Tema: la religione tra America e Italia. Svolgimento duplice. Ieri sul “Corsera” (p. 55) Marisa Fumagalli, e sul “Foglio” (p. 2) Luca Sofri, constatato l’attuale trionfo della religione in America, al punto che “non esiste un deputato che si dichiari ateo”, descrivono la furiosa reazione degli ateisti americani con i loro tentativi, un po’ disperati in verità e quindi aggressivi, di demolire la religione come tale. “Il Corsera” racconta un libro di Sam Harris ora arrivato in Italia con titolo squillo (“La fine della fede”) e frutto di “venti anni di studio”, con l’assoluta conclusione che tutto il male dell’umanità – tutto! – viene dalla religione. Leggi, ci pensi su, e trovi che “venti anni” sono pochi. Contenuti da ergastolo… “Il Foglio” invece parte da uno studio di Gary Wolf, che al libro di Harris, definito anche “neurologo”, ne aggiunge altri due, “La delusione di Dio” di Richard Dawkins e “Rottura dell’incantesimo” di Daniel Dennet, filosofo. Che dire? Visto il panorama dell’America, auguriamo nervi saldi agli “ateisti” di laggiù. E quaggiù in Italia? Da noi – a parte qualche macchietta ubiqua in pagina di cui ogni tanto qui si sparla, e che continua a pensare che idiozia e fede cristiana siano la stessa cosa – pare che il bersaglio sia più basso, individuato – vedi tu – nel Papa e nel cardinale Ruini. Pensi alla Littizzetto? No! Ieri “Repubblica” presenta “L’esercito del Papa”, libro di Marco Damilano, definito “saggio”. Leggi il pezzo, e anche il libro e, senza offesa, nei punti più specifici non trovi “saggezza”, ma solo tanta vecchia ruggine. Se è così, meglio la Littizzetto…
New Atheism? Rosso Malpelo si irrigidisce…
11 commenti
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Ancora “Avvenire”?
il bollettino parrocchiale della CEI DEVE ESSERE MESSO ALL’INDICE ;-))))
Concordo! 😛
Disgraziatamente per Avvenire, l’unico modo di mettere a tacere Harris, Dennet e Dawkins sarebbe chiudere Stanford, Harvard e Oxford. Dove sicuramente non tutti sono d’ accordo con loro, ma dove potranno sicuramente continuare, come è consuetudine in occidente da un paio di secoli a questa parte, a dibattere le loro tesi con i loro pari. Che Gennari preferisca discutere con Luciana Littizzetto mi sembra perfettamente comprensibile.
Al povero Gennari sara’ preso un colpo sapendo che i libri in oggetto sono dei veri best seller negli States. E se gli states si stessero davvero laicizzando? Chi glielo dice al povero Malpelo?
Il solito inutile idiota al soldo del giornale della cei, ma percè ci occupiamo di simili microcefali?
Io continuo a sostenere che prima di sparlare di un libro sarebbe bene leggerlo.
Sicuramente Rosso Malpelo avrà letto qualcosa perchè questi libri sono anche in italiano (forse non l’ultimo) e Wired, già segnalato qualche tempo fa da questo sito, si può acquistare nelle librerie fFeltrinelli già da un pò.
Io stò leggendo “la fine della fede” di Harris e condivido TUTTO o quasi.ma dai religiosi c’era da aspettarselo,negano anche l’evidenza…
Ho letto il libro di Harris e anche io sono come Franx d’accordo su quasi tutto anche se immagino che in Italia (e la nota dell’editore lo fa chiaramente intendere) non avrà il successo americano.
Soprattutto non credo che in Italia sarà apprezzata la sua analisi sul fondamentalismo islamico.
Comunque dei libri citati da Malpelo mi sembra che quello di Dawkins dovrebbe essere quello che maggiormente dovremmo utilizzare nei nostri dibattiti (o anche in ufficio nelle cene con gli amici…) .
In particolare quando parla del coming out degli atei che farebbero uscire dall’isolamento quella categoria che viene percepita adesso come minoranza e che minoranza non è. Inoltre mi sembra anche interessante quello che R.D. dice sulla maggiore istruzione degli atei rispetti ai cristiani e in genere a chi ha una religione.
a proposito consiglio a tuttiun libro di R.Dawkins che stò leggendo:
“L’orologiaio cieco:creazione o evoluzione?”
un libro molto istruttivo non vene pentirete,un libro scientificamente ateo,non pavidamente agnostico possibilista…o addirittura zichichiano…
Secondo me è giusto che gli articoli (privi di ruggine i suoi…) di Rosso Malpelo vengano citati qui.
Non si può combattere il nemico senza conoscerlo.
E i cattolicisti studiano le pubblicazioni atee, state tranquilli!
Loro studiano noi, e noi studiamo loro.
Poi se uno non vuole leggere articoli di Avvenire, basta che clicchi su “prossima notizia” nonappena vede la fonte.