La parola d’ordine è sempre quella: favorire l’integrazione. Ogni intervento è utile, anche se chirurgico par di capire. Capita così che Piemonte e Liguria facciano da capofila a livello nazionale per una sperimentazione che magari costerà qualcosina alle già malandate casse della sanità, ma certo riuscirà a soddisfare la richiesta delle comunità islamiche: garantire la circoncisione negli ospedali pubblici. A spese della Regione in Piemonte, 120mila euro per 300 interventi,con pagamento di un ticket in Liguria, ma la sostanza non cambia granché. Anche perché è già scontro, con i medici ad appellarsi all’obiezione di coscienza e An a sventolare la Costituzione contro le due giunte di centrosinistra. Ironia della sorte, era il periodo delle feste natalizie, il 30 dicembre 2005 per la precisione, quando il presidente della comunità islamica ligure, Zahoor Ahmad Zargar, aveva scritto al governatore Claudio Burlando chiedendo che il rituale religioso sui neonati maschi potesse venire praticato nelle strutture pubbliche. Indicavano anche l’ospedale, i musulmani, il San Paolo di Savona. La Regione ci ha messo un po’, ma ieri ha fatto di meglio, annunciando che è allo studio del Dipartimento sanità un provvedimento per tutta la Liguria che, attraverso l’istituzione di un ticket ad hoc, «consentirebbe di utilizzare metodi sicuri in strutture controllate», là dove invece oggi, spiega il capogruppo dell’Ulivo Claudio Gustavino, «le famiglie più abbienti si pagano l’intervento in strutture private, le altre si vedono costrette a sottoporre i propri figli ai cosiddetti “interventi nei sottoscala” […]
In Liguria sbarca il ticket per la circoncisione
12 commenti
Commenti chiusi.
Come medico sono contrario a qualsiasi forma di mutilazione clinicamente non necessaria.
Come libertario sono contrario perchè i neonati non possono avere la libertà di scegliere.
Come ateo sono contrario perchè è disgustoso che una religione preveda e imponga una mutilazione.
Come laico-laicista sono contrario perchè uno Stato non teocratico non può accollarsi anche questa spesa oltre a tutti i soldi che dà ai parassiti clericali.
Come libero pensatore sono contrario all’ integrazione delle comunità e favorevole alla necessità di integrare gli individui: solo così si libera l’ individuo dalla schiavitù delle chiese.
Come cittadino sono schifiato da tutti i politici !
Paolo.
Ma di questo ticket possono usufruirne solo musulmani ed ebrei, oppure potrei farne richiesta anch’io? No, non ne ho bisogno per motivi fisiologici, sono solo un masochista. Poi oggi il pisello cabriolet si porta assai.
Pienamente d’accordo con Paolo Profita.
E’ immorale imporre mutilazioni a dei neonati!
E la scusa di evitare “interventi nei sottoscala” non regge. Ricordo che anni fa si propose l’infibulazione alla usl perché “tanto se non la facciamo noi, la fanno loro e noi la facciamo igienicamente”. 😐
Sono grato a Saulo di Tarso al quale tutti noi “cristiani di nascita” dobbiamo la conservazione del nostro prepuzio!
Vero, i prepuzi noi cristiani li conserviamo gelosamente. Solo di Gesù ne conserviamo almeno sette in varie chiese d’Europa.
(Vedi il libro Processo alla Sindone di Luigi Garlaschelli)
sì, sì…
…come i pedali dell’acceleratore “originali” dell’auto su cui si è schiantato James Dean, o i calcinacci colorati venduti come pezzi del Muro di Berlino… ho l’impressione che se li mettessimo tutti assieme, altro che Berlino: ci ricostruiremmo una copia in scala 1:1 della Muraglia Cinese! XD
Non dirlo a me. Sai bene che nel Medioevo c’era la moda delle reliquie e un vero e proprio mercato. Tornavano dalle crociate con piume di arcangeli, sindoni, veroniche (vera icona!!), pezzi di legno della croce o del titulus, chiodi della croce, spine della corona, sangue di San Gennaro, ecc.
