“AVEVO appena aperto la porta, e oddio…”
Oddio cosa?
“Vedo quello lì che esce dal bagno”.
No!
“Sìììììì, guardi è stato terribile. Mi sono sentita mancare”.
Mancare quanto?
“Sfibrata”
Addirittura sfibrata.
“Violentata”.
Violentata?
“Stuprata. Ecco, stuprata”.
Sono le quattro del pomeriggio ed Elisabetta Gardini seduta su una panca nel cortile di Montecitorio sta raccontando l’evento. I toni sono decisamente alterati e purtroppo gli sguardi dei vicini tutti per noi.
Onorevole, adesso deve rilassarsi.
“Mi avevano detto che i problemi con l’onorevole Guadagno…”.
… Vladimir Luxuria.
“Io lo chiamo come lo chiama il presidente della Camera: onorevole Guadagno Vladimiro”.
Calma, lo chiami pure come crede.
“Dio, Dio!”.
Bisogna mantenere i nervi saldi in momenti delicati come questi.
“Ero convinta che avessero trovato una soluzione”.
Quale soluzione?
“Ma che ne so! Mi dicono che in alcune palestre hanno messo i bagni per quelli come lui. Questo Palazzo è pieno di bagni, gliene trovino uno per lui”.
La percezione che Luxuria ha del proprio corpo è tutta femminile.
“Si faccia tagliare il pisello. Se lo tagli e allora venga pure nel bagno delle donne. Perché non lo fa?”.
Onorevole Gardini.
“Ta-glia-te-looooo!”.
E’ un po’ imbarazzante parlare con lei.
“E’ stata una cosa schifosa. Fisiologica, non psicologica”.
Promette che non se la prende?
“Prometto”.
Sembra isterica.
“Disgustata. Ho avuto persino delle difficoltà di ordine fisico a trattenermi in quel bagno”.
Vabbè.
“Sono grintosa, ecco”.
E poi dicono che il suo cattivo carattere porti Silvio Berlusconi a immaginare per la sua collega Mara Carfagna, più silente ed accomodante, il ruolo di portavoce di Forza Italia che oggi è invece suo.
“Io e Mara siamo amiche”.
Amiche amiche?.
“Chi lo dice?”
Alla Camera gira questa voce. Sarà spuntata dal solito covo di serpi.
“Covo di serpi, sì”.
Purtroppo.
“Sono gli uomini che vogliono metterci l’una contro l’altra. Questo fanno: aizzano e aspettano che ci scanniamo”.
Anche se le può apparire ingiurioso, si aggiunge dell’altro. E cioè che la sua scenata sia un tentativo di far dimenticare la magra figura rimediata al microfono delle Iene.
“Cosa?”.
Cos’è la Consob? Ricorda? Non rispose.
“Ma se è stato Guadagno a provocare tutto questo can can! Un alluvione di dichiarazioni, di prese di posizioni, di telefonate. Ancora non riesco a terminare la lettera di protesta che voglio inviare ai deputati questori. Già lo so, i giornali scriveranno a suo favore. Voi giornalisti siete moderni, noi della destra i retrogradi e i razzisti”.
Lei si è appunto augurata un busto ortopedico che tenesse dritta la schiena dei giornalisti.
“Non nego che l’immagine sia stata un po’ forte”.
Ce ne fosse gente con la sua grinta!
“Però voi dovete essere più obiettivi. Lui è maschio? Vada nel bagno dei maschi!”.
Vabbè.
“Sono piena di passione per questo lavoro. La politica mi prende tutta”.
Si vede.
“Sono spigolosa”.
Donna di carattere.
“Forte”.
Anche molto corteggiata.
“Sempre tantissimo in vita mia. Ieri come oggi”.
Ora però prevalentemente tra i colleghi del centrodestra.
“No, anche quelli del centrosinistra sono galanti”.
La sua grinta un po’ li mette in soggezione. Si nota che tengono una prudente distanza.
“In effetti è una cosa appena accennata”.
Ecco.
“E questo Volontè che dice: “Dio ha fatto l’uomo, la donna e altro”. Altro che, secondo lei?”.
Non saprei più.
“Altro cos’è? E perché nel bagno delle donne?”.
L’intervista a Elisabetta Gardini è stata pubblicata dal sito di Repubblica
A volte per le crisi isteriche bastano un paio di schiaffi, ma nel caso della Gardini penso siano necessarie le cure di uno specialista.
