetto d’essere «araba». Lady Letizia non si è tardivamente convertita alla scuola pubblica. E’ un’abusiva, una contorsionista, degna guida di una giunta di centro destra piena di supporter delle scuole private, purchè cattoliche, confindustriali o padane. Quella italo-egiziana di via Ventura li ha trasformati dalla sera alla mattina in cantori della scuola pubblica. […] Ieri è scesa in pista in prima persona e lo scontro con il suo successore al ministero dell’istruzione, ridiventata pubblica, si è alzato di tono. Non di qualità. Gli argomenti addotti dal sindaco in una lettera al ministro Fioroni restano quelli speciosi della melina burocratica. Mancano i «requisiti» perché il ministero autorizzi la Nagib Mahfuz, scrive la Moratti. L’unico requisito mancante è la dichiarazione di agilibilità dei locali. La devono rilasciare gli uffici tecnici del Comune. […]

Il testo integrale dell’articolo di Manuela Cartosio è stato pubblicato sul sito del Manifesto

5 commenti

Fabio Sacco

Riguardo al nome del Ministero… vi fanno schifo gli studenti delle scuole private? Pur essendo convinto sostenitore della scuola pubblica, nn penso ke le scuole private siano un male, anche se la maggior parte rischia il bigottismo (cristiano, islamico, etc)

Francesca

@Fabio Sacco

Quando la scuola pubblica funziona, cessa ogni ragione che giustifichi l’esistenza di quelle private, almeno a mio parere.

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