Pollastrini: ora la legge sulle unioni di fatto

Pollastrini a tutto campo. Il ministro delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini intervenuta al Com.Pa di Bologna ha annunciato di voler realizzare la legge sulle Unioni di fatto, ha detto di voler riprendere il discorso sulle Quote rosa e ha espresso la propria opionione sul burqa, il velo che copre il volto delle donne musulmane. Per quanto riguarda i Pacs ha detto: «Sulle coppie di fatto intendo tener fede realmente al programma dell’Unione, quindi prenderò in mano il dibattito per la legge sulle coppie di fatto». «Faremo il dibattito con grande spirito di ascolto e attenzione come squadra di governo», ha aggiunto, «in particolare con la ministra della Famiglia Rosy Bindi. Vogliamo arrivare ad una soluzione saggia, equilibrata e condivisa». […] Per quanto riguarda il burqa, infine, il ministro ha detto che «in Italia ci sono già norme che prevedono che il viso non possa essere coperto. Bisogna applicare con severità la norma che già esiste, se non bastasse faremo ciò che si deve fare». Molte le reazioni alle parole della Pollastrini sulle Unioni di fatto. Soprattutto dall’opposizione che carica a testa bassa. Per Isabella Bertolini, deputata e coordinatore di Forza Italia dell’ Emilia-Romagna, «La fretta con cui il ministro Pollastrini annuncia da Bologna il prossimo varo di una legge sui pacs la dice lunga sulla deriva estremista e laicista della sinistra in tema di coppie di fatto e conferma che i “cattolici adulti” della Margherita non contano veramente nulla». Critiche anche dalla Lega e da Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa e membro dell’ esecutivo politico nazionale del partito.

Dal sito dell’Arena

23 commenti

kimba

speriamo!!!! PACSPACSPACSPACSPACSPACSPACSPACSPACSPACSPACSPACS

trotzky

Se la sinistra esprime la sua volontà di adeguarsi alla situazione reale del nostro Paese – dove la quasi totalità dei matrimoni si risolvono con la separazione legale o il divorzio- e all’Europa – i cui Paesi membri nella grande maggionza hanno approvato diverse leggi sulle unioni di fatto – mostra, a detta della destra, il suo laicismo.
Come se essere laici significasse essere dei criminali in procinto di devastare la società!
La destra e il Papa chiedono aiuto, perché si sono resi conto che sono delle razzr in via di estinzione. La Pollastrini non se curi e presenti subito la legge.

RazionalMENTE.net

Bah, speriamo bene, meglio che niente. Spero che anche Rosy Bindi si decida una buona volta a prenderlo in mano. Il dibattito, intendo.

Francesca

@kaworu

I PACS intendono regolamentare le coppie di fatto, omo o etero che siano.
Personalmente, sono assolutamente favorevole al metrimonio tra persone dello stesso sesso, ma non mi faccio illusioni. L’unico modo realistico per ottenere almeno i PACS è cercare di non calcare la mano. I cambiamenti vanno ottenuti un passettino alla volta.

NOVELLA

mettendo tra parentesi la questione delle unioni omosessuali, il pacs tra uomo e donna non è altro che un matrimonio costituito invece che un atto solenne,con un contratto meno formale e inoltre risolvibile anche con il semplice dissenso di una delle parti.Nella sostanza ha lo stesso contenuto del matrimonio(almeno leggendo i progetti di legge finora redatti è questo che sembra),cambiano soltanto la forma dell’atto costitutivo e le modalità di risoluzione.
Il matrimonio, nel diritto romano classico, si costituiva proprio in questo modo, per effetto della semplice volontà dei coniugi manifestata in qualsiasi forma socialmente apprezzabile e per durare era necessario che questa volontà persistesse continuamente. Il tipo di matrimonio previsto dai codici civili oggi vigenti che si fonda sulla manifestazione di un consenso iniziale che vincola in perpetuo se non interviene un atto risolutivo formale, per lo più un atto dell’autorità giurisdizionale,fu introdotto nel periodo tardo imperiale, per influsso della concezione cristiana del matrimonio come sacramento che crea una unione indissolubile, da quel momento, questa forma matrimoniale,recepita poi anche dal diritto canonico vero e proprio(che durante l’età moderna in molti ordinamenti sostituiva il diritto civile in tutte le questioni di diritto di famiglia), ha dominato ininterrottamente in Europa, fino ad essere recepito anche nei codici civili emanati dopo la Rivoluzione Francese…quindi la contrarietà della Chiesa Cattolica ai Pacs si fonda sulla volontà di preservare il proprio dominio culturale e istituzionale nella società civile, altro che difesa della famiglia!

kimba

sono d’accordo con @francesca e poi sbandierare di essere troppo dalla parte degli omosessuali non le conviene con il governo che si ritrova, sia destra che sinistra!

Umberto

Non facciamoci tante illusioni, non se ne farà nulla finchè ci saranno i margheriti e gli udierri al governo.