In alternativa potrebbe giovarle un mesetto sull’Isola dei Famosi 🙂 🙂 🙂
Ai tempi di Freud l’isteria era molto di moda tra le ragazze di buona famiglia che si sentivano oppresse da genitori troppo rigidi o da mariti gelosi. Si presentavano nello studio di Freud e qui si abbandonavano a crisi di pianto, svenimenti, ecc. E il primo intervento terapeutico in genere era proprio un bel paio di ceffoni. La crisi passava istantaneamente. Poi si passava ad analizzare un po’ la questione per capire se dietro quella crisi c’erano veri e propri problemi psicologici. A volte erano semplici capricci di ragazzine dell’alta borghesia un po’ troppo viziate.
fatemi capire. e’ una intervista VERA?
Oddio, addirittura stuprata, ma datti una calmata.
Patetica! Patetica ed offensiva non solo nei confronti di Luxuria ma anche nei confronti di tutte le donne che sono state realmente stuprate. Mi fosse capitata una simile sciagura correrei ad aspettare la Gardini fuori da Montecitorio con un bel cesto di ortaggi.
Comunque il problema e’ facilmente risolvibile: date un bagno privato alla Gardini con tanto di bodyguard e ginecologo. Accesso consentito previo invito scritto ed autenticato e visita medica.
quoto RazionalMente. Mi viene in mente la scena del film “L’aere più pazzo del mondo” in cui per calmare una ragazza in evidente crisi isteriica tutti si mettono in fila per darle almeno un colpo, chi con uno seplice schiaffetto e chi con guantoni da boxe e chi con mazze chiodate!
HEHE, quello era un divertentissimo film di umorismo surreale, ma io ho visto proprio un film sulla vita di Freud con Montgomery Clift ed effettivamente a quanto pare procedeva così.
Occazzo è un’intervista VERA.
Ricorda quel bel donnino della Zanicchi che, col cipiglio della bestia senza cultura quale dimostra di essere, sosteneva che “nessuno dovrebbe pagare le tasse”.
Donne di destra. Che ci vuoi fare?
Mi pare tutta una bagarre inventata dalla Gardini per far dimenticare la sua figura barbina con le Jene quando le hanno chiesto cosa fosse la CONSOB.
Penso che preferisca apparire sui giornali come la puritana del parlamento che come l’ignorante portavoce di F.I.
Sul Corriere della Sera addirittura Ignazio
LaRussa diceva di non essere daccordo con lei, visto che lui nel bagno delle donne ci è stato spesso quando il bisogno chiamava.
“Sono piena di passione per questo lavoro. La politica mi prende tutta”.
Forse parla dello stipendio, visto che di politica dimostra di saperne ben poco.
Dal mio blog:
[…]
cambiamo contesto, rendiamolo concreto nella nostra esperienza quotidiana e vediamo quale soluzione scegliereste. Tizio Caio, uomo, va in piscina, entra nello spogliatoio delle donne e si spoglia. Poichè gli piacciono sia i maschi che le femmine, guarda con piacere le ragazze presenti, mentre si spogliano. Probabilmente qualcuna tenterà di cacciarlo, ma egli afferma di essere transgender e resiste. Chiamano allora i carabinieri, ma Tizio Caio afferma di essere transgender e di non voler far trovare in imbarazzo gli uomini.
Soluzioni:
1. Le ragazze denunciano Tizio Caio per molestie e va in galera.
2. Tizio Caio denuncia tutte le ragazze presenti per omofobia e razzismo, vince la causa e diventa ricco.
3. I carabinieri chiariscono alle ragazze che Tizio Caio è transgender, tutto si risolve e ci si spoglia tutti allegramente.
Scusate, ma chi mi assicura che la Gardini non sia in realtà un trans? Io le sue parti intime non lo ho mai viste. E non credo che lei abbia visto quelle di Luxuria, di La Russa, di Rosy Bindi, di Tizio, Caio e Sempronio. E se la Prestigiacomo sotto avesse un grosso pisellone? Io come faccio a saperlo? 🙂
Vuoi vedere che prima di andare in bagno dobbiamo fare l’analisi del DNA a tutti i presenti? 🙂
Semplice, sulla carta di identità c’è scritto maschio o femmina.
fabio sacco:
il tuo esempio dello spogliatoio della piscina e’ sicuramente interessante (non giustifica comunque l’episodio accaduto alla camera, dove i bagni potrebbero tranquillamente essere unisex).
e’ anche piuttosto facile additare luxuria che ha scelto volontariamente di cambiare sesso senza farsi operare, ma se un ermafrodito vuole andare in piscina che spogliatoio deve usare?
