Ossimori: Giuliano Ferrara, ateo clericale

Gentile direttore, l’ossimoro “atei devoti” crea un po’ di confusione. Suggerisce, infatti, l’unico significato di persona atea che condivide i valori espressi dal vangelo e si comporta di conseguenza. Però non si adatta a persone atee che non si comportano secondo quei valori, ma secondo l’insegnamento della gerarchia ecclesiastica; insegnamento che non sempre trova fondamento nel vangelo e spesso contrasta con la ragione e il senso di giustizia. Per queste persone sarebbe più adatto l’ossimoro “atei clericali”. Un bell’ esempio di ateo clericale è Giuliano Ferrara. Il bravo giornalista, infatti, si batte sempre strenuamente (e stranamente) a favore delle posizioni della Chiesa, alle volte più di quei fedeli che seguono pedissequamente le indicazioni del Vaticano, rinunciando a ragionare con la propria testa.

La lettera di Francesca Ribeiro è stata pubblicata ieri su Liberazione

15 commenti

Luciano Bellomo

Mi pare che Giuliano Ferrara ragioni con la testa di chi lo paga!

Marco G.

“Atei devoti” è un’ altra espressione di quel linguaggio “politicamente corretto” che forse ora anche Pera, Ferrara, e i teocon saranno costretti a rivalutare. A meno che non preferiscano tornare a chiamarsi falsi devoti, come si diceva una volta

Umberto

Per me è semplicemente un voltagabbana, sempre pronto a saltare sul carro del vincitore, a me personalmente certe persone fanno venire il voltastomaco.

RazionalMENTE.net

Bah, io non mi meraviglio più di tanto. La religione è sempre stata soprattutto politica, è sempre servita a orientare le masse, a dominarle. Mi fanno pena più che altro i credenti sinceri, quelli in buona fede, quelli che soffrono, pregano, sperano in un miracolo, ecc.

RazionalMENTE.net

Se avete notato, in TV c’è un tabù… non ci si può definire atei. Si usano quindi i “sinonimi” non credente, laico, ecc. Lo stesso Augias si definisce laico. Ieri nella trasmissione “Che tempo che fa” era attentissimo a non turbare la sensibilità dei credenti. Perifrasi, sinonimi… mah!

archibald.tuttle

monicelli la settimana scorsa si e’ definito ateo con grande decisione. certo, monicelli ha 90 anni e poco da perdere ed e’ stato mandato in onda alle 3 di notte…

RazionalMENTE.net

Io desidero fare un appello ad Augias e a tutti gli atei che escono in TV. Il politically correct ci ha veramente stufato. Chiamiamo le cose col loro nome. Se siete atei usate la parola ATEO. Se vi ritenete agnostici dite AGNOSTICO. Se non amate il termine ateo in quanto implica privazione di un qualcosa che non esiste, usate GENTILE (come fa saggiamente Roberto Vacca). Accetto anche NON CREDENTE. Ma laico cosa mi sta a significare? Che non siete sacerdoti lo sappiamo.

raphael

Quanto meno se dite “sono un laico” precisate che non esiste la laicità sana del papa o la laicità positiva di Livia Turco e della Bindi…. Non lasciate nel dubbio il povero ascoltatore e chiarite che si vive in uno Stato non laico, concordatario, per molti confessionale per altri addirittura teocratico.

mauro cassano

Problema: ma avrà mai nella usa vita ragionato Giuliano ferrara, che pontifica su tutto e tutti, passando per persona intelligente? Quanto poi all’ossimoro ateo-devoto consiglierei di farla finita di usarlo: se si dice FASCISTA allora mi sta bene.

Quanto poi a RAZIONALMENTE ricordo che esiste anche l’espressione BRIGHT che credo sia quanto meno più icastica delle altre.

mauro cassano

Non si può mai dire…l’inglese pare che vada per la maggiore dalle nostre parti.
Mai disperare!

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