Praticamente una lezione universitaria sulla matematica e sull’arroganza con cui la matematica si infila (a volte senza essere vista) in tutti i campi esplorati dall’ingegno umano. La filosofia, l’arte, la letteratura, la musica e la politica, per esempio, che costituiscono cinque dei sette quadri di Matematico e impertinente , lo spettacolo con cui Piergiorgio Odifreddi e Fabio Massimo Iacquone inaugurano stasera la stagione del Teatro della Tosse di Genova nell’ambito del Festival della Scienza. […] «I miei studenti? Non penso che verranno a vedermi. E’ esattamente come una lezione… a parte il fatto che c’è un’attrice (Selena Khoo, ndr) che rimane senza veli perché impersona la farfalla che aspira a diventare uomo e i veli ne simboleggiano la metamorfosi. Il teatro è impertinente? «Certo, perché è un’immagine della logica: c’è una scena, ci sono gli attori, ci sono linguaggio e metalinguaggio, che vanno tenuti separati. Spero che stasera non capiti che gli spettatori salgano sul palco: quello sì, sarebbe un paradosso».
Il testo integrale dell’articolo di Paola Polidoro è stato pubblicato sul sito del Messaggero