Un ermafrodito? Cioè una persona che si autoriproduce tipo alcune specie di piante? Scherzo, ho capito cosa intendi! Beh, se desideri avere sia il pene che le tette, qualke problemi devi metterlo in conto; nn siamo mica all’istituto gesù bambino? Facciamo allora un bagno x ogni categoria?
se nasci sia col pene che con le tette per quale motivo dovresti essere costretto a una operazione chirurgica? solo perche qualcuno come la gardini gli crea dei problemi artificiosamente?
scusa, ma – a parte il fatto che è un caso limite – non penso che sia bellissimo averli entrambi. Una soluzione chirurgica è necessaria anche per motivi psichici.
Ma qui non parliamo dei rarissimi casi di presenza di malformazioni fisiche, ma di un trans.
L’operazione chirurgica non sarebbe necessaria e non ci sarebbero problemi psichici in una società che accettasse tutte le persone così come la natura le ha fatte.
Luxuria si definisce transgender (non transessuale). Transessuale è chi desidera cambiar sesso e a volte si sottopone alla famosa operazione. Transgender è uno che considera se stesso a metà tra i due sessi. Luxuria pur sentendosi a metà tra i due sessi ha identità più femminile che maschile (chissà come sarebbe stata se fosse vissuta a San Francisco) e quindi penso che abbia diritto ad andare nel bagno delle donne ove oltretutto ci sono gli stanzini separati, non i pisciatoi. Quindi le esternazioni della Gardini sono proprio assurde. Ha una mentalità un po’ fascista, come quelli di sinistra che considerano un’offesa la parola lesbica.
Alla signora Gardini consiglio di optare tra il convento o l’astanteria psichiatrica (in mancanza di manicomi)….a parte ciò suggerirei di non scherzare con certe espressioni che, date le circostanze, risultano inappropriate e pericolose. Le violenze sessuali sono davvero atti gravemente lesivi della libertà e della dignità di un essere umano: è ignobile che abbia usato quest’espressione a voler giustificare un moto omofobico che ha le sue radici nella profonda ignoranza che caratterizza questo membro del Parlamento (sic!).
“scusa, ma – a parte il fatto che è un caso limite”
anche i trans sono dei casi limite, e’ il primo che arriva in parlamento. anche le pornostar in parlamento sono un caso limite, ma una ci e’ arrivata. sarebbe ora di cominciare a prevedere i casi limite prima che scoppi ogni volta la bufera politica ad uso e consumo di chi si vuole ergere a paladino della morale (etero)sessuale.
“non penso che sia bellissimo averli entrambi.”
scommetto che per te non e’ bello neanche che luxuria si tenga il pene. non e’ un problema, anche io preferisco non pensare al pene di luxuria, de gustibus… eppure di clienti ne aveva quando batteva, quindi per loro era probabilmente bello. anche qui, de gustibus… non e’ un argomento.
“Una soluzione chirurgica è necessaria anche per motivi psichici.”
eppure luxuria, a differenza di molti altri trans, non crede che ci siano motivi psichici per ricorrere all’operazione, cosi non se la fa e nessuno la puo obbligare. un ermafrodito quale motivo psichico in piu avrebbe rispetto a un trans?
“Ma qui non parliamo dei rarissimi casi di presenza di malformazioni fisiche, ma di un trans.”
visto che si cerca di trovare una soluzione per i trans sarebbe una volta tanto lungimirante risolvere anche il problema degli ermafroditi nella stessa occasione, alla luce dell’evidente analogia tra i 2 casi, e per evitare le stesse vuote polemiche che inevitabilmente salteranno fuori ancora.
Pensavo che l’uso del termine ERMAFRODITO fosse passeggero. Chiariamo subito che per definirsi ermafrodita una persona deve avere entrambi gli organi sessuali “funzionanti”, cioè dev’essere in grado di produrre – contemporaneamente o successivamente – ovuli e spermatozoi. Nell’uomo si tratta in particolare di patologia, per cui l’identità di genere non trova riscontro completo nel corpo, in quanto una parte (maschile o femminile) contrasta con la psiche. L’operazione è necessaria, perchèè un “corpo estraneo” ad essere tolto.
