Il Gay Pride di Gerusalemme si terra’ domani in uno stadio. Lo ha annunciato il capo della polizia israeliana, Moshe Karadi, che dato il via libera raggiunto tra il gruppo per i diritti degli omosessuali ‘Open House’ e la comunita’ degli ebrei ortodossi. L’evento, il cui annuncio ha aveva suscitato una dura reazione da parte del Vaticano, si terra’ nello stadio dell’universita’ ebraica. Ieri la stessa polizia aveva ipotizzato un rinvio della manifestazione, non per motivi etici bensi’ per ragioni di sicurezza: l’eventualita’ di un attentato terroristico avrebbe costretto le autorita’ al dispiegamento per le strade di migliaia di poliziotti. L’accordo raggiunto oggi non modificherebbe, invece, la condanna del Vaticano che aveva espresso “viva disapprovazione” perche’ l’iniziativa “costituisce un grave affronto ai sentimenti di milioni di credenti ebrei, musulmani e cristiani, i quali riconoscono il particolare carattere sacro della citta’ di Gerusalemme”.
Israele, il Gay Pride si svolgerà in uno stadio
16 commenti
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Appunto: è il massimo che si possa fare…
sarebbe ora di finirla di parlare di sacralità di Gerusalemme o di Roma o di qualsiasi altro luogo, ogni luogo è sacro e nessuno lo è, queste forme di attaccamento a luoghi, simboli e idee hanno procurato abbastanza dolore all’umanità. BASTA!!!!!!
Se volete farmi ammazzare… avanti, c’è posto!
ghettizzare così i gay… che tristezza.
Che bello vivere in una terra santa, attentati suicidi,grandinate di missili,intifada, guerre periodiche col libano, si vede la benedizione divina!!!
LA TERRA PROMESSA 🙂 🙂
Vi segnalo questa notizia Ansa:
FALSE RELIQUIE DI PAPA WOJTYLA IN VENDITA VICINO AL VATICANO
CITTA’ DEL VATICANO – False reliquie di papa Wojtyla in vendita nei pressi del Vaticano, insieme con statue di ”san Giovanni Paolo II”, quando il processo per canonizzarlo e’ ben lontano dalla conclusione.
A pochi metri da uno degli ingressi della Citta’ del Vaticano un negozio di souvenir ha messo in vendita, – per 3, 4,50 e 5,25 euro, a seconda delle dimensioni – medaglie che contengono un pezzetto di tessuto che sarebbe stato strofinato contro la tomba del papa polacco e statuette in marmo del Papa defunto, con la scritta che lo considera gia’ santo.
Interpellato dall’agenzia I-media per capire se le reliquie avessero avuto il riconoscimento dell’autorita’ competente il proprietario del negozio non ha dato risposta.
Dal canto suo il postulatore della causa di beatificazione del papa polacco, mons. Slawomir Oder, ha spiegato che gli oggetti in vendita non hanno avuto ”alcuna autorizzazione” ne’ da parte sua ne’ del Vicariato di Roma: ”sono reliquie non riconosciute – ha precisato – e comunque se si trattasse veramente di abiti di Giovanni Paolo II non sarebbe necessario che fossero stati strofinati sulla sua tomba”.
Mons. Oder ricorda inoltre che e’ possibile ottenere, del tutto gratuitamente, reliquie ”riconosciute” del Papa polacco, semplicemente rivolgendosi alla postulazione, presso il Vicariato di Roma, che mette a disposizione immaginette di papa Wojtyla contenenti un frammento di tessuto di una delle tonache indossate dal Pontefice.
LO VOLETE UN PEZZETTINO DI STOFFA DI WOJTYLA? 🙂 🙂 🙂
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_2026075434.html
l’accordo è stato raggiunto tra gli organizzatori e la polizia esclkusivamente per motivi di ordine pubblico. la sacralità non c’entra niente. tanto che ben 50 zelotoi sono stati arrestai per disordine (contro nessun organizzatore) dalal polizia israeliana
@Gio
Ma non vi va mai bene niente. E’ proprio vero, qui tutti reclamano diritti, ma nessuno è minimamente disposto a vedere le difficoltà in cui si muovono gli altri.