Kaworu

@francesca

sicurasicurasicura che anche in italia per pacs intendano quello che intendono in francia (ovvero con l’apertura a coppie dello stesso sesso)?

io ho i miei seri dubbi, ormai neanche mi faccio più illusioni, è più realistico per me farmi un corso di spagnolo -.-”’

Giacomo

“la dice lunga sulla deriva estremista e laicista della sinistra in tema di coppie di fatto e conferma che i “cattolici adulti” della Margherita non contano veramente nulla”

tanto meglio!!

Francesca

@kaworu

i Pacs sono un’apertura a tutte le coppie di fatto senza distinzioni di sesso.

Kaworu

@francesca

non volevo mettere in dubbio quel che hai detto, è che mi pare davvero strano che in italia qualcosa che prevede la parola “omosessuali” (a meno che non sia insieme a “ghettizzare”, “guarire”, “eliminare” nel peggiore dei casi o altre analoghe) possa passarla liscia…

sarebbe comunque un ottimo passo avanti se anche in italia venisse importato il “modello pacs”, diciamo 🙂

Giuseppe

Per quello che puo’ valere, ecco cosa dice il programma dell’Unione a pag. 72 :

L’Unione proporrà il riconoscimento giuridico di diritti,
prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle
unioni di fatto. Al fine di definire natura e qualità di
un’unione di fatto, non è dirimente il genere dei conviventi
né il loro orientamento sessuale. Va considerato
piuttosto, quale criterio qualificante, il sistema di
relazioni (sentimentali, assistenziali e di solidarietà),
la loro stabilità e volontarietà.

http://www.dsonline.it/allegatidef/programma_def_unione31326.pdf

Francesca

Il discorso è uno solo: noi dobbiamo allinearci alla politica sociale dei paesi europei senza discutere, l’Italia è 42a come competitività economica (dati World Economic Forum).
Ciò significa che, se domani i tedeschi si svegliano e ci dicono : “dovete leccare il culo ad ogni tedesco che incontrate”, noi lo dobbiamo fare, senza discutere, perchè senza i fondi europei è l’Argentina. Non so se vi rendete conto di come siamo messi.
Quindi, non discuto che i Pacs probabilmente verranno regolamentati con una soluzione alla democristiana, in cui non si farà la parola omosessuale, ma verranno fatti.

Kaworu

e spero si facciano appunto anche per le coppie omosessuali 😉

onestamente spero proprio che il resto d’europa ci obblighi a fare qualcosa…

Giuseppe

@Francesca

Mi sfugge il nesso tra i Pacs e la competitivita’ economica, ma dubito che chicchessia possa metter becco nella politica interna di uno stato, per lo meno in questioni come i pacs, appunto.

Francesca

Il nesso diventa evidente quando si pensa all’Europa come futuro soggetto politico unico, che si può già intravedere con il Parlamento Europeo. L’Europa ha davanti a sè la linea di un federalismo forte, come quello statunitense, oppure di una centralizzazione dei poteri. A me sembra che si stia andando verso la seconda direzione, la politica omogenea di escludere la pena di morte per i paesi che vogliono entrare a far parte dell’Unione Europea mi sembra che vada in quella direzione, solo per fare un esempio. Se guardi qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_civile#Le_unioni_civili_in_Europa
vedrai che in tutta Europa si sta dibattendo circa le unioni civili precisamente da quando l’Europa è diventata soggetto politico unico.
Zapatero, checchè se ne dica, non è mica un santo, è semplicemente uno che ha capito che l’europeismo paga (a ritmo di crescita del 3% annuo del PIL). O ci allineamo o si soccombe.

MARJA

In effetti il mancato riconoscimento in Italia di alcuni diritti che invece sono garantiti dalla maggior parte degli ordinamenti europei (pacs, fecondazione assistita,solo per citare quelli che hanno fatto più discutere negli ultimi tempi)rende il nostro paese meno appetibile per gli investitori stranieri di qualsiasi cosa cioè non solo di capitali finanziari in senso stretto e ci potrebbe esporre a penalizzazioni economiche anche da parte delle istituzioni comunitarie. Rischiamo di diventare un paese isolato, una sorta di provincia dell’integralismo cattolico, magari una attrazione turistica per gli Europei più evoluti che vogliano documentarsi su uno stadio politico ormai in via di estinzione o già estinto da tempo nelle democrazie avanzate. Un inquietante futuro potrebbe veramente prospettarsi per l’Italia diventare la rocca della teocrazia in Europa.

Giuseppe

@MARJA

Hai parlato di penalizzazioni economiche, hai qualche riferimento? Non metto in dubbio che tu abbia ragione, ma vorrei sapere se esiste il rischio concreto che la mancata approvazione dei pacs possa costarci delle sanzioni economiche.

MARJA

Non saprei,per l’immediato non credo,ma sicuramente le istituzioni comunitarie sono destinate a rafforzarsi, ad accentrare sempre di più in sé i processi decisionali riguardanti le politiche economiche e sociali, certo molto dipende anche dall’ideologia che prevarrà a livello europeo, ed è per questo che Ratzinger da diversi anni sta lottando per l’inserimento del principio delle radici cristiane nella costituzione europea, ma per ora mi sembra fuori dubbio che nella UE la maggioranza politica, il potere che veramente conta è laico. E in ogni caso l’isolamento ideologico e culturale e l’arretratezza giuridica non sono certo benefici per lo sviluppo e la crescita di un paese.

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