Casi limite: facciamo i bagni per i nani, per quelli alti 3 metri, per i siamesi, etc etc?
“Pensavo che l’uso del termine ERMAFRODITO fosse passeggero. Chiariamo subito che per definirsi ermafrodita una persona deve avere entrambi gli organi sessuali “funzionanti”, cioè dev’essere in grado di produrre – contemporaneamente o successivamente – ovuli e spermatozoi.”
giusto. ma ai fini dell’utilizzo degli spogliatoi pubblici conta anche se uno dei 2 o entrambi sono non funzionali, l’importante e’ che siano visibili. non conosco il termine tecnico esatto in questo caso.
“Nell’uomo si tratta in particolare di patologia, per cui l’identità di genere non trova riscontro completo nel corpo, in quanto una parte (maschile o femminile) contrasta con la psiche. L’operazione è necessaria, perchèè un “corpo estraneo” ad essere tolto.”
l’operazione potra anche essere caldamente raccomandata, ma non vedo come si possa obbligare una persona adulta a farsi tagliare il pisello, funzionante o meno.
“Casi limite: facciamo i bagni per i nani, per quelli alti 3 metri, per i siamesi, etc etc?”
-fatto salvo il diritto di luxuria di tenersi il suo pisello che mi pare sacrosanto,
-fatto salvo come dici tu (ma come non condivido io) il diritto delle parlamentari di cacciarlo dai bagni perche ha il pisello come un uomo,
-fatto salvo di conseguenza anche il diritto dei parlamentari di cacciarlo dai bagni perche ha le tette come una donna (non so se faccia terapie ormonali, supponiamo di si), perche veste da donna, perche si comporta come una donna, perche puo sbirciare gli uomini come una donna,
per quanto assurdo possa essere non ci sono altre alternative.
ma rilassando il “diritto di cacciata dai bagni” e diffondendo maggiormente i bagni unisex molte di queste situazioni scomparirebbero. alla camera il problema verrebbe risolto del tutto e istantaneamente, a meno che i parlamentari non ci si facciano anche la doccia, la sauna e il bagno turco, ma mi pare di capire il contrario.
e anche negli spogliatoi non escludo che in qualche modo si arrivi in un futuro piu o meno lontano a superare la divisione basata sui sessi, anche se richiederebbe probabilmente qualche intervento logistico.
semplificando…
in un locale milanese (non faccio nomi perchè non so se si può) a clientela mista (gay, lesbiche, etero di ambo sessi, bisex, suppongo anche trans m e f ma non so perchè non è che ce l’hanno stampato in fronte e non sto a chiedere il cariotipo a ogni persona che incontro) hanno brillantemente evitato ogni tipo di menata con un bagno per tutti. ovvero cabine cesso chiuse ma senza “l’omino” stilizzato sulla porta.
potrebbero fare così anche in parlamento… si tratta solo di levare orinatoi e simboletti.
Il problema nn è il parlamento,ma il ns quotidiano.
il bagno pubblico che utilizzo piu di frequente e’ unisex, come tutti quelli dell’edificio, e non si tratta di un locale notturno. sono unisex anche i bagni nel telefilm “ally mcbeal”. la tendenza e’ questa mi pare, o almeno spero.
oh mica è un locale notturno quello di cui parlavo XD XD XD
è un semplice pub 😉
e l’idea dei bagni unisex non è mica così stupida…
anzi, risolverebbe alla radice il problema.
All’università abbiamo un bagno unico sia per gli uomini che per le donne. I WC sono ciascuno in uno stanzino che si chiude dall’interno. L’antibagno coi lavabi è in comune. E’ capitato più volte di uscire dal WC e incontrare una donna nell’antibagno o viceversa.
Per fortuna nessuna donna -finora- mi ha denunciato per stupro.
Al di là di tutte le considerazioni, paragonare questa situazione a una VIOLENZA SESSUALE è una gravissima MANCANZA DI RISPETTO non per Luxuria, ma per tutte quelle donne che di VIOLENZA SESSUALE sono state DAVVERO VITTIME!!!
Impari a pesare le parole!
La vera violenza l’ha fatta la Gardini volendo umiliare una persona che purtroppo di umiliazioni nella sua vita ne ha già subite tante. Quindi stigmatizzerei anche la scarsa sensibilità umana della Gardini.