Una rappresentante di Hamas al Parlamento, il cui marito dal carcere ha preso una seconda moglie, descrive le circostanze in termini infuocati. “La poligamia è come combattere una guerra”, sostiene. “Un soldato va in guerra per difendere il proprio Paese, ed è consapevole di poter morire, ma lo fa per una causa nobile, e Dio ci ordina di accettarlo. Accettando la poligamia io mi sento come un soldato che mette in atto la volontà di Dio, per quanto dura possa essere”. Nella sua battaglia, la “causa nobile” è quella che lei definisce “il godimento di uomini e donne”.
Dal servizio di Christine Toomey pubblicato oggi su D – La Repubblica delle Donne