@francesca
del resto come tu hai scritto israle è , credo, l’unico paese del mo che riconosce ai cittadini diritti civili. sefora livni non ha neanche risposto al nunzio che con quel comunicato (integralmente pubblicato ieri sul sito http://www.nogod.it) ha riproposto quello di gp2. a roma dopo quel cmunicato amato rispose correttamente che in italia c’era la costituzione, rutelli allora sindaco ritiròlo stemma del comune di roma. a gerusalemme il gay pride doveva sfilare nella zona dei ministeri, lontanissima dalla parte santa della città, come se a roma si sfilasse all’eur in pratica, e anche lo stadio è molto lontano. si è dato molto spazio agli abitanti di mea shearim che hanno protestato, ma pochissimo al fatto che ben 45 di loro sono stati arrestati dalla polizia israeliana. pensate una cosa del genere da noi: qui i preti non sia rrestano neanche se li cogli sul fatto quando commettono reati di pedofilia… inoltre ritengo che bisogna avere comunque rispetto delle religioni (oltre che ovviamente degli stati) e il papa si è pesantemente fatto portavoce di ebrei e musulmani offesi e credo che questa sia la parte più grave del comunicato.
Non bisogna avere rispetto delle religioni. Il rispetto consiste nel permettere a chiunque di credere alle balle piu inverosimili senza impedirgli l’esercizio personale delle proprie convinzioni. E allora il rispetto e’ anche permettere a chiunque di criticare quelle stesse invenzioni, specie quando implicherebbero vincoli pratici al comportamento delle persone (divieto di manifestare le proprie idee, di accedere all’istituto del matrimonio civile, etc etc)
Avanzare la richiesta di “rispetto” per le proprie idee mi sembra un comportamento profondamente antiscientifico. Tutte le idee sono criticabili, da chiunque provengano. O no?
@marco musy
Rispetto non vuol dire nè condivisione nè mancanza di critica. Rispetto vuol dire (e scusate se la citazione non è letterale) “Non condivido le vostre idee ma mi batterò perchè possiate continuare ad averle”.
Chi non rispetta il prossimo non s’attenda diverso trattamento per se.
P.S.
E’ tristemente reale che l’intolleranza non ha bandiera nè credo. Non v’è differenza tra fondamentalisti, che siano religiosi, agnostici o atei.
Ma è giusto rispettare chi non ti rispetta? Dovrei battermi affinché chi non mi rispetta possa continuare a non rispettarmi? Penso che questo sia chiedere troppo. E non confondiamo il rispetto con la libertà d’espressione che sono due cose totalmente distinte.
Mah.. mi sembra che “rispetto” stia diventando una di quelle parole inflazionate che non vogliono dire piu’ nulla perche’ ognuno gli attribuisce un significato diverso. Quello che mi sembra vero e’ che se si adotta il principio di liberta’ di pensiero e di espressione come valido, allora alla religione non e’ dovuto alcun “rispetto” ideologico, pur restando ognuno ovviamente libero di praticare la religione che preferisce.
io rispetto le persone fino a che queste rispettano me.
> Rispetto vuol dire (e scusate se la citazione non è letterale) “Non condivido
> le vostre idee ma mi batterò perchè possiate continuare ad averle”.
>
seeeeh 🙂
Se gli alleati avessero applicato Voltaire con Hitler oggi parleremmo tutti il tedesco.
ma va, va…
“Se gli alleati avessero applicato Voltaire con Hitler oggi parleremmo tutti il tedesco.”
se lo avessero applicato SOLO con hitler, ma tecnicamente c’erano anche le idee dei non tedeschi per cui battersi, e a maggior ragione se condivise.