I prepuzi di Gesù andavano via come il pane. Penso ci fossero persino i pusher “psttt… prenditi sto prepuzio, è roba buona, l’ho provato personalmente, ti dà uno sballo momentaneo, poi viaggi”.
Notevole la commovente storia di Santa Teresa del Bambin Gesù che narra:
“Dopo aver detto addio a Venezia, venerammo a Padova la lingua di S.Antonio, poi a Bologna, il corpo di Santa Caterina, il cui volto serba ancora l’impronta del bacio del Bambin Gesù. Fui proprio felice quando mi vidi sulla via di Loreto. Come ha fatto bene la SS. Vergine a sceglier quel luogo per deporvi la sua benedetta casa […]
Che dire della Santa Casa? Nel trovarmi sotto il medesimo tetto che alloggiò la Sacra Famiglia, nel contemplare quelle mura sopra le quali il Nostro Signore aveva fissato i suoi sguardi divini, nel calpestare quella terra che San Giuseppe aveva bagnato col suo sudore, e dove Maria aveva recato Gesù fra le braccia dopo averlo portato nel seno verginale, provai una profonda commozione. Vidi la stanza dell’annunziazione: deposi la mia corona nella scodella di Gesù Bambino”
(tratto da “Così non sia” di Uta Ranke-Heinemann – Edizioni Rizzoli)
Una che facesse ‘sti discorsi oggi la porterebbero d’urgenza alla neurodeliri.
cn tutti i soldi che buttano o mangiano, nn saranno 120mila euro a mandarli in bancarotta. Di circoncisione, nn è mai morto alcuno.
“Di circoncisione, nn è mai morto alcuno.”
ti consiglio 2 letture:
http://thebricktestament.com/genesis/rape_treachery_and_slaughter/gn34_24.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Medical_analysis_of_circumcision
x Fabio
“Di circoncisione, nn è mai morto alcuno.”
Nemmeno di infibulazione si muore, se fatta in ambiente sterile. Allora passiamo anche quella?
Non è un problema di soldi. Lo Stato italiano non può rendersi complice di una MUTILAZIONE imposta a chi non ha l’età per dire di no.
Propongo la seguente riflessione sull’affermazione “lo stato laico che non dovrebbe sovvenzionare pratiche rituali”. In linea di principio sarei anche d’accordo ma allora coerenza vuole che tali pratiche vengano vietate perchè sarebbe alquanto controproducente lasciare il tutto all’iniziativa “privata”(per lo più clandestina con tutti i pericoli che ciò comporta). Che si fa allora? Si vietano anche i buchi alle orecchie ai bambini? Partendo dal dato di fatto che tali usanze esistono e non volendo adottare la solita politica proibizionista (per i motivi sopracitati) cosa fare? Non è forse compito dello stato “limitare” i danni con una politica a favore? Una soluzione ancora migliore e a più lungo termine potrebbe essere la formazione di personale specializzato inserito magari in quelle stesse comunità e prezzi calmierati. Ricordiamoci ad esempio la situazione abortiva prima della sua legalizzazione…
Fosse per me, vieterei tutte le operazioni irreversibili non medicalmente necessarie sui minori di 14 anni.
Quindi anche i buchi nelle orecchie.
Io sono grato ai miei genitori che non mi hanno tagliato il prepuzio, né bucato le orecchie o il naso.
Se non mi avessero manco battezzato, sarei loro ancor più grato.
Ma almeno il battesimo non ha conseguenze fisiche!
Ci lamentiamo del battesimo imposto ai neonati… come facciamo ad accettare la circoncisione???
Ma dico io! La circoncisione cambia la fisiologia dell’atto sessuale!
Tradizioni? Anche la schiavitù era una tradizione… e sta tornando di moda x esempio nei campi di pomodori. Lo Stato cosa dovrebbe fare? Ridurre il danno vaccinando gli schiavi in modo che non contaminino i pomodori x le precarie condizioni igieniche o mettere in galera chi li sfrutta?