Luca e Francesco sono gli unici gay al mondo ad essersi sposati due volte. Il loro primo matrimonio è stato religioso, celebrato in totale segretezza, il 4 febbraio del 1978, a Pinerolo (nel Torinese), da un sacerdote, don Franco Barbero. Il secondo – in piena ufficialità – che li ha resi legalmente “coniugi” (formula che sostituisce un improbabile marito e moglie), si è svolto in Spagna grazie alla recente legge che autorizza i matrimoni gay. […] Don Franco, tre anni fa, per la sua teologia che considera “non trasgressione, ma oltrepassamento” della dottrina cattolica (è per una rilettura dei dogmi alla luce del vangelo e dei priblemi della società contemporanea), fu sospeso a divinis da Joseph Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, oggi papa. Nonostante quel provvedimento che suscitò molto clamore negli ambienti del cattolicesimo progressista italiano, il prete “ribelle” (“ma non gay”, precisa), fondatore della comunità di base “Viottoli”, continua a celebrare messa come se nulla gli fosse successo rifacendosi al dogma cattolico (semel sacerdos, semper sacerdos), secondo il quale chi un giorno è stato ordinato sacerdote, lo rimane per sempre. […]
Il testo integrale dell’articolo di Alberto Custodero è stato pubblicato sul sito di Repubblica
Beh, già è qualcosa che non l’abbiano bruciato sul rogo.
Ci fossero più don Franco e meno Joseph Ratzinger… forse la Chiesa avrebbe da lamentarsi meno per il disamore dei suoi credenti.
Dopo la notizia “matrimoni in crisi profonda” leggere che Luca e Francesco sono insieme da oltre 26 anni senza l’obbligo di vincoli legali, pertanto in forza di esclusiva loro scelta volontaria, diventa impossibile non riflettere che quando si incontrano due persone “giuste” si crea un forte legame al di là delle consuetudini o dei giudizi del prossimo.
Molti auguri a Luca e Francesco.
si ma ignazio, fosse per loro si sarebbero sposati 😉