L’arcivescovo di Genova diserta il Festival della scienza, che ha richiamato nel capoluogo ligure premi Nobel e scienziati da tutto il mondo, perché – dice – «il programma è troppo laicistico. Non ci vado, la fede non ha bisogno di Festival». Ma gli organizzatori rilanciano: «Venga e si renda conto di quanto è ricco il nostro dibattito. Troppo laici? Se essere liberi vuol dire essere laici, sì, sicuramente lo siamo». «Ho dato un’occhiata al programma del Festival – spiega monsignor Angelo Bagnasco – e mi sembra a senso unico». L’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco. Gli organizzatori negano di non aver avuto una visione ampia delle questioni etico-scientifiche più scottanti, e citano come prova la conferenza di Enzo Bianchi, priore di Bose, su credenti e non credenti davanti agli interrogativi posti dalla ricerca, la lettura del Talmud di Moni Ovadia, i dibattiti sulle origini della vita. Ma quello fra il Festival, al suo quarto anno, e la Curia rimane un dialogo a distanza non privo di punte polemiche. Già lo scorso anno il segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, allora vescovo di Genova, si era scontrato con il genetista Alberto Piazza.[…]
Il testo integrale dell’articolo di Erika Dellacasa è stato pubblicato sul sito del Corriere
Quasi quasi se non se ne lamentava il vescovo avevo il timore di fare un viaggio a vuoto. ;-)Chissa’ se Odifreddi gli riservera’ qualche battuta.
Parlare di scienza ai preti è come parlare della corda in casa di un impiccato.
credo che il monsignore sarebbe contento solo se sentisse Odifreddi e la Hack recitare il padre nostro…
Forse voleva dire che è troppo scientifico…
Sua eccellenza ha ragione, la fede non ha bisogno di Festival: vanno già bene gli spettacoli di delirio collettivo che accompagnano le canonizzazioni di certi ciarlatani traffichini, le adunate oceaniche di papaboys con tanto di accompagnamento musicale di basso profilo e “consumazioni” correlate, le fiction televisive a sfondo mistico-reazionario-revisionista che pare vadano per la maggiore, le richieste di perdono plateali(a Dio ovviamente) per crimini ancora impuniti, le discese in campo su temi di cui si ignorano i fondamenti oggettivi, gli spot degli 8 per mille. Questi sì che si chiamano fenomeni: da baraccone però.
LAICISTICO, DIO CHE BEL TERMINE!!! Prossimamente sui media mainstream in Vatican Sourrond Where Available!!! 🙂
ma perchè l’angelus la domenica e tutti quegl’altri eventi mondani ripresi puntualmente dalla tv, non sono festival, di sanremo però, noiosi, banali e ripetitivi.
Che dire… l’arcivescovo ha dato al Festival della Scienza l’unico contributo che poteva dare: non andarci.
Certo, non ci sarà il creazionismo biblico né la credenza ugualmente plausibile di certi nativi del Sahel che il mondo è stato fatto dagli escrementi di formiche giganti, ma che volete? Questi scienziati sono proprio ottusi…
In effetti, la scienza è piuttosto “laicistica” da alcuni secoli a questa parte. Sono passati i tempi in cui la Chiesa dettava legge anche in campo scientifico (vedi processo a Galileo e scomunica di Darwin).
E’ una vergogna! Gli elettroni sciamano negli atomi, l’idrogeno se ne sta impunemente nelle stelle, vengono sintetizzati senza alcuna remora migliaia di polimeri in assenza di qualsivoglia dispensa papale, la milza è arrogantemente composta da cellule…! Non volendo poi parlare dell’ignominiosa sfacciataggine del vapor acqueo che si condenza in nubi! La secolarizzazione e la sua ancella meretrice chiamata scienza ci trascineranno nel regno di Satana!
….quella zeta come mai m’e’ scappata….sono posseduto?
questo è uno dei commenti più idioti che abbia mai sentito.lui non va al festival della scienza perchè è TROPPO LAICO????splendido.io non vado a messa perchè è decisamente troppo religioso.
un festival della scienza che parli di dio è forse scientifico?a mio avviso anche la filosofia non deve MAI parlare di dio e finora si è imbastardita fin troppo.
stò pretazzo non ha capito che dio è solo nella sua ottusa testa?
@ Sagredo: “Sono passati i tempi in cui la Chiesa dettava legge anche in campo scientifico”
Non mi pare che siano ancora passati, purtroppo.
Su “metro” di oggi (ed. di Genova) c’è scritto che il vescovo nega di disertare il festival per polemica anti laicisticisticisticiccista, ma che la sua defezione è dovuta solo alla sua agenda troppo fitta.
Personalmente, se non c’è sono solo CONTENTO.
Questi, continuo a ripeterlo, si sentono mancare il terreno sotto i piedi, l’espandersi dell’istruzione prima e della cultura poi ed il progressivo arretrare dell’ignoranza sono per le gerarchie ecclesiastiche di ogni chiesa, pericoli mortali, che prima o poi (speriamo prima) le porteranno alla totale estinzione.
Perchè i Mussulmani odiano l’occidente cristiano, perchè si sono accorti che si sta avviando su questa strada, ed è un pessimo esempio.
Se accadesse anche a loro che i figli di Allah cominciassero a leggere qualche altra cosa oltre al Corano e le classi dirigenti, non potessero più contare su masse bercianti di ignoranti, sarebbe la fine per le loro dinastie e per il loro sistema feudale di mantenimento e poi trapasso dei poteri.
Ma chissà…….
Comunque, a Genova se non sono così non li vogliamo. 🙂
Matteo: te lo ricordi Siri? 😀
Fa bene a non andarci, potrebbe pensare troppo e perdere la fede nel suo Dio (speriamo sarebbe una buona pubblicità).
Ma il sig. Bagnasco cosa si aspettava di trovare ad un festival della scienza? Gente che discute su come abolire il limbo?
Clero sempre più ridicolo, ingerenze sempre più allarmanti.
@Daniele
certo che me lo ricordo.
Perle di Siri:
1)Far fuggire i criminali nazisti in Sudamerica nel dopoguerra.
2)Dichiarare che l’AIDS è un castigo di dio.
Ciao.